un cartello di sfratto

SFRATTI E MISFATTI - IL GOVERNO HA DECISO DI SBLOCCARE PARZIALMENTE GLI SFRATTI DOPO IL 30 GIUGNO, MA LA VERITÀ È CHE PER UN PROPRIETARIO CACCIARE UN INQUILINO CHE NON PAGA È UN'ODISSEA: TRA PROCEDURE LENTE E TRUCCHI DI CHI NON VUOLE SLOGGIARE, IL RIENTRO IN CASA PUÒ AVVENIRE ANCHE DOPO TRE ANNI - LE UDIENZE, I RINVII A COLPI DI 90 GIORNI, LE CHIAVI CHE NON VENGONO CONSEGNATE, LA MOSSA DI INFILARE DEI CANI NELL'APPARTAMENTO PER RENDERE NECESSARIO L'INTERVENTO DI UN'UNITÀ CINOFILA...

Andrea Bassi per "Il Messaggero"

 

riconsegna delle chiavi

L'ufficiale giudiziario bussa alla porta. Sembra fatta. Dopo una procedura durata poco più di due anni, il proprietario sta finalmente per ritornare in possesso del suo appartamento, dove un affittuario che non paga il canone e le rate del condominio, continua a vivere.

 

Nell'androne del palazzo si sente l'abbaiare di un cane. L'ufficiale bussa e, sorpresa, scopre che ora nell'appartamento insieme al proprietario hanno trovato dimora due Rotweiler.

 

proteste contro gli sfratti

Niente da fare. Servirà l'intervento di un'unità cinofila per liberare la casa. Rinvio di altri due mesi. «Riottenere le chiavi di una casa occupata da un inquilino moroso», spiega Annamaria Terenziani del coordinamento legali di Confedilizia, «richiede tempi mediamente lunghi. E dopo la fine del blocco il timore è che l'attesa si allunghi ancora».

 

lunghe procedure per gli sfratti

Il governo con un emendamento approvato al decreto sostegni, ha deciso di sbloccare solo parzialmente gli sfratti dopo il 30 giugno. Rimarranno congelati quelli le cui procedure sono state «adottate» dopo il 20 febbraio del 2020. Ma la verità è che in questo modo il salvagente agisce anche per chi ha iniziato ad essere moroso ben prima della pandemia.

 

inquilini da sfrattare

Il procedimento per arrivare a uno sfratto in Italia, come detto, è lungo. Va da una media di un anno e mezzo nelle medie città, per arrivare anche a tre anni nei grandi centri come Roma e Milano.

 

La legge dice che un'inadempienza viene considerata «grave» quando si salta il pagamento anche di una singola mensilità, oppure se non si versano rate del condominio che equivalgono ad almeno due mensilità del canone.

sfrattasi

 

Ma nessun proprietario avvia una procedura di sfratto alla prima inadempienza. «Generalmente», spiega ancora l'avvocato Terenziani, «si accumula un arretrato di cinque o sei mensilità prima di agire».

 

LE TAPPE

Quando ci si rivolge a un legale, il primo passaggio che viene compiuto è l'invio di una «lettera di sollecito» all'inquilino, nella quale viene dato un termine, in genere 15 giorni, per versare i canoni arretrati.

 

causa di sfratto

Se l'inquilino ritira la raccomandata passano in tutto una ventina di giorni, se non lo fa, un altro mese è andato perso. Se comunque non c'è risposta, si può avviare la procedura di sfratto. Per la notifica dell'atto di citazione servono 20 giorni, che diventano un mese considerando i tempi di ritiro.

 

La prima udienza per la convalida dello sfratto viene in genere fissata 40-50 giorni dopo dalla notifica. Sempre che non ci siano agosto o le vacanze natalizie di mezzo. Ma in udienza, ormai è una prassi, il debitore chiede quello che in gergo si chiama il «termine di grazia». Novanta giorni entro i quali si impegna a pagare tutti i canoni e tutte le spese dovute.

 

I TIMORI

avviso di sfratto

«Un tempo», spiega l'avvocato Terenziani, «i giudici valutavano preventivamente la capacità dell'inquilino di pagare, adesso invece il termine di grazia è concesso in automatico, quasi spinto dagli stessi giudici».

 

Decorsi i 90 giorni, in realtà, quasi mai nessuno paga. Cosa accade allora? Nuova udienza dopo una ventina di giorni e, in genere, viene dato un termine di 3 mesi, ma possono anche essere 5 o 6 a seconda delle situazioni particolari del debitore, per rilasciare l'immobile spontaneamente.

 

protesta contro gli sfratti

Raramente arrivati al termine del rilascio, gli inquilini riconsegnano le chiavi. Dunque si entra nella fase esecutiva. Entra in scena cioè, l'ufficiale giudiziario. La prima cosa che fa, è la richiesta di un primo accesso per valutare la situazione: se ci sono minori, anziani, disabili.

 

un cartello di sfratto

Dopo di che, in genere, rinvia di altri tre mesi. Allo scadere di questi sei mesi, l'ufficiale può presentarsi con la forza pubblica per lo sgombero. Ma se quel giorno scopre, diversamente dal primo accesso, che c'è un anziano, un disabile o un minore, rinvia di nuovo. Ciò anche se scopre che nel frattempo l'inquilino è diventato un appassionato di Rotweiler.

 

protesta contro gli sfratti 2

Ma se i tempi sono già così lunghi, cosa accadrà dal primo luglio quando almeno una parte delle procedure dovrebbe sbloccarsi? L'intenzione, secondo quanto trapela da fonti del governo, sarebbe quella di dare indicazioni di effettuare gli sfratti in ordine cronologico. Dovrebbero, insomma, partire prima le procedure più vecchie e poi via via quelle più recenti. Comunque sia, per i proprietari, i tempi sono destinati ad allungarsi ancora.

protesta contro gli sfrattisfratto 1sfratto 2sfratto 4sfratto

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."