matteo salvini luigi di maio

SUSSURRI DI CRISI - NELLE FILE LEGHISTE AFFIORA UNO SCENARIO CHE POTREBBE REALIZZARSI IL GIORNO DOPO LE ELEZIONI IN ABRUZZO E CHE PREVEDEREBBE UN CAMBIO DI GOVERNO - NEL CARROCCIO PREPARANO IL PALLOTTOLIERE PER UN'OPERAZIONE CHE VEDREBBE LA ROTTURA DELL' ALLEANZA CON IL M5S: “LA QUOTA 100 CE LA APPROVIAMO IL GIORNO DOPO, E SENZA IL REDDITO POSSIAMO ANCHE FARE IL TAGLIO DELLE TASSE. BASTANO 55 RESPONSABILI ALLA CAMERA E 17 AL SENATO”

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

matteo salvini luigi di maio

Alla fine lo scontro lo vince Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio: la settimana prossima l' Italia, come da accordi europei, prenderà in carico 15 migranti che sono appena sbarcati a Malta, in prevalenza donne e bambini, ma con i padri, e li girerà alla Chiesa valdese, che ha promesso di farsene carico senza oneri per lo Stato.

 

Allo stesso tempo, nel confronto con Salvini, il premier ha garantito che chiederà un incontro urgente con il commissario Ue Avramopoulos per far eseguire la ricollocazione degli oltre 200 migranti che da agosto l'Italia aspetta di far accogliere dalla Germania, Olanda e altri 7 paesi europei che non hanno dato seguito agli impegni.

luigi di maio matteo salvini

 

Si conclude così, poco dopo l'una di notte, il vertice a tre fra premier e i suoi due vice sulla vicenda dei migranti, ma restano non pochi strascichi di una vicenda che è stata l' ennesimo cortocircuito in seno al governo. Che ci sia qualcosa di serio che non funziona non lo racconta solo lo scontro, ma anche la cronaca dell' appuntamento per il chiarimento.

 

Il ministro dell' Interno sta tornando dalla Polonia, Chigi fa sapere che i due si vedranno a cena. Quando Salvini atterra a Roma, il Viminale dice che la cena è saltata. Poi Conte chiama il suo vicepremier, evidentemente indispettito. La cena del chiarimento rivive. Ma siccome la verifica riguarda anche il reddito di cittadinanza, le pensioni di invalidità, e tanto altro, allora interviene anche Di Maio.

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

E' proprio il leader dei 5stelle a rivelare che il chiarimento sarà a tre, e a Chigi: «Io sto andando lì si farà verso le 23.15, abbiamo orario nottambuli..». In effetti di cose da chiarire ce ne sono parecchie, è anche slittato a dopodomani il Cdm che dovrebbe approvare quota 100 e reddito: «La Ragioneria ha bisogno di più tempo, è un provvedimento complesso», spiega ancora Di Maio, mentre ai piani della Lega dicono che può anche saltare tutto, se non verranno accolte le richieste, numerose, del vicepremier che dirige il Viminale.

 

salvini di maio

Insomma in alto mare, dopo i migranti, stanno anche le comunicazioni interne al governo, il programma, e infine, ad ascoltare gli spifferi di Palazzo, addirittura la tenuta stessa dell' esecutivo. Prima del vertice Conte ha chiarito con i suoi collaboratori: «Io non torno indietro, mi sono assunto delle responsabilità che fanno parte del mio ruolo e lo spiegherò a Salvini, stiamo prendendo delle persone in una cornice di eccezionalità, per ragioni umanitarie».

 

conte salvini di maio

Matteo Salvini ai suoi collaboratori comunica diversamente: «A Conte dirò che il Viminale resterà fuori da questa storia, li gestisca la Chiesa, la Caritas, non mi interessa, ma a questo punto, se non si può tornare indietro, significa che la Lega chiede una verifica su tutto». Vista da fuori la situazione può apparire paradossale. Si può produrre uno scontro fra il premier e il suo vice per 15 migranti? «Non sono i migranti il problema, il tema è la tenuta della maggioranza», dicono nella Lega.

 

Sono le stesse fonti, vicine a Salvini, per cui lo scenario di breve periodo non contempla la crisi migratoria nelle acque maltesi. A Chigi hanno fatto le ore piccole per risolvere la matassa, ma nello staff di Salvini il tono sulla materia è quasi di dileggio: «Conte si è rimangiato la parola data all' Onu sul Global compact, poteva rimangiarsi la parola data a Bruxelles sui migranti». E allora, mentre fra il premier e i due vice è in corso il chiarimento, lo stesso si dilata: nelle file della maggioranza si avvertono spifferi di crisi.

MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA

 

Affiora persino uno scenario che potrebbe schiudersi il giorno dopo le elezioni in Abruzzo e che prevederebbe un cambio di governo subito dopo. Fra i leghisti si fanno addirittura i numeri di un' operazione che vedrebbe la rottura clamorosa dell' alleanza: «La quota 100 ce la approviamo il giorno dopo, e senza il reddito possiamo anche fare il taglio delle tasse. Bastano 55 responsabili alla Camera e 17 al Senato».

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…