gualtieri

VETO O FALSO? – GUALTIERI È CONVINTO CHE SUL RECOVERY FUND “LO STALLO SARÀ SUPERATO”. E INTANTO POTA LA STRUTTURA DEI TECNICI CHE LAVORERANNO SUI PROGETTI: SARANNO MENO DI 100 – SUL MES IL PUNTO DI INCONTRO È UNA MOZIONE PARLAMENTARE CHE DICA SÌ, MA CON UNA PUNTUALIZZAZIONE: PER PRENDERE QUELLO SANITARIO DOVRÀ ESSERCI UN ULTERIORE VOTO DEL PARLAMENTO...

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

Mario Ajello e Jacopo Orsini per "il Messaggero"

 

Una struttura più snella di quanto immaginato inizialmente, con meno di 100 tecnici ad aiutare i sei manager che dovranno attuare i progetti del Recovery Fund. È questo lo schema su cui si sta orientando il governo per la governance dei finanziamenti del piano di aiuti in arrivo dall' Europa per fronteggiare la crisi provocata dalla pandemia.

 

ROBERTO GUALTIERI

Le risorse dovrebbero essere concentrate su una selezione di 60 progetti. Il governo sta definendo i dettagli del piano che dovrebbe essere sul tavolo del Consigli dei ministri nei prossimi giorni per poi essere presentato al Parlamento.

 

«Il testo è quasi pronto, lo vedrete a breve e lo potrete commentare», ha detto ieri mattina il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, parlando dell' architettura di gestione del Recovery Fund al webinar del ciclo Obbligati a Crescere organizzato da Caltagirone Editore e andato in streaming sui siti dei giornali del gruppo.

 

VIKTOR ORBAN GIUSEPPE CONTE

Deglobalizzazione, transizione energetica, impatto della pandemia e prospettive di una difficile ripresa al centro della discussione con un focus particolare sul Recovery Fund e sui finanziamenti in arrivo dall' Europa, su cui si è soffermato il titolare di Via XX Settembre.

 

IL NEGOZIATO

ROBERTO GUALTIERI ENZO AMENDOLA

Il veto di Ungheria e Polonia è «sbagliato» e verrà superato, ha sottolineato Gualtieri. Nel negoziato «c' è uno stallo per un veto incomprensibile, sbagliato e improprio che non riguarda il dossier su cui i Paesi stanno mettendo il veto. Auspichiamo che verrà superato nel prossimo Consiglio europeo.

 

meccanismo europeo di stabilita'

Sono fiducioso che alla fine i due Paesi non riusciranno a bloccare il varo di un programma straordinario di cui beneficia tutta l' Europa», ha affermato Gualtieri. «Siamo alla vigilia di un passaggio delicato e importante, ma sono fiducioso che il 2021 sarà un anno storico», ha aggiunto il ministro.

 

Gualtieri ha quindi assicurato che «dopo un approfondito esame, l' Italia farà la sua parte. Se da una parte stigmatizziamo il veto improprio di un paio di Paesi» sul piano degli aiuti, «sarebbe davvero paradossale che fosse l' Italia a fare la stessa cosa». Anche sul Mes, il fondo Salva-Stati, lo scontro non si placa. E non c' è solo il fuoco contrario dell' opposizione. Anche nella maggioranza si litiga.

 

roberto gualtieri luigi di maio

«Sono fiducioso che anche questo passaggio delicato e difficile sarà superato», ha assicurato il ministro. Ma la tensione tra Pd e M5S è ancora al massimo. I pontieri comunque sono all' opera e in vista di mercoledì c' è ancora il tempo per trovare l' accordo che eviti l' esplosione della maggioranza in Senato, dove i numeri sono risicatissimi.

 

I FRONDISTI

Non solo il numero dei grillini frondisti anti-Mes si sta assottigliando - «Io ho firmato quella lettera ma neanche l' avevo letta», c' è chi dice così pur di fare retromarcia - ma in più s' è trovato, e Palazzo Chigi è molto rassicurato, il punto d' incontro tra i rossogialli che andrà perfezionato nei prossimi giorni e che è questo: una mozione parlamentare che dica sì alla riforma del Mes come vuole l' Europa e che comprenda anche, come vuole M5S, l' esplicita puntualizzazione che per prendere o meno il Mes sanitario dovrà esserci un passaggio e un voto parlamentare.

PAOLO ROMANI LUIGI DI MAIO

 

Questa è una sorta di rassicurazione per i grillini. E che potrebbe convincere i frondisti - alla fine meno di dieci in Senato - ad astenersi invece che a farsi esplodere, mandando a casa il governo ma anche se stessi.

 

Nel caso la dissidenza stellata non venisse riassorbita, scatterà comunque una sorta di soccorso azzurro: una decina di berlusconiani alla Camera e cinque al Senato sarebbero già pronti ad uscire dall' aula al momento giusti per abbassare il numero legale. In più dal Gruppo Misto non solo gli ex azzurri come Quagliariello e Romani potrebbero dare una mano ma anche altri di provenienza stellata o centrista. Perciò Conte non vede sfracelli all' orizzonte

 

Anche se la situazione interna ai 5Stelle non sembra affatto rassicurante. Come dimostra la scissione in seno al gruppo a Bruxelles: 4 su 14 eurodeputati M5S sono andati via, guidati dal siciliano Corrao, vicino a Di Battista. E sono andati via proprio in chiave anti-Salva Stati oltre che per la non condivisione generale della piega ormai non più casaleggista e movimentista ma partitica che ha preso M5S.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...