VATICAN EXPRESS - PUR DI NON SOTTOSTARE AI CONTROLLI DI BANKITALIA, LA SANTA SEDE PREFERISCE PORTARE IL CASH ALTROVE - ECCO COME SI SPIEGA LA FUGA VERSO LONDRA DI 230 MLN € DELL’AMMINISTRAZIONE DEL PATRIMONIO DELLA SEDE APOSTOLICA, ENTE CHE DICHIARA REDDITI PER 22 MLN € ALL’ANNO E PAGA SOLO 3 MLN DI TASSE - PER GLI INVESTIGATORI, I SOLDI SPORCHI DI CRIMINALI E POLITICI ERANO “RIPULITI” PASSANDO NEL FONDO DELL’OTTO PER MILLE…

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"

Un flusso inarrestabile di soldi che hanno preso il volo da Roma a Londra. L'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l'Apsa, cioè l'ente economico più importante dello Stato Vaticano assieme allo Ior, ha effettuato bonifici per ben 229 milioni di euro da Roma a Londra negli ultimi tre anni. La Procura di Roma ha scoperto l'emorragia di capitali in uscita dall'Italia quasi per caso.

I pubblici ministeri che indagano sullo Ior, Nello Rossi e Stefano Fava, stavano monitorando i conti dello Ior accesi presso le filiali della ex Banca di Roma, ora Unicredit, nelle zone di Roma limitrofe alla Città del Vaticano. E invece hanno scoperto i flussi in uscita dell'Apsa. I pm hanno chiesto alla Guardia di Finanza di approfondire la posizione fiscale dell'ente vaticano e hanno scoperto che l'Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede dichiara 22 milioni di reddito ai fini Ires e paga solo 3 milioni di euro di imposte.

Dal 2009 infatti la Procura indaga per violazione della normativa antiriciclaggio il direttore generale dell'Istituto Opere Religiose, Paolo Cipriani, e l'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi. Anche se presto Gotti potrebbe essere archiviato e non si esclude possa diventare un testimone a carico. Intanto il nuovo presidente, dopo la cacciata di Gotti a maggio, sarà nominato nelle prossime ore e dovrebbe essere un banchiere straniero, forse belga.

Nell'ambito di quel procedimento i magistrati sequestrarono 23 milioni di euro su un conto del Credito Artigiano perché ritenevano che lo Ior schermasse i reali proprietari dei fondi. Con la complicità di qualche prelato, i soldi neri di criminali, di truffatori o dei politici in cerca di anonimato per le loro tangenti, erano irriconoscibili per gli investigatori da quelli provenienti dal fondo alimentato dai contribuenti italiani con l'otto per mille.

Dopo quel sequestro la Santa Sede nel dicembre del 2010 con un motu proprio di Benedetto XVI introdusse una legislazione antiriciclaggio e creò anche l'Aif, l'autorità antiriciclaggio vaticana, preposta a fornire informazioni alle autorità italiane. Una svolta storica: l'Aif presieduta dal cardinale Attilio Nicora a partire dall'aprile 2011 collaborò con l'Uif, omologo ufficio anti-riciclaggio italiano, e fornì alcune risposte alle richieste inoltrate - tramite l'Uif - da parte della Procura. Il direttore generale dell'Aif, un ex funzionario Uif, l'avvocato Francesco De Pasquale, era persino dotato di poteri autonomi di ispezione sui conti dello Ior.

La rivoluzione avviata da Benedetto XVI convinse a tal punto la Procura che i pm Rossi e Fava autorizzarono il dissequestro dei 23 milioni di euro. Se il Vaticano li avesse voluti muovere dal conto del Credito Artigiano ovviamente avrebbe dovuto comunicare con chiarezza di chi erano e a chi andavano ma intanto i milioni del Vaticano tornavano liberi dal vincolo legale.

Dopo quel bel gesto da parte italiana però il Vaticano ha cambiato completamente linea. Il Segretario di Stato Tarcisio Bertone e i suoi consulenti, a partire dall'avvocato Michele Briamonte dello Studio legale Grande Stevens hanno cominciato a sollevare il tema della irretroattività: il Vaticano non poteva tradire la fiducia dei suoi correntisti. Nessuna informazione sarebbe stata data sui movimenti avvenuti sui conti Ior prima dell'aprile del 2011, data di entrata in vigore della legge voluta dal Papa. Era solo il primo passo.

A gennaio del 2012 con un apposito provvedimento la Segreteria di Stato ha cancellato le norme più avanzate della legge voluta dal Papa. E soprattutto ha eliminato il potere di ispezione autonomo da parte dell'Aif sullo Ior. Le ispezioni dovevano essere autorizzate dalla Segreteria di Stato guidata da Tarcisio Bertone. A dicembre del 2012 Il direttore generale italiano, Francesco De Pasquale, viene sostituito con lo svizzero René Brulhart, già capo dell'antiriciclaggio del Liechtenstein.

Nel frattempo il Vaticano lentamente svuota i suoi conti italiani. Per fare un esempio, il conto del Credito Artigiano presso il quale restano fermi tuttora i 23 milioni sbloccati, nel biennio 2008-2009 aveva movimentato 116 milioni di euro in entrata e 117 milioni di euro in uscita. Oggi quel conto dello Ior, e gli altri che esistono ancora nelle altre banche italiane, a partire da Unicredit e Banca del Fucino, sono stati svuotati per portare i soldi a Londra presso la Jp Morgan o a Francoforte alla Deutsche Bank.

Il Vaticano pur di non sottostare ai controlli della Banca d'Italia e della magistratura preferisce bypassare il sistema bancario italiano. Anche i bancomat, dopo lo stop di Bankitalia del gennaio scorso sono stati riattivati da due giorni a questa parte grazie a una società finanziaria svizzera, la Aduno SA, preferita alla filiale italiana della Deutsche Bank perché può continuare a schermare i flussi mediante lo Ior, e non è soggetta al controllo della Banca d'Italia.

   Il Vaticano continua a comportarsi come uno Stato canaglia all'interno dell'Italia. Il nostro paese bonifica un miliardo di euro all'anno per il sostentamento della Chiesa dell'otto per mille e il Vaticano lo ripaga portando tutti i suoi soldi in Svizzera o a Londra. Questa è la questione più delicata che il prossimo Governo dovrebbe affrontare con il prossimo Papa.

 

PAPA RATZINGER RATZINGER IN CONTROLUCE PAPA RATZINGER AL PIANOFORTE CARDINALE TARCISIO BERTONE Tarcisio Bertone GOTTI TEDESCHI CARDINALE NICORA jpegjp morgan

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...