I SEGRETI DELL’UNIVERSITA’ A CINQUE STELLE – COS’HANNO IN COMUNE TRE MINISTRI, UN ASSESSORE ED UN DEPUTATO? VENGONO TUTTI DALLA “LINK CAMPUS” DI ENZO SCOTTI, UN ATENEO FINANZIATO DAI SERVIZI SEGRETI - IL RUOLO DELLA MASSONERIA -  IL TITOLARE SI RAMMARICA: “DI MAIO NON MI HA CHIAMATO DOPO LE ELEZIONI” (EPPURE LO AVEVA INVITATO IN POMPA MAGNA)

-

Condividi questo articolo


 

Giuseppe Marino per “Il Giornale

 

DI MAIO SCOTTI DI MAIO SCOTTI

Uno splendido complesso del '500 a un passo dal Vaticano e ai bordi di un quartiere talmente costellato di proprietà della Chiesa da essere giocosamente chiamato dai romani «Gran Pretagna». L' università che sforna ministri, assessori e deputati grillini ha una sede di prestigio ma appartata, il Casale San Pio V, una tessera del vasto patrimonio immobiliare di un Ipab, un ente regionale di beneficenza che ha assorbito i beni di associazioni caritatevoli per i «poveri ciechi» dal sapore ottocentesco.

 

 

È qui che una vecchia volpe della Prima repubblica come Enzo Scotti (uno che ha saputo navigare oltre gli scogli di Tangentopoli approdando alla Seconda repubblica in un governo Berlusconi) ha creato la «Link Campus university» e l' ha fatta diventare un centro di studio specializzato nell' intelligence e nella sicurezza. Un riconosciuto punto di incontro tra potenti di tutti i colori politici ed esperti di esteri e sicurezza. Da qualche tempo però l' ateneo si distingue per la produzione seriale di pezzi pregiati della classe dirigente che batte la bandiera gialla dei nuovi padroni di Roma, lanciati alla conquista dell' Italia: i grillini.

 

 

Il picco dell' esposizione mediatica la Link Campus l' ha raggiunto il primo marzo scorso, il giorno in cui Luigi Di Maio ha fatto sfilare sul palco del Salone delle Fontane a Roma, con un happening all' americana una (aspirante) squadra di governo in cui i principali ministeri erano assegnati a tre donne, tutte e tre docenti della Link: Emanuela Del Re agli Esteri, Elisabetta Trenta alla Difesa, Paola Giannetakis all' Interno. Lo stesso giorno, ma con efficacia mediatica decisamente minore, Roberta Lombardi annunciava sulla sua pagina Facebook la potenziale squadra degli assessori.

 

 

Anche qui c' era una casella in quota Link Campus, quella del sociologo Nicola Ferrigni, destinato, se Roberta Lombardi fosse riuscita a centrare la vittoria, a governare Sicurezza e Sport alla Regione Lazio. È andata male, proprio come a Daniele Piva, penalista romano e anche lui docente nel 2016 e 2017 presso il master in business administration della Link Campus: nel suo collegio ha trovato una delle poche Pd in grado di vincere a Roma, Patrizia Prestipino, ed è addirittura arrivato terzo dopo il candidato di Forza Italia.

 

BELLONI IN PRIMA FILA DA DI MAIO BELLONI IN PRIMA FILA DA DI MAIO

A tutti gli osservatori, un numero così elevato di persone provenienti dalla stessa università ha fatto pensare a un legame organico, ma Enzo Scotti l' ha seccamente negato: «Di Maio non mi ha nemmeno chiamato», ha detto l' ex ministro, che pure aveva ospitato il leader pentastellato nello splendido Casale per parlare della svolta filo americana nella politica del Movimento.

 

Scotti insiste nel dire che non c' è niente di strano: «Le università nascono per questo, per fornire una classe dirigente alla politica». Considerazione innegabile, anche se una simile concentrazione di nomi provenienti dallo stesso ateneo non è comune. La spiegazione più semplice è che la crescita dei 5 stelle è stata così rapida da obbligare Di Maio e i suoi a una ricerca precipitosa di una classe dirigente presentabile per un Movimento che in pochi mesi ha sterzato dall' estremismo in direzione di una immagine moderata e centrista.

servizi segreti servizi segreti

 

Niente di più semplice che a proporre i nomi al capo sia stato Angelo Tofalo, il deputato M5s che, una volta cooptato nel Copasir, Comitato parlamentare che controlla i servizi segreti, ha pensato bene di farsi una cultura in materia iscrivendosi a un master in intelligence tenuto dalla Link campus. Chi frequenta l' ateneo lo racconta allievo attento e assiduo del corso. Tra i suoi insegnanti c' erano Emanuela Trenta e Paola Giannetakis.

 

GIULIANO DI BERNARDO GIULIANO DI BERNARDO

Il risultato un po' anomalo è che se nascesse un governo monolocore M5s, conterebbe tre ministri provenienti dall' università che forma gli 007: la Link campus, in ottimi rapporti con gli Stati Uniti, ha infatti una convenzione con il Dis, il dipartimento di Palazzo Chigi che gestisce i servizi. Per gli amanti delle trame occulte, la cosa si somma alle voci, tutte da confermare, sulla benedizione impartita all' ateneo dall' ex Gran Maestro del Grande Oriente d' Italia Giuliano Di Bernardo.

 

Fu lui a raccontare a Libero che tra gli ospiti della sua «Accademia degli Illuminati» ci fu lo stesso Enzo Scotti che «all' epoca -disse Di Bernardo- interessato a portare in Italia l' Università da lui fondata a Malta». E tra gli estimatori dell' Accademia, spiegò Di Bernardo, c' era l' attuale consigliere Rai Carlo Freccero (che ha poi detto di essersi «stufato degli Illuminati»). Un habituè della Link Campus. E da qualche anno assai vicino all'M5S.

carlo freccero carlo freccero

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…