salvini raggi

IL SILURO DI SALVINI AI GRILLINI: ''ROMA AVRÀ UN SINDACO LEGHISTA? SE CI CHIAMANO, NOI CI SIAMO, MOLTI ROMANI MI DICONO 'DAJE MATTE''' (VIDEO - RTL 102.5) - LA CENA DEI BIG LEGHISTI, CHE HANNO DETTO AL CAPITONE: CON I 5 STELLE I NOSTRI PIANI RISCHIANO. ''SE LA LEGA OPTASSE PER LA PROSECUZIONE DELL'ESPERIENZA GIALLOVERDE, SAREBBE BENE CALCOLARE FIN DA OGGI L'INCOMBENZA DELLA PROSSIMA, DIFFICILE LEGGE DI STABILITÀ…''

 

1. VIDEO - DIACO A SALVINI ''ROMA AVRÀ UN SINDACO LEGHISTA?''

 

 

 

Da www.rtl.it

matteo salvini e virginia raggi 9

 

“Ieri passeggiando per Roma alcuni l’hanno fermata per chiederle se Roma avrà mai un sindaco leghista. Vuole rispondere da questi microfoni?” chiede Pierluigi Diaco al Ministro Salvini ospite di “Non Stop News” su Rtl 102.5 “Roma avrà un sindaco leghista? Se ci chiamano, noi ci siamo. Ieri molti romani mi hanno detto 'Dajè Mattè'. È una città complicata da governare, è grossa, è 7 volte Milano" risponde Salvini

 

 

 

2. LA CENA DEI BIG LEGHISTI: MATTEO, CON I 5 STELLE I NOSTRI PIANI RISCHIANO

Francesco Verderami per il “Corriere della Sera

 

In fondo tutti la pensano come Zaia, secondo cui la Lega si trova davanti al pallone posizionato sul dischetto del rigore. In politica certi momenti rappresentano «una grande chance» o possono rivelarsi una «grande débâcle». Dipende dalle scelte. Ed è vero che toccherà a Salvini scegliere, ma i dirigenti del Carroccio martedì sera gli hanno detto di non aver paura a tirare il calcio di rigore. C' erano i ministri, i capigruppo di Camera e Senato e anche i governatori del Nord nella casa romana del vicepremier, invitati a mangiar pizza, bere birra di Norcia e discutere del penalty, cioè delle strategie del partito.

 

 

nicola gratteri matteo salvini giulia bongiorno (2)

Se qualcuno riteneva ci fosse ancora un po' di tempo prima di decidere, Giorgetti ha spiegato perché di tempo non ce n' è: «Non abbiamo mesi davanti, ma settimane». Poi, come in una sorta di sliding doors, si entrerà in un altro contesto, in un' altra fase. Certo c' è da attendere il voto delle Europee e i numeri che emergeranno dalle urne. Ma ci sono anche i numeri disastrosi dell' economia. E allora bisogna prepararsi. Se la Lega optasse per la prosecuzione dell' esperienza gialloverde, sarebbe bene calcolare fin da oggi l' incombenza della prossima, difficile legge di Stabilità, sapendo che «adesso siamo sulla cresta dell' onda», ma che «c' è il rischio di non portare a compimento i nostri obiettivi». E la politica non resterebbe ferma a guardare, «in politica i vuoti si riempiono».

 

Il sottosegretario alla presidenza sa che le opposizioni stanno facendo il tifo perché l' esecutivo vada avanti. Il loro obiettivo è duplice: lasciare che le attuali forze di maggioranza - chiamate a fronteggiare la crisi economica - si logorino; e intanto lavorare alla riorganizzazione del sistema. «Il sistema - secondo Giorgetti - ha bisogno di tempo». Se Salvini decidesse per il voto anticipato, prenderebbe tutti d' anticipo e tutti rimarrebbero incastrati negli schemi attuali.

salvini giorgetti

 

Altrimenti, dalla scomposizione del quadro politico «emergerebbe qualcosa di nuovo, qualcuno nuovo». Salvini comprende il ragionamento, ma invita a non fasciarsi la testa, ad aspettare il voto di maggio. Ha ben chiaro che la visione dei grillini è «diametralmente opposta alla nostra» su molti temi di governo, ma davanti al pallone non sembra propenso a calciare.

 

Almeno così fa mostra di pensarla, anche quando Zaia gli ha ricordato - per esempio - gli impegni presi «con i cittadini che abbiamo chiamato a votare al referendum per le autonomie regionali»: «Se non realizzassimo quanto abbiamo promesso, la pagheremmo in termini di consensi».

 

Il ragionamento del governatore veneto cozza con la contabilità del capo del Carroccio, preoccupato che la corsa ai voti del Nord possa compromettere la raccolta al Sud: perciò sulla questione ha chiesto una moratoria fino alle Europee, senza sapere che il giorno dopo Di Maio si sarebbe infilato in questa sua contraddizione, alzando provocatoriamente la mira: «Sull' autonomia non ho capito se prevale la linea mediana di Salvini o quella più talebana di Zaia».

giancarlo giorgetti matteo salvini

 

D' un tratto i ruoli dei vicepremier sembrano essersi rovesciati, e c' è un motivo se i dirigenti del Carroccio l' altra sera hanno invitato il loro leader a tirare il calcio di rigore: ai Cinque Stelle non resta che la poltrona di governo, «mentre noi abbiamo un progetto di governo». Un progetto messo a rischio oggi dalla situazione economica che potrebbe domani agevolare disegni politici alternativi.

 

E sarà pure colpa della congiuntura internazionale, sarà che per decreto non si aumenta il Pil, ma la partita è questa e si gioca su molti campi, «persino quello della giustizia», ha detto la Bongiorno: «Perché gli investitori internazionali hanno delle remore a puntare sull' Italia anche a causa del nostro sistema giudiziario. E la riforma che sta scrivendo Bonafede non aiuta».

 

Terminate la pizza e la birra, preso atto delle argomentazioni, Salvini ha ringraziato gli ospiti e li ha accomiatati. Il pallone per ora lo tiene fermo sul dischetto del rigore: «...E comunque con Berlusconi non ci torno».

salvini di maio

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…