LA TERZA VITA DI GIULIANO AMATO? SMERDARE LA TERZA VIA DEL SOCIALISMO – ORA CHE E' UN GIUDICE COSTITUZIONALE: 'PENSAVAMO CHE I CETI POVERI SAREBBERO DIVENTATI MEDI. E' SUCCESSO IN CINA E INDIA. QUI SI SONO IMPOVERITI I CETI MEDI'' - I POPULISMI HANNO CONDIZIONATO I PARTITI TRADIZIONALI, PAROLACCE COMPRESE – NON E’ SCRITTO DA NESSUNA PARTE CHE LA CONSULTA VUOLE IL PROPORZIONALE…

 

Aldo Cazzullo per “il Corriere della Sera

 

Giuliano Amato, la sinistra continua a perdere elezioni. Ma la Francia esprime la novità Macron.

trump macron maytrump macron may

«In Francia l' elettorato dei partiti della sinistra tradizionale aveva traslocato verso movimenti populisti. Ma ora la fine della storia è il radunarsi di una larga maggioranza attorno a un giovane che promette governo.Per essere ottimisti sull' Europa è proprio importante che ci sia questa Francia; perché l' allargarsi del consenso a partiti di protesta, e il fatto che la stessa presidenza degli Stati Uniti sia andata a un candidato che ha saputo interpretare quella protesta, stavano segnando una strada di cui non vedevamo lo sbocco. Come dice Michael Sandels, è un errore vedere solo estremismo nella protesta populista, o vederla solo come rivendicazione economica; alle spalle c' è un fallimento politico di proporzioni storiche».

 

Quello della sinistra riformista.

«Tra gli anni 80 e gli anni 2000 ci muovemmo nella scia dei cultori della Terza Via. Non eravamo noi che cambiavamo in proprio, era la società che stava cambiando: i camici bianchi sostituivano le tute blu, i tecnici sostituivano gli operai. Il mondo che avevamo rappresentato rischiava di non esserci più. Furono gli anni in cui contemporaneamente emersero tutti i nodi sempre più pesanti di quella che chiamammo la crisi fiscale dello Stato».

blair clinton dalema prodiblair clinton dalema prodi

 

La crisi del 1992.

«E il duo Reagan-Thatcher diffondeva la magia del mercato come magia che, sconfitto il comunismo, avrebbe conquistato il mondo e sarebbe bastata a farlo crescere nella democrazia. Buona parte di questo era più che vero. Ciò che non vedemmo era che la globalizzazione avrebbe portato nei nostri Paesi crescenti disuguaglianze e perdite di reddito, di patrimonio, di posti di lavoro».

 

Sta rinnegando la Terza Via?

reagan thatcher  8reagan thatcher 8

«L' ipotesi della Terza Via era fondata sulla "cetomedizzazione" dei ceti proletari; il che sarebbe accaduto in Cina e in India; mentre nei nostri Paesi ci sarebbe stato un contraccolpo di impoverimento degli stessi ceti medi. Quando questo arrivò, noi avevamo quasi smantellato l' intervento pubblico sul quale si era costruito il secolo socialdemocratico. Io stesso, presidente dell' antitrust all' inizio degli anni 90, dicevo che ormai era la politica della concorrenza l' unica politica industriale che serviva. Ci siamo accorti dopo che non era così; perché la promozione dell' innovazione tecnologica e il suo trasferimento nell' impresa almeno in taluni Paesi, e di sicuro nel nostro, hanno bisogno di un intervento pubblico. Eravamo rimasti senza risposte; e chi prima si era affidato alle nostre risposte, ora si affidava a chi amplificava la sua protesta».

 

Wilders, Le Pen, Grillo: il populismo sta refluendo?

«Aspetterei a dirlo. Questo fenomeno, che ha colpito in particolare la sinistra riformista, conserva grande forza per l' influenza che ha esercitato anche sui partiti di governo. Ovunque ci sia stata un' attiva minoranza ispirata a questo sentimento anti-establishment ha cambiato l' agenda politica. Come sostiene Yves Mény, la maggior efficacia i populisti l' hanno avuta nell' infiltrare coi loro temi il discorso dei partiti maggiori. Lo prova il passaggio da quella che era la correttezza politica a slogan qualche anno fa non pronunciabili da parte di esponenti dei partiti maggiori».

 

Si riferisce a Renzi?

salvini wilders le pen petri salvini wilders le pen petri

«Sono un giudice costituzionale, non posso parlare di politici italiani. C' è stata questa infiltrazione che ha riguardato Europa e antieuropeismo, immigrazione e anti-immigrazione, sicurezza e benessere in primo luogo per i nostri cittadini: l' America first. Non è un sentimento nuovo, ispirava già l' Uomo Qualunque; ma lo spettro sociale di coloro che lo nutrono si è molto allargato. Pensi ai giovani, che hanno visto disconosciute le ragioni della nostra impostazione: studiate, datevi una competenza, e avrete un posto di lavoro migliore di quelli che non studiano. Non è che questa verità abbia cessato di essere vera; il fatto è che ci sono Paesi in cui non si realizza. Tra cui purtroppo il nostro».

 

Ma l' Europa ora sta accelerando. Merkel dice che dobbiamo prendere il futuro nelle nostre mani. Lei le dà credito?

RENZI FONZIE _bigRENZI FONZIE _big

«Non ho mai creduto alla favola cinese con cui cominciano quasi tutte le conferenze rotariane, secondo cui l' ideogramma di crisi significa anche opportunità. A parte che sembra non sia vero neppure per i cinesi, vorrei vedere chiunque alle prese con tre crisi: economia e finanza, terrorismo, migranti. Da uccidere Nadal. Se noi siamo ancora qui a parlare di Europa, e abbiamo sentimenti popolari come quelli che stanno emergendo, possiamo non essere così pessimisti. Molto sarà dovuto alla capacità dell' Europa di dare le risposte che mancano su economia, terrorismo, migranti. A fine anno si prevede che sbarchino in Italia 200 mila migranti. Ma in tutta Europa a fine anno si saranno creati più di 200 mila posti di lavoro. I barconi si fermano tenendo aperta l' autostrada dell' immigrazione legale».

 

Qual è stato il punto di svolta?

«Brexit. Alcuni l' hanno vista come l' apertura della diga, invece ha funzionato esattamente all' opposto. Ha fatto intravedere i guai in cui si stava cacciando il Regno Unito e ha provocato la reazione: no, io no. Anche così i francesi hanno eletto e dato la maggioranza in Parlamento a un presidente che ha fatto suonare l' Inno alla Gioia prima della Marsigliese. Ora si possono creare le condizioni per raccogliere attorno alla Germania un gruppetto di testa che individui e proponga soluzioni comuni per uscire dalla palude».

theresa may  firma la richiesta secondo l articolo 50theresa may firma la richiesta secondo l articolo 50

 

Vedremo mai gli Stati Uniti d' Europa?

«Ci possiamo arrivare. Ci sarà sempre in Europa un po' più di condivisione del governo comune con gli Stati, rispetto a una federazione del secolo scorso. Ma questo non ci potrebbe impedire un' integrazione politica che rendesse realistico parlare di Stati Uniti d' Europa».

 

L' esito delle elezioni inglesi può scongiurare Brexit?

«Da prima ancora che si aprisse la procedura dell' articolo 50 del trattato, penso che quando sarà il momento il Regno Unito potrà e forse dovrà riproporre ai suoi elettori la scelta tra restare e uscire. Perché l' articolo 50 parla di "intenzione" di uscire; e in diritto l' intenzione non è mai irrevocabile. Tra due anni, finito il negoziato, gli elettori che nel 2016 hanno votato alla cieca, senza conoscere le condizioni del Leave, potrebbero essere chiamati a decidere conoscendo le condizioni».

 

Corbyn è andato meglio del previsto.

«A sinistra l' unico che non ha perso è quello che pareva il candidato al massacro. Ma il bizzaro Corbyn non ha perso perché è rimasto vicino a quelli cui gli altri non erano neanche in grado di rivolgere la parola; ma non è che avesse le risposte. L' università costa troppo? Facciamola gratis. Ma la parola gratis non funziona mai; perché nulla è mai gratis, c' è sempre qualcuno che paga».

 

CORBYN 1CORBYN 1

Quindi il populismo non è ancora sconfitto.

«C' è da lavorare molto. Il confine che separa la democrazia diretta dalla democrazia definita impropriamente illiberale è molto sottile: il popolo indistinto sollecitato dalla democrazia diretta tenderà a riconoscersi in una figura, l' uomo forte, che fa valere le sue ragioni contro tutte gli altri. Questa è la negazione della democrazia; altro che democrazia illiberale. Oggi vince Macron, ma non è ancora stato sconfitto Orbán, il leader ungherese che il 28 gennaio 2017 ha detto: "Si apre una nuova era in Europa. Il popolo vuole società democratiche, non società aperte"».

 

Ma per Macron ha votato una minoranza.

«Víctor Pérez-Díaz sostiene che dobbiamo porre un alt alla polarizzazione tra guelfi e ghibellini, oriazi e curiazi, populisti e antipopulisti. La polemica politica è arrivata a livelli parossistici, compreso un uso delle male parole che non si era mai visto con una tale degradata intensità. Siamo sicuri che la maggioranza si riconosca in questa perenne scomunica, questo continuo manifestare ostilità verso altri? Questo è ciò che i fanatici del web, afflitti da molte tossine nei loro organismi, scaricano di continuo; non può diventare il paradigma corrente della politica. Quelli che non sono andati a votare in Francia non appartengono ai gruppi che sentono il bisogno di trattar male gli altri: il voto è un' occasione preziosa per farsi valere contro».

 

In Italia si voterà con la legge uscita dalla sentenza della Corte costituzionale. Una bella responsabilità

Corte costituzionale Corte costituzionale

«Noi abbiamo dichiarato illegittima parte di una legge. L' esito delle sentenze della Corte viene trasmesso al Parlamento perché ove serva intervenga. La corte è responsabile di ciò che essa ha fatto; non è responsabile di ciò che il Parlamento non fa dopo le sue sentenze. Chi ha interpretato la sentenza della Corte come espressiva di un atteggiamento contro i sistemi maggioritari farebbe bene a leggerla, perché di sicuro non l' ha letta. In essa infatti è sottolineata la differenza tra ciò che la Corte ha dichiarato illegittimo dell' Italicum, e da una parte il sistema maggioritario francese e dall' altra quello adottato proprio da noi per il governo dei Comuni».

 

Quindi il sistema francese e ovviamente quello delle comunali non violano la Costituzione?

«È così».

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…