meme di maio russia mosca ucraina

L’ITALIA NON INVIA SOLO ARMI IN UCRAINA – DI MAIO ANNUNCIA CHE MANDERÀ A KIEV UN POOL DI ESPERTI PER RACCOGLIERE PROVE SUI CRIMINI DI GUERRA DEI RUSSI: “SARANNO TUTTI CIVILI E SI OCCUPERANNO DI CAPIRE LA DIMENSIONE DELLA VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE” – LA STRADA DIPLOMATICA CON LA TURCHIA E LA FORNITURA DI ARMI PESANTI PESCATE DALLE RISERVE, COME I CINGOLATI E I TANK M109…

 

meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 5

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

La Farnesina continua a lavorare su un doppio binario. Da un lato il sostegno all'Ucraina e la «ferma condanna dell'aggressione russa» ribadita ancora una volta dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio al congresso di Articolo 1 a Roma. Dall'altro, il rilancio di quella strada diplomatica che, come dice Di Maio, ora appare «stretta e in salita, ma è l'unica che possiamo percorrere».

mario draghi luigi di maio 1

 

Sul fronte del sostegno a Kiev l'annuncio, da parte del titolare della Farnesina, dell'invio nella capitale ucraina e nella parte settentrionale del Paese di un pool di esperti italiani chiamati ad aiutare gli investigatori locali per dimostrare gli eventuali crimini di guerra che sarebbero stati commessi dall'esercito russo nei territori occupati durante la prima fase della guerra. Bucha, dunque, ma non solo.

 

meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 3

«In questo momento, nell'ambito della cooperazione internazionale, il governo ha deciso l'invio di esperti forensi per supportare la corte internazionale per verificare e dimostrare i crimini di guerra perpetrati in Ucraina - dice Di Maio ospite di Articolo 1 -. È un lavoro importante, l'Italia vuole accertare i crimini di guerra commessi dalle forze di occupazione russe».

 

Nel dettaglio, l'Italia invierà esperti forensi e giuridici, ma anche personale qualificato dal punto di vista scientifico, come medici legali per le autopsie e anche esperti balistici. «Saranno tutti civili e si occuperanno di capire la dimensione della violazione del diritto internazionale e reperire prove su eventuali crimini di guerra», spiegano dal Ministero.

 

meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 2

La missione è interpretata come un gesto di solidarietà e vicinanza da parte di Roma nei confronti dell'Ucraina. In parallelo, la Farnesina non vuole abbandonare gli sforzi diplomatici per la risoluzione del conflitto. «Per raggiungere questo obiettivo- spiegano fonti diplomatiche - dobbiamo continuare a tenere aperti i canali con la Russia». Uno sforzo che, negli ultimi giorni, si sta sostanziando in un intensificarsi dei contatti, già stretti, con la Turchia.

 

Da parte di Palazzo Chigi, ma anche della Farnesina. Di Maio sente sempre più spesso l'omologo turco Mevlut Cavusoglu, perché, come si riflette in ambienti diplomatici, «non possiamo fare a meno della Turchia nel processo negoziale, dato che si tratta di un Paese Nato che ha rapporti stretti anche con la Russia e può fare da collante per arrivare a una conferenza di pace».

LE ARMI INVIATE IN UCRAINA DALL ITALIA

 

Nell'ambito della diplomazia italiana non mancano gli sfoghi. «È grave il fatto che si sia smesso di parlare di pace, mentre invece dovrebbe essere il primo obiettivo della comunità internazionale», dice al Giornale una fonte diplomatica. Insomma, è caldo l'asse Roma-Ankara per provare a riannodare il filo di un dialogo che sembra essere compromesso.

 

Perciò Di Maio rilancia sull'Italia come paese garante di un ipotetico accordo tra Mosca e Kiev. «L'Italia per consenso di tutte e due le parti sarà uno dei Paesi garanti dell'accordo di sicurezza e neutralità dell'Ucraina. Lavoreremo in questa direzione, cercando un cessate il fuoco, con un negoziato sullo status dell'Ucraina, sulla definizione di una nuova prospettiva di sicurezza», scandisce il ministro degli Esteri parlando alla platea del partito guidato da Roberto Speranza.

 

meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 6

Sulle armi, un tema che comincia a dividere la maggioranza, Di Maio resta prudente: «Sulle armi ci stiamo muovendo all'interno della risoluzione approvata dal Parlamento un mese e mezzo fa». L'elenco del terzo pacchetto di aiuti militari resterà secretato, ma si ipotizza l'invio di armi di artiglieria pesante pescati dalle riserve, come gli M109, il Pzh2000 di fabbricazione tedesca di cui però l'esercito italiano ha pochi pezzi a disposizione e tra le ipotesi ci sono anche i cingolati M113 per il trasporto di truppe di fanteria. Sul tema pesa comunque l'incognita dei malumori del M5s e di parte della Lega sull'invio di nuovo materiale bellico.

 

Da Kiev il «grazie Draghi» di Zelensky: «Lo aspetto. L'Italia ci sostiene sia politicamente che con le armi e non ha paura di parlarne». Sullo sfondo le implicazioni economiche, con Di Maio che rilancia sul tetto al prezzo del gas: «Se non stabiliamo un tetto europeo non avremo risolto il problema. Il tetto al prezzo del gas ci permetterà di fermare le speculazioni».

meme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 4LA CRISI TOTTI-ILARY VISTA DA OSHOdi maio parlamentari ucrainameme sul viaggio di luigi di maio in ucraina e russia 1

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...