matteo salvini

SIRI DA LEGA-RE - IL CASO DEL SOTTOSEGRETARIO ARRIVA PROPRIO MENTRE SALVINI TOCCA IL RECORD NEI SONDAGGI DI PAGNONCELLI: 37%, COL M5S AL SECONDO POSTO (22,3%) E IL PD BLOCCATO AL 18,7%. A UN MESE DAL VOTO SONO SCOPPIATE LA SANITÀ UMBRA, LA RAGGI-MONNEZZA E LE MAZZETTE PRESUNTE, UNA GRANA GIUDIZIARIA A TESTA. PARI E PALLA AL CENTRO? DIPENDE: CERTI ELETTORI SONO PIÙ SENSIBILI A QUESTI TEMI…

Nando Pagnoncelli per il ''Corriere della Sera''

 

Manca poco più di un mese all’appuntamento delle elezioni europee e gli orientamenti di voto degli italiani vanno consolidandosi: la Lega conferma il primato aumentando i consensi rispetto a due settimane fa e sfiorando il 37% (ma va precisato che le interviste del sondaggio odierno si sono concluse prima che venisse diffusa la notizia dell’indagine per corruzione del sottosegretario leghista Armando Siri), il M5s si attesta al secondo posto con il 22,3% (-1%), a seguire il Pd con il 18,7% (-0,3%), Forza Italia con l’8,7% (- 1,2%) e Fratelli d’Italia con il 4,6% (+0,6%). Le altre forze politiche appaiono lontane dalla soglia di sbarramento del 4%, con l’eccezione di +Europa insieme a Italia in comune che raggiungono il 3%.

matteo salvini armando siri

 

Il partito di Salvini ha il vento in poppa, può contare su un’elevata fedeltà di voto (l’87% di coloro che hanno votato Lega alle elezioni politiche oggi intende confermare la propria scelta), su una forte capacità di attrazione di nuovi elettori, su un livello di fiducia molto elevato per il proprio leader (49,9%, secondo solo al premier Conte), su un clima molto favorevole, dato che un italiano su due (51%) pronostica l’affermazione della Lega alle europee, e su un elettorato molto motivato, infatti quasi 9 leghisti su 10 sono certi della vittoria del loro partito.

 

Il M5s dopo la crescita registrata nel precedente sondaggio fa segnare un assestamento. Indubbiamente la presa di distanza del leader Di Maio rispetto a Salvini su molti dei temi di stretta attualità politica ha giovato al movimento per recuperare consenso soprattutto tra coloro che lo ritenevano eccessivamente subalterno alla Lega, appellandosi a valori e tratti identitari, e per ridare morale agli elettori che per circa due terzi (62%) prevedono la vittoria alle Europee.

 

RAGGI DI MAIO

L’analisi dei flussi elettorali rivela che il 52% di chi votò M5s nel 2018 confermerebbe il proprio voto, mentre all’incirca uno su quattro si astiene e il 18% sceglie la Lega. La strategia adottata consente quindi al movimento di evitare fughe a sinistra e di richiamare al voto i delusi, anche a rischio di mettere a repentaglio l’immagine di coesione del governo che, peraltro, continua a godere di un consenso elevato (52%). La controffensiva leghista non si è fatta attendere (fra le altre, le polemiche con la sindaca Raggi) e tutto fa credere che le tensioni continueranno fino al 26 maggio.

 

Il Pd fa segnare una lieve flessione, pur senza subire forti contraccolpi dall’inchiesta sulla sanità umbra che ha portato alle dimissioni della presidente Marini. I dem sembrano fare quadrato intorno al nuovo segretario Zingaretti, alle prese con un percorso di rigenerazione di un partito uscito malconcio alle elezioni politiche e con l’esigenza di rimotivare l’unico elettorato, tra le prime quattro forze politiche, rassegnato al successo altrui: infatti solo un elettore su quattro pensa che il Pd si affermerà mentre il 45% pronostica la vittoria della Lega.

CATIUSCIA MARINI NICOLA ZINGARETTI

 

Quanto a Forza Italia, i flussi elettorali mostrano l’emorragia verso il partito di Salvini (33% di coloro che hanno votato FI nel 2018) e una fedeltà di voto molto contenuta e inusuale per il partito di Berlusconi (44%) che da tempo ha ceduto il passo alla Lega nella leadership del centrodestra e sta lottando per raggiungere l’obiettivo del 10% dei voti. Tuttavia, la maggioranza gli elettori che intendono votare per Forza Italia alle Europee pronosticano senza indugio la vittoria del loro partito (57%) contro il 38% che si attende il successo della Lega. La candidatura di Berlusconi sembra quindi galvanizzare l’elettorato devoto, ma fatica ad attrarre nuovi elettori.

 

Dunque i giochi sono decisi? Difficile che con un vantaggio così ampio alla Lega possa sfuggire la vittoria, ma come di consueto le incognite sono due: il tasso di partecipazione al voto e l’ultima settimana della campagna elettorale. Riguardo all’affluenza, il sondaggio odierno evidenzia una lieve flessione dell’area grigia dell’astensione che si attesta al 41,8%, sostanzialmente in linea con il 41,3% delle precedenti Europee (escludendo gli elettori italiani all’estero). È probabile che un’affluenza più bassa possa favorire le forze politiche con caratteristiche più «identitarie», quindi più in grado di mobilitare i propri elettori, mentre un’affluenza più elevata avvantaggi chi è dato per vincente, grazie al voto d’opinione.

 

emma bonino

A questo proposito, i messaggi dell’ultima settimana saranno molto importanti, tenuto conto che una quota rilevante di elettori decide se e cosa votare solo a ridosso della scadenza elettorale: basti pensare che alle ultime politiche circa un quarto degli elettori ha fatto le sue scelte negli ultimi sette giorni. Resta da capire che ruolo giocheranno i temi europei nella comunicazione politica dato che, paradossalmente, finora sono risultati pressoché assenti e i messaggi sono stati a dir poco generici.

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO