luigi di maio matteo renzi salvini giuseppe conte

SOGNO O SON-DAGGIO - LA LEGA E’ IL PRIMO PARTITO CON IL 23,5% DEI CONSENSI - SI RIANIMA FORZA ITALIA CHE RAGGIUNGE IL 9,3% - M5S E FRATELLI D'ITALIA SONO APPAIATI AL 16% - INCHIODATE AL 3% CI SONO SINISTRA ITALIANA, ITALIA VIVA E AZIONE - GLI INDECISI SUPERANO IL 40% - IL GRADIMENTO DEL GOVERNO E’ IN CALO, SALE L’APPREZZAMENTO PER CONTE E SPERANZA - L'ANALISI DI PAGNONCELLI

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

conte boccia speranza

Tra i leader Speranza diventa primo per gradimento. M5S e FdI appaiati al 16. Iv al 3

Nello scenario politico di dicembre si evidenzia un dato inusuale, rappresentato dal calo di popolarità dell'esecutivo a fronte di una ripresa di apprezzamento per il presidente Conte. L'indice di gradimento del governo, infatti, arretra di 3 punti rispetto a fine novembre, attestandosi a 49, il dato più basso dal conclamarsi della pandemia, mentre l'apprezzamento del premier (57) fa registrare un aumento di 2 punti, invertendo il trend negativo iniziato ad ottobre.

 

In realtà il diverso andamento dei consensi è meno contradditorio di quanto si possa pensare: il governo sta attraversando una fase molto critica, caratterizzata da forti tensioni interne. Da diverse settimane l'indicatore di coesione delle forze della maggioranza è in flessione e le divisioni interne sono vissute dai cittadini come mere questioni di potere, assai lontane dai problemi del Paese. Insomma, è la «politica politicante» che prevale sugli interessi generali.

 

conte speranza

Fa da contraltare il profilo istituzionale che il presidente Conte fin dal suo primo mandato è riuscito a ritagliarsi: non è considerato un politico, non appartiene ad un partito, dall'inizio della legislatura ha presieduto due governi composto da forze politiche diverse. A ciò si aggiunge l'aspettativa degli elettori della maggioranza che Conte sappia ricomporre le fratture per garantire la continuità dell'esecutivo. È un'aspettativa che gli consente di mantenere molto elevati i livelli di fiducia e di consenso tra i dem e i pentastellati. In questo contesto si attribuisce più al governo che al premier la responsabilità delle diverse misure adottate negli ultimi due mesi per contenere il rischio dei contagi.

 

Si tratta di misure che, a differenza di quanto avvenne nella primavera scorsa, sono giudicate da molti cittadini ondivaghe, troppo o troppo poco restrittive (non dimentichiamo che il paese è diviso riguardo alla pericolosità del virus: prevalgono i preoccupati ma una robusta minoranza tende a ridimensionarne la portata) e stanno suscitando reazioni di disorientamento e di vera e propria insoddisfazione.

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Quanto al gradimento per i principali esponenti politici e i capidelegazione, rispetto a novembre si registra il controsorpasso di Speranza (indice 36, in aumento di 1 punto) su Giorgia Meloni (34, in flessione di 2); al terzo posto Salvini (31, in flessione di 2), quindi Zingaretti, stabile a 29. Nella rilevazione di questo mese abbiamo considerato anche i leader delle forze politiche minori. I risultati che li riguardano sono fortemente influenzati dal diverso livello di conoscenza e dalla loro visibilità mediatica: vale la pena ricordare che l'indice di gradimento viene calcolato escludendo chi non conosce l'esponente politico e coloro che non sanno esprimere un giudizio.

 

calenda renzi

Ebbene, tra le new entry si sottolinea il quinto posto in graduatoria di Calenda (28) e i risultati di Bonino, Fratoianni e Toti, appaiati a 25, che incalzano Franceschini, Di Maio e Berlusconi che si attestano a 26. Da ultimo, gli orientamenti di voto. I dati più significativi sono rappresentati dalla flessione della Lega che, pur mantenendosi al primo posto con il 23,5% dei consensi, perde il 2% rispetto a novembre, nonché dall'aumento di Forza Italia che raggiunge il 9,3% (+1,3%), il valore più elevato dal giugno dello scorso anno, e dalla crescita del M5s (+1%) e di Fratelli d'Italia (+0,5%), appaiati al 16%.

EMMA BONINO – NO AL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

 

Da notare anche l'allineamento al 3% di tre forze politiche: Sinistra Italiana, Italia Viva e Azione. Indecisi e astensionisti si mantengono al di sopra del 40%, un dato che deve dar riflettere. Il centrodestra, pur con trend differenti dei tre partiti, si mantiene quindi saldamente in testa nelle preferenze degli elettori attestandosi nel complesso al 48,8%; la sinistra e il centrosinistra raggiungono il 32,9% e le quattro forze della maggioranza si collocano al 42,2%. Insomma, i rapporti di forza tra le aree politiche rappresenta uno dei pochi elementi che non hanno subito modifiche in questo anno in cui è cambiato quasi tutto.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…