lazio sassuolo

CHE FINE HA FATTO LA LAZIO? - TERZO KO DI FILA (IL QUARTO IN SEI GARE) PER INZAGHI. IL SASSUOLO VINCE NEL RECUPERO E I BIANCOCELESTI VEDONO SVANIRE IL SOGNO SCUDETTO – CIRO IMMOBILE AVEVA AMMESSO NEI GIORNI SCORSI: "DOPO IL LOCKDOWN NON È PIÙ LA STESSA LAZIO” - LA SQUADRA DI INZAGHI PAGA UNA PANCHINA NON LUNGHISSIMA E LA SCARSA CONDIZIONE DI ALCUNI CALCIATORI FONDAMENTALI (MILINKOVIC IN PRIMIS)

Stefano Cieri per gazzetta.it

 

lazio sassuolo

Crolla ancora la Lazio e dà definitivamente addio ai suoi sogni di gloria. Il Sassuolo invece si conferma come una delle migliori formazioni del campionato post covid e passa anche all’Olimpico, tre giorni dopo aver espugnato il Dall’Ara di Bologna, con lo stesso punteggio di 2-1.

 

Risultato giusto, anche se maturato solo nel recupero grazie al gol di Caputo. La formazione emiliana gioca a un’altra velocità rispetto ai padroni di casa, è più libera mentalmente, comanda per lunghi tratti una gara che la Lazio non fa nulla per portare dalla sua parte, nonostante certi episodi favorevoli.

 

sassuolo

Come il gol annullato a Raspadori in apertura (l’ultimo tocco sembra di Parolo, quindi il gol sarebbe buono) e come il gol del vantaggio di Luis Alberto che mette la partita in discesa per i biancocelesti. Ma la formazione di Inzaghi non esiste più. Fiaccata dagli infortuni, da una condizione inspiegabilmente insufficiente e da un evidente calo mentale. L’esatto opposto di un Sassuolo che, pur completamente ridisegnato da De Zerbi rispetto a Bologna (solo Consigli e Locatelli confermati), si mostra tonico e concentrato. Con il giovane Raspadori, alla prima da titolare, che non fa rimpiangere i vari Caputo, Berardi e Defrel (i primi due in panchina, l’altro infortunato). La Lazio ha troppi uomini fuori condizione, ma a preoccupare è soprattutto il crollo mentale di una squadra che, dopo la ripresa, ha perso quattro partite su sei.

 

simone inzaghi

GOL BUONI E ANNULLATI 

Il primo squillo è della squadra di casa con Immobile che, servito molto bene da Lazzari, non inquadra la porta da ottima posizione. Il tempo di rifiatare ed ecco la risposta del Sassuolo che va in gol. Lo segna Raspadori, ma l’arbitro Di Bello lo annulla per fuorigioco dopo averlo rivisto al Var. Raspadori è sicuramente oltre la linea dei difensori quando riceve palla.

 

L’ultimo tocco però è di Parolo (che contende la palla a Bourabia mentre quest’ultimo prova a servire Raspadori), almeno questa è l’impressione che si ricava dalle immagini. Se così fosse il gol sarebbe valido. Passano pochi minuti e la squadra emiliana sfiora nuovamente la rete: Djuricic colpisce la traversa dopo un’incursione. Il Sassuolo fa più gioco, manovra meglio ed appare più vivo. Ma la Lazio ha delle improvvise fiammate (quasi sempre provocate dalle discese di Lazzari) che le consentono di restare in partita.

 

claudio lotito foto mezzelani gmt040

Luis Alberto sbaglia una comoda palla servitagli proprio dall’ex Spal, ma poi si riscatta al 34’ con il gol che porta in vantaggio i biancocelesti. Ancora una volta è Lazzari a bucare la difesa neroverde e a servire Luis Alberto. Lo spagnolo non controlla bene, ma è fortunato nell’intercettare il tentativo di rinvio di Locatelli: la palla carambola in porta. Il Sassuolo reagisce e chiude nella sua metà campo la Lazio, in evidente debito d’ossigeno. L’occasione più pericolosa prima dell’intervallo la crea Boga, il cui tiro finisce fuori di poco.

 

 

inzaghi

IL SORPASSO —   La ripresa inizia come era finito il primo tempo, col Sassuolo che comanda le operazioni. Il parteggio arriva al 7’. Bourabia toglie palla a Luis Alberto sulla trequarti, serve sull’esterno Caputo che scodella in mezzo per Raspadori: questa volta il gol è buono e il giovane attaccante può festeggiare il suo primo gol in Serie A. Il Sassuolo insiste alla ricerca del sorpasso. Ci va vicinissimo al 15’. Sul tiro di Muldur Strakosha compie un mezzo miracolo, la palla finisce a Djuricic che, disturbato da Bastos, calcia fuori da ottima posizione.

claudio lotito foto mezzelani gmt042

 

La squadra emiliana sembra in controllo della partita, ma a metà ripresa le sostituzioni di Inzaghi cambiano l’inerzia della gara. Il tecnico laziale, che aveva già fatto entrare dopo l’intervallo Jony per Lukaku, toglie una punta, Caicedo, e inserisce un centrocampista in più Cataldi (poi entreranno anche Leiva, Vavro e Adekanye). Il nuovo assetto consente ai biancocelesti di riequilibrare l’andamento della gara e di sfiorare anche il gol del vantaggio. Ci vanno vicino Immobile con un tiro che lambisce l’incrocio dei pali e Bastos con un colpo di testa. Il pareggio sembra scritto, ma in pieno recupero ecco il Sassuolo tornare in vantaggio. Il gol del 2-1 lo segna Caputo di testa su assist, sempre di testa, di Ferrari. Il Sassuolo può ancora gioire, per la Lazio è notte fonda.

milinkovicmilinkovic

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)