ilva giuseppe conte

SE TANTO MI DÀ TARANTO – CONTE STA PROVANDO A INTESTARSI LA BATTAGLIA SULL’ILVA (FACENDO FINTA LA CRISI NON SIA ANCHE COLPA SUA) PER CERCARE DI RISALIRE NEI SONDAGGI: LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI NEI CONFRONTI DELLA POCHETTE CON LE UNGHIE È AL 40%, IL MINIMO DA QUANDO È PREMIER. SONO BASTATI DUE MESI DI GOVERNO CON IL PD E RENZI PER PERDERE 11 PUNTI – LE PROMESSE DEL PREMIER PUGLIESE AI SUOI CORREGIONALI BASTERANNO PER RISALIRE LA CHINA? GLI CONVIENE INIZIARE A INVOCARE PADRE PIO

 

 

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

GIUSEPPE CONTE

Pensava di poterci non mettere la faccia. Credeva che Patuanelli e il Mise potessero farcela da soli. Non voleva creare altre frizioni con i grillini - che già lo considerano più o meno uno del Pd - scagliandosi contro i loro impeti anti-industrialisti e infilandosi nelle faide tra Lezzi e Di Maio e tra tutti contro tutti. Dunque, ha cercato per giorni di stare di lato rispetto alla questione delle questioni - la tragedia ex Ilva - il premier Conte.

 

ilva taranto 9

Che pure è pugliese e che ai cancelli dello stabilimento di Taranto, all' indomani della rottura con Arcelor Mittal, diversi operai speravano di vedere mischiato a loro: «Come quando Enrico Berlinguer andò ai cancelli della Fiat occupata». Ma figuriamoci: Conte ha tentato per un po' di schivare la vicenda, o almeno è parso non voler esibire un protagonismo personale e mediatico di grande risonanza. Ma adesso, la svolta! Il caso Ilva c' est moi, sembra dire l' avvocato-premier.  Ha assunto il comando del dossier, ha preso il toro per le corna e ha scatenato un contropiede comunicativo al grido «tutti insieme in nome dell' Italia!».

stefano patuanelli

 

Ovvero si sta proponendo come simbolo e riassunto di un Paese che vuole fare sul serio, non abbandona i lavoratori e punta ancora sul Mezzogiorno e infatti (non s' è già sentita migliaia di volte questa espressione?) eccolo promettere a Porta a Porta, oltre al «tavolo di crisi», formula a sua volta non inedita, «un Piano d' investimenti straordinario per il Sud».

 

Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def

Come mai questo cambio di passo dal basso, o medio, profilo all' esposizione pubblica più totale? I motivi sono di natura politica, com' è ovvio, dettati dal bisogno di tenere tutti insieme i partner della maggioranza e gli esponenti dei singoli partiti. Fino a spingersi a raccontare - sempre ieri in tivvù - una storiella quasi surreale. Quella secondo cui lui, nel caso Arcelor Mittal dovesse accettare un nuovo scudo penale, andrebbe personalmente a «parlare con ognuno dei parlamentari M5S» per convincerli dell' assoluta opportunità della cosa.

LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI

 

E il fatto che ieri sia andato in tivvù, che ci sia voluto andare, che sia stato lui stesso a proporsi alla trasmissione di Bruno Vespa, per intestarsi la «battaglia per la dignità italiana», è il tentativo di darsi una centralità che possa rilanciare la sua immagine. In chiave nazional-popolare, in nome di un ecumenismo patriottardo, con quel po' di populismo che un tempo esibiva, poi no ma in certi casi conviene rispolverare e insomma il messaggio alla nazione: «Faremo di tutto per salvare i posti di lavoro e portare avanti il piano industriale e ambientale. Dobbiamo farlo tutti insieme, uniti e compatti».

I MEME SULLE REGIONALI IN UMBRIA - SPERANZA - ZINGARETTI - BIANCONI - DI MAIO - CONTE

 

LA DECRESCITA

E' anche andato dal presidente Mattarella, ieri, per trovare conforto per il suo nuovo engagement, per avere il sostegno dell' uomo più amato dagli italiani. Alla base della svolta di Conte sembra esserci proprio un problema di gradimento, si avverte il bisogno di recuperare quei livelli di fiducia da parte degli italiani che ultimamente sono molto scesi rispetto a prima.

sergio mattarella giuseppe conte 10

 

Lo sforzo di ritrovare la centralità maneggiando una grande questione pubblica - e addirittura sfidando Salvini sul suo terreno: «Mi rivolgo, sul caso ex Ilva, anche chi si definisce sovranista perché la sua posizione mi pare controversa» - riuscirà a ridare slancio a una parabola in fase calante? La parabola è quella descritta dal nuovo sondaggio Swg.

I MEME SULLE REGIONALI IN UMBRIA - DI MAIO - CONTE - SALVINI

Ora (rilevazione è del 4 novembre) la fiducia che gli italiani ripongono nel capo del governo è al minimo: viene solo dal 40 per cento dei cittadini. Due mesi fa (2 settembre), aveva un indice di fiducia 11 punti più alto: era al 51 per cento.

 

LA RINCORSA

salvini conte

Da allora, una decrescita (presumibilmente infelice) del Conte giallo-rosè fino a questo punteggio attuale: il 6 per cento degli intervistati si dichiara «molto fiducioso» nel premier e il 34 per cento si dice «abbastanza fiducioso». La somma, appunto, è 40. L' altra somma è molto più altra. E' quella che riunisce chi ha «poca fiducia» in Conte (il 36 per cento) e chi non ne ha nessuna (il 24) e il totale fa 60 per cento. Il trend Swg è quello che rispecchia più o meno gli umori collettivi, e anche dalle parti di Palazzo Chigi avranno cominciato ad accorgersi di questa parabola.

 

Conte mostra Padre Pio a Vespa

Basti pensare che, al tempo dell' esecutivo giallo-verde, il 4 giugno 2018 Conte era al top con il 58 per cento di indice di fiducia. Tornare a quei picchi parrebbe assai complicato, ma concentrare sulla propria persona - mentre Di Maio è desaparecido e il Pd vorrebbe nascondersi - la battaglia dell'«Io ti salverò» a proposito dell' ex Ilva dev' essere parso, all' avvocato del popolo voglioso di riapparire come tale, una scommessa da giocarsi. O almeno uno stato di necessità.

MATTEO SALVINI VLADIMIR PUTIN GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

E che Padre Pio, pugliese come lui e suo idolo, lo protegga. Anche se ieri sera Conte non ha esibito a Porta a Porta l' immaginetta del santo di Pertalcina che porta sempre nella tasca. Ma magari sarà per la prossima volta, sperando che risulti miracolosa sia per se stesso sia per Taranto.

bonafede salvini conteLUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHOsalvini conte

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"