VIA DA QUESTA CASA-LEGGIO – GIOVEDÌ SERA 50 PARLAMENTARI GRILLINI SI SONO RIUNITI A CENA PER DISCUTERE DI COME PRENDERSI ROUSSEAU E FAR FUORI CASALEGGIO DAL MOVIMENTO – IL FIGLIO DI GIANROBERTO SI STA OPPONENDO ALLA NASCITA DI UNA SEGRETERIA POLITICA E CONTINUA A INCASSARE I 300 EURO. MA IL FRONTE DEI BIG CHE VUOLE TOGLIERGLI "LE CHIAVI" È COMPATTO. E GRILLO? PER ORA NON PARLA, ANCHE PERCHÉ GLI VERREBBE TOLTO IL SIMBOLO DEL MOVIMENTO…

-

Condividi questo articolo


Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

Giovedì sera, Hotel Le Meridien: la sala si affolla di una cinquantina di parlamentari, ognuno dal palco prende la parola, luci soffuse, sullo sfondo un grande schermo con le foto dei protagonisti M5S: ci sono in bella mostra Di Maio, Fico, Taverna, Di Battista, non compaiono né Crimi né Casaleggio.

 

Quasi tutti si fermano in terrazza a cenare. Il figlio di Gianroberto è l' unico fuori dal menù perché si sta opponendo alla nascita di una vera e propria segreteria politica, ha fatto l' ennesima mossa non comunicata (mettere ai voti l' alleanza con le liste civiche in Puglia) e organizzato una kermesse il 4 ottobre, con l' obiettivo di mettere il cappello sugli Stati generali.

 

GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

Lo scopo di questi incontri aperti (questp è il quarto, ci sono i presidenti di commissione, i sottosegretari, ministri, deputati e senatori) è il superamento delle correnti. Su questa battaglia ci stanno tutte le aree del Movimento da Fico a Taverna, anche se Dibba vocifera qualcuno «vorrebbe fare il primus inter pares».

 

di battista taverna lombardi i deputati m5s romani di battista taverna lombardi i deputati m5s romani

Di Maio è della partita. Tutti insieme per rafforzare il governo, per far sì che ci sia subito una governance forte e che M5s abbia una voce unitaria e autorevole al banchetto dei miliardi di euro che arriveranno dalla Ue e che Rousseau sia uno strumento utile proprio all' azione dell' esecutivo e del Movimento.

 

VIRGINIA SABA LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO VIRGINIA SABA LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

La novità è che questo fronte ampio non è più intenzionato ad aspettare gli Stati generali. O meglio se non accadrà qualcosa si organizzerà una kermesse alternativa il 30 settembre. E' sì una battaglia parlamentare (uno dei promotori diversi mesi fa fu il senatore Dessì) ma con l' accordo dei big.

 

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2 beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

Ma appunto non di Milano. E per ora neanche di Grillo, perché a quest' ultimo verrebbe tolto il simbolo che tornerebbe, così come Rousseau, a M5S. La rivalsa è solo contro Davide attaccato per gestire una sorta di Scientology, per voler dettare la linea dall' esterno.

emanuele dessi' virginia raggi emanuele dessi' virginia raggi

 

Dietro l' angolo c' è anche la minaccia della battaglia legale. Sul banco degli accusati finisce Crimi, «non legittimato» ma che, volendo, potrebbe rientrare nella segreteria allargata. Tra le opzioni pure quella di una «uscita regolata» dalla piattaforma, perché «con una governance legittimata» spiega un big M5S si potrebbe chiedere agli iscritti di traslocare.

IL NUOVO SIMBOLO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE SENZA IL NOME DI GRILLO IL NUOVO SIMBOLO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE SENZA IL NOME DI GRILLO

 

LA POSTA IN PALIO

Il punto è che Davide ha le «chiavi». «Ma urla un altro esponente pentastellato ci deve dare le password altrimenti si va da un giudice, perché non può calpestare la Costituzione». Nessuna intenzione di versare i 300 euro alla Casaleggio associati. E' stato stilato un manifesto che ha raccolto già molte firme.

grillo di battista grillo di battista

 

Preparato da Parole guerriere, una associazione libera che verrà formalizzata e che utilizza le parole usate da Grillo in una manifestazione a piazza San Giovanni a Roma e prende spunto dalle battaglie di Gianroberto. Anzi nel manifesto si legge che «l' evento inaspettato che ha innescato la crisi M5S è stata la prematura scomparsa» del padre di Davide.

 

di maio grillo casaleggio di maio grillo casaleggio

L' obiettivo è si legge «il rilancio attraverso una lucida, e per certi versi spietata analisi del percorso» di M5s che «sta esaurendo la sua carica». «Vogliamo unire per scongiurare inutili scissioni», la premessa.

 

Nel documento si definisce «una scelta inadeguata», quella «della struttura movimentista, liquida ma allo stesso tempo fortemente verticistica. Una forma priva di gerarchie, di coerenza politica, di radicamento sul territorio». Si punga a una «Una organizzazione politica indipendente e libera di autodeterminarsi capace di scegliere grazie a chiare regole le proprie politiche e i propri rappresentanti ad ogni livello». Una nuova carta associativa, una carta dei valori, una propria piattaforma telematica, organi eletti a maggioranza.

 

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

Ma il passaggio più rivoluzionario è che «lo Statuto sara' rispondente alla linea guida della commissione di garanzia degli Statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici così da permettere l' inserimento dell' organizzazione politica nel registro nazionale dei partiti politici riconosciuti». Il simbolo? «La proprietà di questa fondamentale risorsa intangibile non può essere di altro soggetto che non sia l' organizzazione politica stessa». Rousseau? «La proprietà e il controllo non possono essere appannaggio di un soggetto terzo». E infine: «E' necessario dotarsi di una sede nazionale di rappresentanza presso la Capitale».

massimo dalema d alema davide casaleggio massimo dalema d alema davide casaleggio IL VECCHIO SIMBOLO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE CON IL NOME DI GRILLO IL VECCHIO SIMBOLO DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE CON IL NOME DI GRILLO davide casaleggio davide casaleggio enrica sabatini davide casaleggio max bugani enrica sabatini davide casaleggio max bugani

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…