salvini fontana

VI RACCONTO PERCHE’ SALVINI HA DECISO DI APRIRE LA CRISI – LA RIVELAZIONE DEL MINISTRO USCENTE LORENZO FONTANA: "MATTEO NON E’ DIVENTATO MATTO. CON I GRILLINI E’ IMPOSSIBILE LAVORARE. ERANO PIÙ AGGRESSIVI DEL PD. SULL’AUTONOMIA IL M5S CI HA PRESO IN GIRO FIN DAL PRIMO MINUTO. E PER FAR PASSARE IL DECRETO SICUREZZA… - LE ACCUSE ALL’UE ("HA COMPRATO POLITICAMENTE IL M5S") E LA STOCCATA A DI MAIO: "NON CONTA GIA' NULLA"...

Pietro Senaldi per Libero Quotidiano

 

salvini fontana

«Salvini non è diventato matto. Chi lo accusa di aver sbagliato, e per fortuna nella Lega sono pochi, non sa nulla della vera storia della crisi. Bisognerebbe avere rispetto e fidarsi di più di un leader che ha preso un partito al 3% e ne ha più che decuplicato i consensi. È stato un miracolo, una cosa mai vista, neppure ai tempi di Bossi. Io già non ci potevo credere l' anno scorso, quando abbiamo preso il 17% e superato Forza Italia. Non dico questo per ingraziarmi Matteo, non ne ho bisogno. Lo penso, il tempo è galantuomo e alla fine di questa storia si dimostrerà che abbiamo fatto bene a rompere con i grillini».

 

L' infervorato discorso arriva da Lorenzo Fontana, ministro in uscita agli Affari europei, per anni quinta colonna di Salvini a Bruxelles, l' uomo che ha presentato al leader leghista Marine Le Pen e ha intrecciato la tela dei rapporti internazionali della Lega, incluso quello con Orbán.

«Nel partito, dai ministri agli amministratori sul territorio, non ce n' è uno che fosse contrario a far cadere il governo. Lavorare era diventato impossibile, ci facevano i dispetti, ci attaccavano pubblicamente, erano più aggressivi del Pd».

 

Ministro, sarà vero, però ora M5S governerà con i Dem e a voi tocca stare alla finestra. Lo dica, siete pentiti?

«No, non era più possibile andare avanti. Tutto è cambiato con la campagna elettorale per le Europee. Il M5S veniva da una serie di sconfitte sul territorio, alle Amministrative. I Cinquestelle erano nervosi, perché sono sempre andati male nei sondaggi per le Europee, mentre noi volavamo.

 

salvini fontana

Così hanno iniziato ad attaccarci. Hanno fatto la campagna contro di noi anziché contro il Pd. Poi quando la Lega ha trionfato e loro hanno dimezzato il consenso, non hanno capito più nulla, hanno iniziato a farci i dispetti e a bloccare ogni lavoro. Per far passare il decreto sicurezza abbiamo dovuto mettere la fiducia».

 

La pensa come Giorgetti: l' unico errore della Lega è stato vincere troppo bene?

«Chi dice che i sovranisti alle Europee hanno perso non la conta del tutto giusta. È vero che la commissaria Ursula Von der Leyen rappresenta la continuità, il solito inciucio tra Germania e Francia, ma ha la maggioranza più fragile della storia Ue e ha avuto bisogno del voto dei grillini per essere eletta. Quello è stato il vero tradimento degli italiani, e l' hanno fatto i Cinquestelle, che fino al giorno prima volevano cambiare l' Europa. Salvini quando ha rotto con il governo non ha tradito, si è semplicemente staccato da chi si era venduto alla sinistra e all' Europa, tradendo i propri elettori».

 

Noi di Libero abbiamo titolato «Grillini da vergini a escort»

salvini fontana

«Il plebiscito di maggio a favore del Carroccio ha spaventato il M5S, che ha avuto paura di sparire, e l' Europa.So come funziona, ai tempi ci provarono anche con me e la Lega. Gli euroburocrati ti telefonano, ti adulano, ti fanno proposte allettanti, e tu o tieni duro o salti sul loro carro. Io ho scelto la prima opzione, i grillini la seconda».

 

Mi racconti i giorni della crisi. Non si è capito nulla: Salvini prima ha rotto, poi voleva tornare indietro e rimettersi con Di Maio, ora grida al complotto

«Io ho preparato gli scatoloni già la sera dell' 8 agosto, si sapeva che sarebbe finita così. E lo sapeva anche Matteo».

 

Davvero? Il capitano non le sembra un po' un pugile bastonato in questi giorni?

«No, è tranquillissimo, ha già voltato pagina. I giorni tesi sono stati quelli della decisione della rottura».

 

Ma allora perché tutto questo cinema?

«La Lega voleva il voto anticipato.All' inizio eravamo convinti di riuscire a ottenerlo. Avevamo annusato che l' accordo M5S-Pd era nell' aria ma non pensavamo fossero così avanti, abbiamo rotto per interromperlo e poi abbiamo sperato nella tenuta di Di Maio, nella speranza che l' intesa con i dem saltasse. Peraltro sarebbe anche suo interesse».

 

Allora è vero che avete sbagliato la tempistica?

GIANMARCO CENTINAIO MASSIMILIANO ROMEO MATTEO SALVINI RICCARDO MOLINARI LORENZO FONTANA

«No, perché M5S e Pd avrebbero provato a mettersi d' accordo anche se avessimo fatto cadere il governo a maggio. La loro è un' alleanza di poltrone e potere, mica crederà alla balla di Renzi che fanno il governo per senso di responsabilità verso il Paese, per fare la manovra e scongiurare le clausole Iva? Se avessimo rotto tre mesi fa gli avremmo solo dato più tempo per mettersi d' accordo. Così invece devono far tutto in pochi giorni, e infatti stanno litigando come pazzi. Non osiamo sperarci, però».

 

Anche nei tempi del massimo idillio gialloverde, il veronese Fontana non ha mai amato particolarmente i colleghi di Cinquestelle. Non riusciva a metterli a fuoco, o forse lo ha fatto troppo bene.

matteo salvini giancarlo giorgetti lorenzo fontana

«Guardi, io volevo querelarli per gli attacchi che mi hanno fatto in occasione del Congresso Internazionale della Famiglia a Verona, al quale da ministro ho dato il patrocinio. Hanno sparato una serie di calunnie su di me indegne. Non ho sporto denuncia solo perché eravamo al governo insieme e Matteo mi ha chiesto di non farlo, vedo invece che l' alleanza con M5S non impedisce al Pd di non ritirare le loro contro il Movimento su Banca Etruria».

 

Cattolico tradizionalista, era ministro della Famiglia fino a pochi mesi fa. C' è chi gli attribuisce la responsabilità, o il merito, di aver messo lui il rosario in mano a Matteo. Certamente rispetto a Di Maio e associati ha visioni antitetiche sui temi etici e sull' autonomia.

«Sull' autonomia di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, M5S ci ha preso in giro fin dal primo minuto. La ministra Stefani era fuori dalla grazia di Dio. Io in Veneto avevo molte difficoltà a giustificare il fatto che non si riuscisse ad arrivare all' obiettivo. A un certo punto ho detto a Salvini che avrei guidato una delegazione di tutti i parlamentari leghisti veneti davanti a Palazzo Chigi per protestare».

 

E Salvini cosa le ha risposto?

«Di portare pazienza che se fosse continuata la stagione dei no, il governo non sarebbe potuto andare avanti».

 

Non ha avuto il coraggio per non scontentare l' elettorato meridionale?

MATTEO SALVINI IN SPIAGGIA A MILANO MARITTIMA CON IL FIGLIO E LORENZO FONTANA

«Matteo ha un coraggio da leone.Per un anno gli hanno detto di tutto, l' hanno insultato, minacciato, indagato. Ci vogliono le spalle larghe per resistere a tutto questo senza farsi turbare. Ne so qualcosa, dopo le vagonate di letame che mi hanno scaricato addosso per il congresso sulla famiglia.La sinistra accusa Salvini di essere antidemocratico ma poi il loro modo di fare opposizione si basa sulla sistematica e incessante intimidazione, una denigrazione continua, null' altro».

 

Non mi ha ancora detto come è maturata davvero la decisione di rompere

«Con l' elezione in Europa della Von der Leyen grazie ai grillini abbiamo capito che la Ue aveva comprato politicamente M5S e Conte e Tria non ci avrebbero fatto fare la manovra in deficit che Salvini voleva per tagliare le tasse. Bruxelles ci avrebbe imposto i suoi diktat e condannato alla paralisi, con i conti economici in peggioramento per la congiuntura sfavorevole. Siamo alle porte di una nuova crisi e l' Europa, che come si è visto in Germania l' ha provocata con la sua austerità, voleva darne la colpa alla Lega, impedendole allo stesso tempo ogni politica di spesa e incentivazione dei consumi».

 

gianluca buonanno, lorenzo fontana, and matteo salvini contro le sanzioni alla russia

Per questo Salvini grida al complotto internazionale?

«Non può essere un caso che, con la Lega fuori dal governo, improvvisamente l' Europa si dimostri più flessibile con noi. Che cos' è cambiato nei conti? Nulla, sono solo decisioni politiche: Conte ha garantito a Bruxelles che l' Italia resterà sottomessa e dalla Ue arriva la mancia, come ai tempi di Renzi, premiato con l' allargamento dei cordoni della borsa per aver dato via libera all' immigrazione».

 

Quanto dura il governo M5S-Pd?

«Politicamente l' alleanza degli sconfitti non ha senso, ma la disperazione e la determinazione a non lasciare la poltrona sono un buon collante. Potrebbero durare, sempre che partano, mi auguro ancora che un senso di dignità ed orgoglio risvegli quella parte rivoluzionaria dei 5stelle che voleva veramente il cambiamento. A M5S converrebbe votare».

matteo salvini lorenzo fontana (2)

 

Ne è convinto?

«Se governano con il Pd i grillini sono morti. Guardi adesso, il loro capo, Di Maio, non conta già nulla, è costretto a mendicare poltrone ministeriali.Con il voto perdono forza in Parlamento, ma sopravvivono. Potrebbero anche arrivare al 20%».

 

E la Lega, cosa farà?

«Si riparte da Pontida, il 15 settembre, un momento sempre magico. Ci sono tre campagne elettorali fondamentali: Umbria, Emilia-Romagna e Toscana. Se torniamo a vincere, la vedo male per l' alleanza giallorossa».

 

Ma il centrodestra è unito o no?

«Sta certamente meglio di grillini e dem».

matteo salvini david parenzo lorenzo fontana (1)salvini fontana

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO