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L’INFLUENZA DELLA RONZULLI SUI PARLAMENTARI DI “FORZA ITALIA”, DOPO LE FIGURACCE DELLE ULTIME SETTIMANE, È STATA FORTEMENTE RIDIMENSIONATA. GLI ARTEFICI DEL COMMISSARIAMENTO DE FACTO DI “KISS ME LICIA” SONO PIERSILVIO E MARINA, IN TANDEM CON GIANNI LETTA E CONFALONIERI (ANCORA SCOTTATO PER LA MANCATA NOMINA DELL’AMICA SACCANI JOTTI A MINISTRO DELL’UNIVERSITÀ). E COSÌ I RONZULLIANI RIMARRANNO FUORI DALLA PARTITA DELLE NOMINE DEI SOTTOSEGRETARI, CHE ANDRÀ A VANTAGGIO DEI TAJANEI…

licia ronzulli

Da www.liberoquotidiano.it

 

Giorgia Meloni conta di chiudere a breve anche la partita dei viceministri e dei sottosegretari di governo. Stavolta non dovrebbero esserci particolari difficoltà in seno a Forza Italia, dato che gli equilibri all’interno del partito stanno cambiando dopo l’incidente in Senato su Ignazio La Russa e quello degli audio rubati a Silvio Berlusconi sull’Ucraina durante una riunione privata.

 

GIANNI LETTA GIORGIA MELONI

A Forza Italia dovrebbero andare 3 viceministri e 5 sottosegretari, quasi tutti a vantaggio di uomini riconducibili ad Antonio Tajani o direttamente richiesti dal Cav. Questo perché la sfera d’influenza di Licia Ronzulli sarebbe parecchio limitata dopo quanto accaduto nelle ultime settimane.

 

Addirittura il Tempo scrive che la capogruppo azzurra al Senato sarebbe finita ai margini del partito, dopo che i figli e gli amici e consiglieri Gianni Letta e Fedele Confalonieri hanno fatto notare a Berlusconi che “una linea dialogante con il presidente del Consiglio è coerente con la storia liberale e moderata di FI e dà maggior peso al Cav al governo”.

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI MEME

Inoltre il Tempo ha fatto anche i nomi dei forzisti che potrebbero ottenere nomine importanti: Paolo Barelli, vicino a Tajani, dovrebbe diventare viceministro all’Interno; Francesco Paolo Sisto e Valentino Valentini, indicati direttamente da Berlusconi, dovrebbero andare rispettivamente alla Giustizia e allo Sviluppo economico. Per quanto riguarda i sottosegretari, arrivano conferme sui nomi di Alberto Barachini (Editoria) e di Matilde Siracusano (Pnrr).

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