matteo renzi arabia saudita orologi arabo

È SCOCCATA L'ORA DEI GUFI - DALLA BICICLETTA DI SHINZO ABE AI TROPPI CRONOGRAFI DI LUSSO: SECONDO IL ''FATTO'', RENZI NON NASCONDE SOLO I ROLEX REGALATI DAGLI ARABI AGLI AFFAMATI MEMBRI DELLA DELEGAZIONE ITALIANA, MA ALTRI REGALI DI LEADER ESTERI CHE NON AVREBBE POTUTO TENERE

Carlo Tecce per ''il Fatto Quotidiano''

 

I Rolex degli amici sauditi per gli italiani in trasferta, la bicicletta degli alleati giapponesi per Matteo Renzi. In questa vicenda dei regali di Palazzo Chigi manca la precisione. E non per penuria di orologi.

 

RENZI 
OROLOGIO 
RENZI OROLOGIO

Anzi, i cronografi sono fin troppi. E molto nascosti, un po' sperduti, tra risse notturne nel palazzo reale di Ryad - fra la delegazione di Roma per ghermire la scatoletta con il congegno svizzero - e gli stessi orologi preziosi che Renzi sfoggia dai primi mesi di domicilio a Palazzo Chigi: un paio di Rolex, di sicuro un Daytona, un vistoso Audemars Piguet. Li ha comprati di recente? Li ha ricevuti dai capi di governo stranieri? Più che la precisione, allora, occorre la trasparenza. Renzi tace sui doni di Stato.

 

Il contesto.

Direttive di Mario Monti (2012) e legge ispirata da Filippo Patroni Griffi (2013): i dipendenti pubblici, e dunque pure dirigenti e funzionari di Palazzo Chigi protagonisti della baruffa in Arabia Saudita, devono rifiutare omaggi di valore superiore ai 150 euro.

Decreto di Romano Prodi (2007): per i ministri e i familiari, il limite è fissato a 300 euro. Non esistono deroghe: il bottino raccolto in giro per il mondo va custodito in uno stanzone di Palazzo Chigi e poi sfruttato per iniziative benefiche.

RENZI ROLEX ARABIARENZI ROLEX ARABIA

 

Così ha agito il professore di Bologna. Non c' è bisogno di stimare la due ruote Shimano di Shinzo Abe al collega Renzi (giugno 2014): si tratta di un dono che sfonda il tetto dei 300 euro. Episodio isolato oppure rodata consuetudine? Palazzo Chigi non ha risposto ai dubbi, suffragati da diverse fonti, su almeno tre orologi indossati da Renzi durante il mandato a Roma.

 

Capitolo Ryad: il governo non ha smentito le ricostruzioni del Fatto Quotidiano, ma ha soltanto precisato che "i doni dei sauditi sono nella disponibilità della Presidenza del Consiglio".

 

RENZI ROLEX ARABIARENZI ROLEX ARABIA

A Ryad c' erano una cinquantina di italiani in missione d' affari, collaboratori di Renzi, vertici di aziende, dirigenti di Chigi, uomini della sicurezza: chi non ha restituito subito i Rolex, chi l' ha dimenticato nel forziere di casa? Niente è ben definito.

 

 

Il collezionista.

Stazione Leopolda, 27 ottobre 2013. Renzi è il sindaco di Firenze.

Non è ancora segretario dem, lo diventerà a dicembre. Non è ancora primo ministro, lo sarà a febbraio. È scanzonato. Irriverente. Rottamatore. Ha la camicia bianca con le maniche rimboccate e un modesto Swatch di colore viola (Fiorentina). Plastica. Stazione Leopolda, 26 ottobre 2014. Renzi è tutto. Capo di governo e di partito. Di viola, c' è la cravatta. Al polso, una gabbia d' acciaio. Simone Bruni, esperto di orologi e direttore de La Clessidra, intervistato da Un Giorno da Pecora, descrive il modello. È un Audemars Piguet Royal Oak.

 

renzi audemars piguetrenzi audemars piguet

Aggiunge: "Se autentico, costa 15.000 euro". I cronisti spulciano l' agenda estera di Renzi: a settembre ha trascorso quasi una settimana negli Stati Uniti, il 17 ottobre ha incrociato Vladimir Putin, appassionato di cronografi, all' incontro Asia-Europa di Milano. Indiscrezioni: è un regalo dei russi. Anche in questi giorni, la confidenza è insistente. Ma già nell' ottobre del 2014, il sito del Fatto ha formulato la domanda all' ufficio stampa di Palazzo Chigi. La replica sfugge alle riforme: assoluto silenzio.

D Alema regala a Renzi la maglietta di Totti D Alema regala a Renzi la maglietta di Totti

 

L' esordio. La prima volta di Matteo è con Massimo D' Alema. Tempio di Adriano a Roma, 18 marzo 2014. In archivio non risultano altre immagini idilliache tra la strana coppia. D' Alema presenta il suo libro, Renzi se stesso. Il fiorentino gesticola e fa roteare un Rolex Daytona, cassa massiccia, quadrante scuro. Non meno di 10.000 euro.

 

Matteo Renzi ascolta Massimo D Alema Matteo Renzi ascolta Massimo D Alema

Il repertorio fotografico su Renzi - di solito l' iconografia è gestita in maniera esclusiva dall' ex paparazzo Tiberio Barchielli e dall' ex poliziotto Filippo Attili - non consente una lettura esatta del cronografo esibito alla Scala di Milano, lo scorso 7 dicembre. La data è fondamentale, successiva al viaggio di Ryad. E l' orologio pare un Rolex con sfondo nero. Non sarà mica dei sauditi? Ogni sospetto è lecito. È sufficiente una scorsa rapida dei cronografi di Renzi in versione premier. Il fiorentino a Palazzo Chigi guadagna 114.000 euro lordi, circa la metà netti. Come è riuscito a comprarsi questi prodotti di lusso? Ha investito 6-9 mesi di stipendio in Rolex&c.?

 

Forse è scoccata l' ora dei gufi. Soltanto Matteo può rispondere, guardando gli orologi che ha nei cassetti. Li ha acquistati oppure li ha ottenuti da russi o arabi?

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…