COME CAMBIA IL CALCIOMERCATO - UN DOCUMENTO FIFA ESTENDERÀ LA DURATA DEI CONTRATTI DI COLORO CHE RISCHIANO DI RESTARE NEL LIMBO COME I GIOCATORI IN SCADENZA E QUELLI IN PRESTITO: SONO 130 IN TUTTO SOLO IN ITALIA - IL MINISTRO SPADAFORA SPEGNE I SOGNI DI LOTITO: "FAR RIPARTIRE LA SERIE A IL 3 MAGGIO? E' UNA PREVISIONE OTTIMISTICA" 

-

Condividi questo articolo


Filippo Bonsignore per il “Corriere della Sera”

 

Se davvero «andrà tutto bene» e il campionato potrà ripartire è facile ipotizzare che lo scudetto sarà assegnato d' estate. Una novità assoluta, ma il coronavirus cambierà quasi tutte le nostre abitudini.

san siro san siro

 

Da giorni, negli uffici della Fifa, circola un documento che sta per diventare ufficiale e che estenderà la durata dei contratti di coloro che rischiano di essere sospesi: giocatori in scadenza e giocatori in prestito, 130 in tutto solo in Italia, una parte consistente della nostra serie A.

 

L' orizzonte è ancora indefinito, ma nessuno crede che si possa chiudere i tornei domestici entro la fine programmata. Gravina, presidente della Figc, si è messo il cuore in pace. La posizione della Federcalcio è chiara: arrivare in fondo a tutti i costi. Ecco perché ha parlato con Infantino «attivandoci affinché la Fifa proroghi i contratti oltre il 30 giugno». Cambieranno tante cose: le date, il mercato, i contratti anche se non basterà un semplice documento, tipo colpo di spugna, per mettere a posto le cose.

 

Prolungando la serie A sino alla fine di luglio sarebbero necessarie deroghe per permettere di utilizzare i calciatori il cui futuro è da scrivere.

emergenza coronavirus controlli a san siro emergenza coronavirus controlli a san siro

 

Con ricadute economiche tutte da verificare. In serie A sono 241 i rapporti contrattuali interessati: 54 di giocatori in scadenza, 83 di giocatori che i club hanno in prestito in rosa e 104 di quelli prestati compresi quelli finiti all' estero.

 

Impossibile attivare contrattazioni singole.

 

La lista dei calciatori con l' accordo in scadenza a fine giugno comprende talenti che danno colore alla nostra serie A a cominciare da Ibrahimovic, che non ha ancora deciso se rimanere al Milan o tornare in Svezia e smettere di giocare. Di sicuro ha un mese e mezzo in più per pensarci. Ma i campioni senza certezze sono tanti: Buffon e Chiellini (che però dovrebbero presto rinnovare) alla Juventus, Mertens e Callejon al Napoli. Ma anche gli interisti Young e Borja Valero, i laziali Lulic, Cataldi e Parolo, l' atalantino Palomino. Fino a Palacio, De Silvestri, Pazzini e Veloso. Anche sei panchine sono a termine: Nicola (Genoa), De Zerbi (Sassuolo), Di Biagio (Spal), Longo (Torino), Gotti (Udinese) e Juric (Verona). Situazioni diverse, alcune legate al rischio della retrocessione in serie B, ma stesso problema.

 

san siro vuoto san siro vuoto

Più intricato il caso dei giocatori in prestito. Per molti c' è in ballo il riscatto: Cagliari e Inter dovranno discutere di Nainggolan, ma i nerazzurri dovranno decidere che fare con Sensi (Sassuolo), Biraghi (Fiorentina) e Sanchez (Manchester United) e risolvere i casi Icardi con il Psg e Perisic con il Bayern Monaco. La Juve potrebbe riportare a casa Luca Pellegrini dal Cagliari e Romero dal Genoa. L' Atalanta intende prendersi tutto Pasalic dal Chelsea, come la Roma punta a far suo Smalling dall' United.

 

I giallorossi hanno poi Florenzi (Valencia) e Schick (Lipsia). Per tanti, il riscatto dipende dal verificarsi di determinate condizioni del contratto: numero di presenze o di gol o successi di squadra, ad esempio, che potrebbero non verificarsi se la stagione venisse interrotta o potrebbero concretizzarsi dopo il termine di fine giugno. Come Simeone, ceduto dalla Fiorentina al Cagliari.

 

Spadafora Spadafora

C' è un' altra nutrita categoria costituita da chi ora è in prestito e dal 1° luglio è sicuro di rimanere in virtù dell' obbligo di riscatto - Barella all' Inter, Mancini, Veretout e Carles Perez alla Roma, Verdi al Torino, Rog al Cagliari, Inglese e Karamoh al Parma - o che in quella data diventerà di proprietà di un altro club.

 

È il caso di Kulusevski (prelevato a gennaio dalla Juve e lasciato al Parma), di Petagna (un futuro nel Napoli e un presente alla Spal), dei veronesi Rrahmani e Amrabat che l' Hellas ha ceduto a Napoli e Fiorentina.

 

Sulla carta tutto è facile. In pratica molto più complicato: contratti, assicurazioni, stipendi da pagare e in alcuni casi da rinegoziare. Sarà difficile per gli allenatori sul campo, ma anche per i dirigenti fuori. Il rischio è di una finestra di mercato più breve o da far convivere con il calcio giocato.

ZLATAN IBRAHIMOVIC ZLATAN IBRAHIMOVIC spadafora malagò spadafora malagò

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...