conte berlusconi renzi

LE TASCHE SONO VUOTE: SCENDE IL CONSENSO DI CONTE (-6%) E DEL GOVERNO (-3%) - LA LEGA SCENDE ANCORA NEI SONDAGGI E PRECIPITA AL 24,3%, TALLONATA DAL PD AL 21,2% - IL M5S CALA AL 16,7% E VIENE QUASI AGGANCIATO DA “FRATELLI D’ITALIA” CHE VOLA AL 16,2% - SI RIANIMA ANCHE “FORZA ITALIA” AL 7,4% - L’UNICO FERMO NELLO STAGNO? IL PARTITINO DI RENZI: NON SI SCHIODA DAL 3%... - L'ANALISI DI PAGNONCELLI

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

Gualtieri Conte

Come ogni mese, siamo anche per maggio, all' analisi degli orientamenti di voto degli italiani e delle loro valutazioni su governo e presidente del Consiglio. Gli indici di gradimento di Conte e dell' esecutivo fanno registrare un calo rispettivamente di 6 e 3 punti rispetto ad aprile, riportandosi ai valori di marzo, quando il consenso aumentò significativamente a seguito dell' adozione delle misure per il contenimento del contagio. A fronte della diminuzione delle preoccupazioni per la salute e della crescita dell' inquietudine per la situazione economica sono emerse critiche sull' efficacia delle misure finora adottate dal governo.

 

conte gualtieri

Gli orientamenti di voto dei cittadini mostrano alcuni cambiamenti di rilievo, a partire dal netto aumento di astensione e indecisione che ha raggiunto il 43,2%, circa 10 punti in più rispetto a un anno fa. La Lega, pur mantenendosi in testa alle preferenze degli italiani, fa segnare l' ulteriore calo di 1,1 punti attestandosi al 24,3%, seguita dal Pd stabile al 21,2%. A seguire il M5S con il 16,7%, in calo di 1,9%, tallonato da FdI che aumenta di 2,1% raggiungendo il 16,2%, il valore più elevato mai registrato dai nostri sondaggi. Quindi Forza Italia con il 7,4% e Italia viva con il 3%, entrambe stabili rispetto ad aprile.

salvini e meloni

 

È però utile, al di là degli andamenti, cercare di spiegare mediante l' analisi dei flussi elettorali le variazioni dei consensi per i partiti rispetto ai risultati alle Europee di un anno fa. La Lega vede sensibilmente ridimensionato il proprio consenso. Le sue perdite sono soprattutto verso Fratelli d' Italia (se facciamo 100 gli elettori della Lega alle Europee, poco meno del 18% si è spostato sulla formazione di Giorgia Meloni) e verso incertezza e astensione (il 19%). Se poi guardiamo ai segmenti sociali, le perdite maggiori si registrano tra diplomati, professionalizzati e ceti medi, casalinghe, residenti nel Nordovest e nel Centronord (le quattro regioni che un tempo si definivano rosse) e tra i cattolici praticanti.

 

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Sembra quindi di intravedere due tendenze: una uscita dovuta presumibilmente alla difficoltà di tenere un atteggiamento di coesione nazionale in un momento di crisi drammatica che ha spinto gli italiani a sentimenti unitari, e in parallelo l' erosione di appeal di Salvini, cui sono mancati i cavalli di battaglia (in primis immigrazione e sicurezza) che ne hanno determinato il successo alle Europee. Dimostrando che la pur estesa forza sui social deve essere sostenuta anche da una fisicità, da una relazione diretta, che la pandemia ha bloccato.

 

berlusconi salvini meloni

Fratelli d' Italia segna un' impetuosa crescita di consensi, beneficiando ad un tempo sia del più elevato tasso di fedeltà degli elettori delle Europee, sia di quello di attrazione di nuovi elettori, a partire dai leghisti delusi. La leader della formazione gode inoltre di un elevato posizionamento personale, con un apprezzamento ormai stabilmente più elevato di Salvini. Pur con qualche sbavatura, Giorgia Meloni è apparsa come più «nazionale» in un momento difficile. Dal punto di vista sociale FdI recupera voti nel lavoro autonomo (flusso in uscita dalla Lega) e tra i dipendenti pubblici dove, soprattutto nel Centrosud del Paese, aveva già un punto di forza.

 

salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa

Il Movimento 5Stelle è tornato a calare da qualche settimana. Rispetto alle elezioni europee la perdita in assoluto più consistente (più di un quarto dei voti) è verso incertezza e astensione, mentre flussi più contenuti si hanno verso le formazioni di centrodestra (8%) e di centrosinistra (poco più del 5%). Il M5S è una formazione con elettori di diversa provenienza politica, e una parte rientra verso le proprie aree di riferimento. Ma la maggioranza dei voti persi verso l' area grigia indica la difficoltà del Movimento a tenere insieme le diverse anime. L'esperienza di governo (di due governi) ha provocato una consistente erosione. Da un lato non si è riusciti a mantenere un posizionamento di «purezza», come sempre avviene quando si governa, dall' altro non è stata data l' idea di una visione generale del Paese.

 

MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI

La ripresa del consenso nel periodo della pandemia sembra essere già rientrata: nel momento di coesione il ruolo di governo ha favorito una certa crescita di appeal, oggi alcuni elementi di difficoltà (i temi della giustizia da una parte, le divisioni sulla scuola dall' altra), unitamente a una parziale riduzione dell'apprezzamento del governo, hanno prodotto le contrazioni delle ultime settimane.

 

Infine, il Partito democratico. Sostanzialmente stabile da marzo, oltre al flusso in uscita verso l' area grigia, il partito ha perso parte dei propri consensi (oggi infatti è circa un punto e mezzo sotto il voto europeo) verso Italia viva. La scissione ha determinato un' uscita sensibile (poco meno del 7%), di certo non un travaso.

 

matteo renzi luigi marattin maria elena boschi

Dall' altro lato il Pd ha recuperato quote di elettori ambientalisti e di sinistra, grazie alla nuova segreteria, più spostata in quell' area e al rientro nel partito di alcuni protagonisti della scissione bersaniana, come il presidente della Toscana Rossi. Questi rientri rafforzano l' elettorato «tipico» del parito: tra i pensionati orientati a sinistra, infatti, si registrano crescite apprezzabili negli ultimi mesi. Insomma, lo scenario appare in evoluzione, ma in fondo non è una sorpresa e negli ultimi anni ci siamo abituati alla volatilità elettorale.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...