IL VIRUS È FUORI CONTROLLO: LA LOMBARDIA VERSO IL LOCKDOWN TOTALE? LA REGIONE (PER ORA) LO ESCLUDE - IL REPARTO DI PNEUMOLOGIA DEL "SACCO" LANCIA L'ALLARME: “IN 24 ORE ABBIAMO ESAURITO I POSTI LETTO. SIAMO DI FRONTE A UN QUADRO CHE SI FA VIA PIÙ ALLARMANTE” - IL GOVERNATORE FONTANA SI STA CONFRONTANDO CON LE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA, A COMINCIARE DA ASSOLOMBARDA CHE RIUNISCE LE IMPRESE...

-

Condividi questo articolo


Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

fontana salvini fontana salvini

La Lombardia studia un nuovo lockdown. Domani, sul tavolo del governatore Attilio Fontana, ci sarà un provvedimento per blindare la regione. I 3.570 contagi in più registrati ieri, di cui 2.023 in provincia di Milano, impongono contromisure drastiche: il coprifuoco dalle undici di sera alle cinque del mattino, gli studenti dei licei a casa, i centri commerciali chiusi nei fine settimana non bastano ad arginare una seconda ondata del virus feroce. Il reparto di Pneumologia del Sacco lancia l' allarme: «In ventiquattr' ore abbiamo esaurito i posti letto. Siamo di fronte a un quadro che si fa via più allarmante». Da qui la stretta necessaria.

 

ZONA ROSSA Il documento è da giorni in fase di approfondimento.

Il presidente Fontana si sta confrontando con le organizzazioni di categoria, a cominciare da Assolombarda che riunisce le imprese, per stabilire quale parte produttiva possa continuare a lavorare. L' intenzione sarebbe quella di chiudere le attività non ritenute essenziali. Per il resto, tutti a casa.

milano coprifuoco milano coprifuoco

 

«La situazione è in netto peggioramento. Forse più rapidamente di quanto i meno ottimisti di noi, i meno riduzionisti, potevano pensare. Servono, presto, interventi davvero efficaci», avverte il direttore del reparto Malattie infettive del Sacco Massimo Galli. Stiamo di nuovo lavorando, in ospedale, a ritmi molto serrati. Purtroppo, visti i trend, era prevedibile. Ora però bisogna muoversi e fare tutto il possibile per invertire la tendenza.

 

milano coprifuoco milano coprifuoco

La situazione si sta facendo veramente difficile, specie a Milano. Chi può non esca e limiti i contatti sociali allo stretto indispensabile. Salvaguardiamo gli anziani da Covid-19». Ieri il rapporto tra contagi e tamponi effettuati ha raggiunto il 16,7%, i malati in terapia intensiva sono saliti a 242 (+11) e i ricoveri per Covid a 2.459 (+133).

 

I decessi sono stati diciassette.

 

La progressione è inarrestabile e Milano è il focolaio, tanto che una settimana fa il sindaco Giuseppe Sala era pronto a decretare la città zona rossa. Una blindatura totale, non si entra né si esce, per tentare di arginare il contagio. Ma il provvedimento è rimasto nel cassetto, il sindaco per evitare contrapposizioni ha preferito attendere il decreto della Regione.

 

milano coprifuoco milano coprifuoco

Che ora è pronta a un lockdown totale, necessario in termini sanitari benché costoso sotto il profilo economico. Ieri ristoratori, gestori di bar e pub, costretti ad abbassare le saracinesche, hanno manifestato a pochi passi dalla Prefettura di Milano, mentre da un rapporto di Assolombarda emerge che tra aprile e giugno in Lombardia si contano oltre 210 mila assunzioni in meno rispetto al 2019.

 

Ora però la priorità è la pressione sugli ospedali e sui pronto soccorso: se ieri gli interventi per motivi respiratori e infettivi sono stati 325 tra Milano e Monza, nella prima settimana di agosto oscillavano tra gli 80 e i 95. Più che triplicati, dunque.

 

milano coprifuoco milano coprifuoco

SCELTA SOFT A BOLZANO A livello nazionale i nuovi casi di Covid scendono a 17.012, cala però anche il numero di tamponi, 40 mila in meno rispetto a domenica. La percentuale dei positivi sui test eseguiti si aggira attorno al 13,6%, le vittime purtroppo sono 141 in più. In Lazio i ricoveri superano la quota massima della prima ondata, 1.599 i ricoverati non in terapia intensiva tra settembre e ottobre contro i 1468 nel periodo marzo-giugno, ieri su circa 19 mila tamponi i contagiati sono stati 1.698, di cui 864 a Roma, e 16 i decessi.

 

coronavirus lombardia coronavirus lombardia

Aumentano anche i posti letto di terapia intensiva occupati: 123 sui 227 disponibili, e quelli dei degenti, 1191 su 1.500. Intanto regioni e province a statuto speciale rivedono al ribasso le misure anti Covid emanate dal governo. In Trentino Alto Adige, con quattro i decessi e 434 nuovi positivi, la chiusura anticipata per i bar è alle 20 e per i ristoranti alle 22, aperti cinema e via libera alle manifestazioni con un massimo di 200 persone. E impianti sciistici funzionanti.

salvini fontana salvini fontana MILANO COPRIFUOCO MILANO COPRIFUOCO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...