soldati russi 2

SI SPARA ANCHE IN RUSSIA - NELLA BASE MILITARE DI BELGOROD, AL CONFINE RUSSO-UCRAINO, SONO STATI UCCISI 11 SOLDATI RUSSI CHE SI STAVANO ADDESTRANDO PER ESSERE MANDATI IN GUERRA - A SPARARE, SECONDO MOSCA, DUE UOMINI "ORIGINARI DI UNO DEI NOVE PAESI DELLA CSI" SORTA DALLE CENERI DELL'URSS - PER GLI UCRAINI A PREMERE IL GRILLETTO SONO STATI DUE TAGIKI PER QUESTIONI LEGATE ALLA RELIGIONE...

Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

 

STRAGE BELGOROD

Almeno undici soldati uccisi e 15 feriti. È questo - secondo i dati ufficiali - il bilancio della strage compiuta sabato in un poligono militare della regione russa di Belgorod: a un passo dalla frontiera con l'Ucraina martoriata dalla guerra ordinata da Putin.

 

Secondo il ministero della Difesa di Mosca, due persone hanno sparato «con armi di piccolo calibro» su un gruppo di militari, di cui facevano parte anche dei volontari pronti a partire per la guerra in Ucraina. L'attacco sarebbe avvenuto durante un'esercitazione di tiro e i presunti aggressori sarebbero stati uccisi «dal fuoco di risposta». Su di loro Mosca dice solo che erano originari di uno dei nove Paesi della Csi: la Comunità degli Stati Indipendenti sorta dalle ceneri dell'Urss.

 

esplosioni belgorod

Non è chiaro se gli assalitori fossero tra i soldati o, in caso contrario, come abbiano fatto a entrare nel poligono, e resta al momento ignoto il movente. Gli investigatori russi hanno definito «un atto terroristico» l'attacco, a quanto pare avvenuto sabato mattina ma rivelato dalle autorità solo nella notte.

 

Oleksiy Arestovych, un consigliere del presidente ucraino Zelensky, sostiene che i due aggressori fossero originari del Tagikistan e che abbiano fatto fuoco dopo un diverbio sulla religione, ma queste affermazioni non sono verificabili, al pari delle notizie pubblicate da alcuni media, secondo cui nella sparatoria sarebbero morte più persone di quanto denunciato.

 

esplosioni belgorod

La regione russa di Belgorod, nel cui territorio si trova il poligono dove è stata commessa la strage, secondo le autorità sarebbe stata colpita ieri da bombardamenti nei quali sarebbero rimaste ferite quattro persone, e vi sarebbero «danni a oltre 20 abitazioni».

 

Il giorno prima, le autorità avevano puntato il dito contro Kiev per l'incendio di un deposito di petrolio, secondo loro provocato da un bombardamento ucraino, e venerdì avevano denunciato che era stata colpita una centrale elettrica della zona.

 

attacco a belgorod, in russia 63

In Ucraina intanto si continua a combattere. Ieri il giornale Ukrainska Pravda scriveva che «in tutte le regioni ucraine è stato dichiarato l'allarme aereo» e «le autorità chiedono agli ucraini di andare nei rifugi». Vladimir Putin ha scatenato una guerra in cui hanno perso la vita decine di migliaia di persone.

 

Kyrylo Tymoshenko, numero due dell'amministrazione presidenziale ucraina, ha denunciato ieri che almeno dieci civili sono stati uccisi e altri 14 sono rimasti feriti nel corso delle 24 ore precedenti. E le forze armate ucraine hanno dichiarato che nel corso dell'ultima giornata oltre 30 centri abitati sono stati colpiti dai bombardamenti dell'esercito russo. «Violando le norme del diritto umanitario internazionale», le truppe russe «colpiscono le infrastrutture critiche e le abitazioni della popolazioni civile», accusano da Kiev.

 

attacco a belgorod, in russia 61

La tensione resta alta anche a nord, dove c'è chi teme che anche la Bielorussia possa inviare propri soldati in Ucraina. Ieri il ministero della Difesa di Minsk ha dichiarato che quasi 9.000 soldati russi saranno schierati in Bielorussia nell'ambito del gruppo congiunto formato da soldati russi e bielorussi annunciato dal regime di Lukashenko. Minsk sostiene che l'obiettivo sia proteggere i confini bielorussi ma l'Ue ha sentito la necessità di esortare la Bielorussia ad «astenersi da qualsiasi coinvolgimento» nel conflitto in Ucraina.

 

ESERCITO RUSSO IN UCRAINA

Di fronte alle crescenti difficoltà incontrate dal suo esercito, a fine settembre Putin ha ordinato una mobilitazione «parziale» dei riservisti: una decisione che ha riacceso le proteste contro la guerra e ha spinto migliaia di russi a lasciare il Paese nel timore di essere arruolati.

 

Alcuni giorni fa il presidente russo ha promesso che la caotica chiamata alle armi (tanti i casi di persone convocate per sbaglio) sarà completata in un paio di settimane e ha affermato che sono stati mobilitati 222.000 riservisti sui 300.000 previsti (ma fonti dei giornali Novaya Gazeta Europa e Meduza alzano la cifra fino a un milione e a un milione e 200mila richiamati).

 

le perdite dell esercito russo contro l ucraina, secondo le forze armate ucraine

Intanto però arrivano purtroppo le prime notizie di riservisti russi morti pochi giorni dopo essere stati mandati al fronte per una guerra che mai si sarebbero immaginati di dover combattere.

soldati russi pentiti Perdite esercito russo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)