joe biden angela merkel xi jinping

L’AMERICA È TORNATA. MA L’EUROPA LA VUOLE? – IL DATO SULLO SCAMBIO COMMERCIALE TRA UE E CINA, CHE HA SUPERATO QUELLO CON GLI USA, È IL SINTOMO DEL CAMBIAMENTO NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DEL VECCHIO CONTINENTE - ANCHE SULLA RUSSIA ORMAI LE VISIONI SONO OPPOSTE, CON LA MERKEL CHE NON ARRETRA SUL "NORTH STREAM 2". E COME POTREBBE? PER ANNI CI HANNO SBOMBALLATO CON L’AMERICA FIRST. E PUTIN E XI NE HANNO APPROFITTATO…

1 – BIDEN,NESSUNA GUERRA FREDDA MA TIMORI SU RUSSIA E CINA  

ANGELA MERKEL JOE BIDEN

(ANSA) - "Gli Stati Uniti non vogliono una nuova Guerra Fredda": questo, secondo fonti della Casa Bianca, uno dei messaggi che Joe Biden invierà ai leader del G7, sottolineando però come forti siano "le preoccupazioni" per i tentativi di Russia e Cina di mettere a rischio la democrazia in America e nel mondo.

 

BIDEN PUTIN

"La democrazia è il modello migliore per affrontare le sfide dei nostri tempi", il pensiero del presidente americano, che già più volte ha chiarito come la nuova Casa Bianca sarà molto attenta alla questione dei diritti umani.

 

2 – C'ERAVAMO TANTO AMATI... MA SU CINA E RUSSIA UE E BIDEN AI FERRI CORTI

Gian Micalessin per “il Giornale”

alexei navalny vladimir putin

 

«L' America tornerà». L' Europa se lo sente dire da due anni. E a prometterlo prima da candidato, ora da presidente, ci ha sempre pensato Joe Biden. Ora è tempo di dimostrarlo. L' appuntamento è per quest' oggi all' apertura della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, la riunione in video conferenza sulla sicurezza internazionale che a differenza degli anni passati non vedrà la capitale bavarese affollata di delegazioni internazionali. Tuttavia seppur in videoconferenza Biden dovrà cercar di tener fede alla promessa. Non sarà facile.

XI JINPING IN VIDEOCONFERENZA CON I LEADER EUROPEI PER L'ACCORDO SUGLI INVESTIMENTI

 

Anche perché mentre Biden prometteva di tornare l' Europa continuava ad allontanarsi. Lo dimostra il dato sullo scambio commerciale Cina-Ue reso noto solo 72 ore fa. Quel dato conferma come Pechino abbia sostituito Washington sul podio di primo partner dell' Europa. Al sorpasso hanno contribuito sicuramente i dazi di Trump, la pandemia e le vendite di mascherine cinesi.

 

Il dato non si sarebbe, però, mai concretizzato senza il contributo di una Germania pronta a tutto pur di rafforzare gli scambi con la Cina e garantire un futuro alle proprie case automobilistiche. Nella corsa ad oriente della locomotiva tedesca il passaggio più intollerabile per Biden resta l' accordo sugli investimenti concordato da Bruxelles e Pechino a fine dicembre.

 

proteste per la liberazione di navalny 55

Deciso d' intesa con la Francia di Emmanuel Macron poche settimane prima dell' insediamento del nuovo presidente, l' accordo è considerato un vero e proprio sgambetto ai piani della Casa Bianca per il contenimento del Dragone.

 

E ad aumentare la ruggine con Berlino contribuisce il progetto, quasi concluso, del North Stream 2: il gasdotto destinato a rafforzare i legami energetici tra la Germania e una Russia nel mirino strategico di Washington. Un' altra grande crepa sul fronte delle relazioni atlantiche resta la fallimentare sortita di Josep Borrel - l' Alto Rappresentante per la Politica Estera dell' Ue corso a Mosca dopo la condanna del dissidente Alexei Navalny, ma liquidato dal ministro degli esteri russo Sergei Lavrov come il rappresentante di un' Europa ormai «inaffidabile». Un fiasco che oltre a confermare l' irrilevanza europea ha sostanzialmente vanificato il progetto di un piano congiunto tra Washington e Bruxelles per mettere all' angolo Vladimir Putin.

vladimir putin emmanuel macron giuseppe conte

 

E a rendere ulteriormente guardingo Biden contribuisce la penetrazione orchestrata da Pechino sfruttando il cosiddetto 17+1, la piattaforma commerciale creata per facilitare investimenti e scambi tra la Cina e 17 paesi dell' Europa centrale e Orientale. Nonostante le pressioni dissuasorie degli Usa l' invito ad un vertice con il presidente Xi Jinping organizzato a Pechino ai primi di febbraio ha visto solo le defezioni di Bulgaria, Romania, Slovenia, Estonia, Lettonia e Lituania. La partecipazione di ben 11 Paesi con delegazioni di alto livello ha, alla fine, confermato la crescente penetrazione cinese in Europa orientale.

 

JOE BIDEN ANGELA MERKEL

Comunque se Washington resta diffidente anche Bruxelles esita ad allargare le braccia. A rallentare gli entusiasmi di un' Europa sempre pronta, finché c' era Trump, a rimpiangere il passato, contribuiscono le mosse del nuovo inquilino della Casa Bianca.

 

Tra i primi decreti presidenziali firmati da Biden spicca un «Buy American» (Compra Americano) che punta a convogliare sul mercato interno i 600 miliardi di dollari spesi ogni anno dal governo statunitense per l' acquisto di prodotti e servizi. Un progetto a favore delle aziende messe in ginocchio dal Covid che molte cancellerie europee considerano non molto diverso dall'«America First» di trumpiana memoria.

joe biden e vladimir putin nel 2011

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...