zaniolo

ALLARME GIALLOROSSO PER LA ROMA - LA RELAZIONE DEL CDA RIVELA UN PASSIVO IN BILANCIO DI 126 MLN E PREVEDE «INCERTEZZE SIGNIFICATIVE» PER UN FUTURO AL VERTICE SENZA IL PASS PER LA CHAMPIONS. L'UNICA VIA È IL PARACADUTE DELLE PLUSVALENZE CON LA CESSIONE DEI PEZZI PREGIATI DELLA ROSA. ZANIOLO TRA TUTTI, CHE POTREBBE ANDARSENE PER 50-70 MILIONI. PER EVITARLO, ECCO TUTTI I NOMI IN USCITA

joe dagrosa pallotta

 

Stefano Carina per ''Il Messaggero''

 

LO SCENARIO

 

Il paradosso è che più dei numeri (rosso di bilancio a -126,4 milioni e indebitamento complessivo salito a 280,5 milioni) già di loro preoccupanti, sono le parole utilizzate nella conclusione della relazione del Cda giallorosso a lasciare un senso di profonda inquietudine sul futuro della Roma: «Gli amministratori valutano che gli eventi e le circostanze descritte possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un' entità in funzionamento e ritengono che, in considerazione del contesto considerato, sussistano incertezze significative».

 

james pallotta dan friedkin

Il documento è stato redatto in vista dell' Assemblea dei soci del 29, resa necessaria perché la perdita dell' esercizio attuale ha determinato una situazione di riduzione del patrimonio netto del club per perdite che integra la fattispecie di legge prevista dall' art. 2447 del Codice Civile (riduzione del capitale sociale per perdite d' esercizio di oltre un terzo). Proprio per ovviare a questa situazione, Pallotta nei giorni scorsi ha effettuato un' operazione di factoring dove la Neep (controllante dei giallorossi), supportata dalle banche, ha anticipato in prestito circa 26 milioni al club (30 milioni è l' importo lordo) riservandosi poi di rivalersi sui flussi di cassa futuri legati al botteghino.

 

PERICOLO RIDIMENSIONAMENTO

zaniolo

 

Tecnicismi finanziari a parte, il discorso si sposta sulla squadra e sul ridimensionamento che rischia qualora Fonseca non dovesse centrare il quarto posto (che porta in dote 50-60 milioni). «Una società come la nostra può sopportare un anno senza la Champions.

L' importante è che sia un anno e non una costante», sentenziò nell' aprile del 2019 il Coo Calvo.

 

Ora purtroppo l' ipotesi può trasformarsi in realtà, con l' aggravante dovuta alla pandemia che non ha nemmeno permesso operazioni (leggi Pastore in Cina) che avrebbero alleggerito i conti a gennaio. Nella relazione - anche grazie all' impatto della rinegoziazione degli stipendi - vengono indicate le strade percorribili «per garantire un riequilibrio della situazione patrimoniale» che la società ritiene di poter finalizzare:

 

ZANIOLO

1) Flussi finanziari derivati da un prosieguo dell' Europa League 2) Il completamento dell' aumento di capitale già deliberato 3) L' apporto di risorse di nuovi investitori 4) La cessione di «asset aziendali disponibili», ossia calciatori. Al momento proprio questa sembra essere la via più percorribile. In primis perché Pallotta e i soci che lo affiancano (come evidenzia l' ultima operazione finanziaria, un prestito) non intendono più immettere capitali a fondo perduto. Riguardo invece ai flussi finanziari derivanti dall' Europa League, potrebbero regalare 25 milioni soltanto in caso di vittoria della competizione, non proprio un proforma.

 

Zaniolo Foto Mezzelani GMT31

Trovare infine nuovi soci che non ragionino con la logica dei rider, come fa ad esempio DaGrosa, ma con quella dell' imprenditore alla Friedkin appare difficile. Ergo, vendere calciatori rimane la strada più semplice. Il pensiero corre subito a Pellegrini e Zaniolo, visto che i dati previsionali per il quarto trimestre finanziario indicano «un significativo deterioramento della situazione».

 

lorenzo pellegrini

Se a Trigoria garantiscono che la cessione dei due gioielli va considerata una sorta di extrema-ratio che l' attuale dirigenza è convinta di poter evitare con la partenza di altri elementi (Kluivert, Under, Cristante, Schick, Florenzi, Riccardi, oltre agli esuberi) è inevitabile che alla mente tornino le considerazioni di Pallotta riguardo l' incedibilità di Alisson, Salah e tanti altri. Il paracadute è insomma sempre aperto.

lorenzo pellegrini zaniolo dzekolorenzo pellegrini

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...