andrea agnelli juventus

COME LA JUVENTUS STA UCCIDENDO IL CALCIO ITALIANO - “REPUBBLICA”: “ESERCITA UNA POSIZIONE DOMINANTE CON 41 CALCIATORI IN PRESTITO TRA I PROFESSIONISTI CHE ALLARGANO L'INFLUENZA SU AGENTI, PROCURATORI E DS, CON UNO STUOLO DI SUOI EX CAMPIONI CHE PARLANO ALL'OPINIONE PUBBLICA DAI SALOTTI TV - QUESTA EGEMONIA E’ TIPICA SOLO DEI SISTEMI SOTTOSVILUPPATI - NON GIOVA NEANCHE ALLA JUVE DOVER DIFENDERE OGNI VITTORIA DAL SOSPETTO CHE UN AIUTO IN UN MODO O NELL'ALTRO A UN CERTO PUNTO ARRIVI…”

gigi buffon andrea agnelli

Angelo Carotenuto per “la Repubblica”

 

Un istante dopo aver finito di celebrare il settimo scudetto della Juventus, il calcio italiano dovrebbe aprire una riflessione sul senso di questa egemonia senza precedenti, tipica solo dei sistemi sottosviluppati. Non è la serialità delle vittorie a generare intorno a un movimento più interessi, né economici né sentimentali, e una comunità unita dovrebbe prima o poi occuparsene.

 

ORSATO AL VAR

Prima ancora che dedicarsi a Orsato oggi e Ceccarini ieri, dei rossi mancati a Pjanic e Rugani, della Var spenta sul fallo di Benatia con la Lazio e del mani di Bernardeschi a Cagliari, chi volesse davvero avversare la Juventus dovrebbe chiedersi come sia possibile nuotare nel suo stesso mare accettando in partenza di vivere agli estremi della catena alimentare, da plancton, sentendosi per giunta accusato di essere "poco allenante".

 

Il calcio italiano ha un bisogno urgente di un riequilibrio di forze, di una presa di coscienza dell'importanza e della dignità di ogni singolo elemento della piramide. La ricchezza è solo l'aspetto più vistoso della questione. L'irruzione dei milioni delle pay tv e gli squilibri nella loro distribuzione hanno stravolto l'albo d' oro.

 

IL FALLO DI PJANIC IN INTER JUVENTUS

A lungo in Italia si è giocato un altro calcio. Nei ventitré campionati fra il 1969 e il 1991 lo scudetto è andato a undici squadre differenti, cinque non lo avevano mai vinto prima, sei non lo hanno più rivinto dopo. Dall'anno della prima partita criptata a oggi, ventuno scudetti su ventitré sono invece finiti alle stesse tre squadre, le piú potenti, con le eccezioni delle due romane a ridosso del biennio segnato dal Giubileo.

ronaldo iuliano

 

Il settennato juventino è la sublimazione di tutto questo, con caratteristiche molto italiane. Il duopolio Real-Barça non ha impedito in Spagna la crescita di una classe media che ha dirottato i suoi appetiti sulle coppe europee. La borghesia del calcio italiano si è invece ritirata, si è consegnata, accettando una perdita di competitività in cambio di una cooptazione nel circuito del benessere economico. Zico a Udine oggi non arriverebbe, eppure l'Udinese non ha mai avuto tanta confidenza col danaro come oggi.

 

Due terzi di serie A incassa i soldi dalle tv senza reinvestirli, si dedica alle plusvalenze e si lega alle alleanze giuste che garantiscano la perpetuazione del giochino. Perfino chi trova nelle giovanili un possibile campioncino se ne disfa in un quarto d'ora, senza abbozzare neppure un progetto, se non vogliamo scomodare i sogni.

 

IL GOL VALIDO ANNULLATO A MUNTARI

La Juventus è incardinata al centro di questo sistema perché, nella crisi di Milano, può amministrarlo senza rivali. Ha scelto per sé il ruolo di eccezione del movimento, anziché farsi locomotiva o traino.

 

È quella che si chiamerebbe posizione dominante - secondo alcuni un abuso - esercitata con relazioni senza confronti, con 41 calciatori in prestito tra i professionisti che allargano l'influenza su agenti, procuratori e direttori sportivi, con uno stuolo di suoi ex campioni che parlano all' opinione pubblica dai salotti tv. Non si può certo chiedere alla Juve di partorirsi da sola un'alternativa, ma chi la insegue dovrebbe convincersi che un cacciatore non può sposare gli interessi di una lepre.

 

ALLEGRI tagliavento

A sua volta la Juventus non può pensare di stravincere ed essere anche amata. Non giova neppure a lei questa vita da cittadella assediata, questo dover difendere ogni vittoria dal sospetto che un aiuto in un modo o nell' altro a un certo punto arrivi, dovendosi mostrare in pubblico sempre così dura, aggressiva, derisoria. È vero che non ci sono elementi di illecito nel famoso video di Allegri e Tagliavento, ma sarebbe meglio darsi del lei anziché chiamare "Taglia" nei corridoi. Tanta prossimità esibita non è opportuna. Non è solo una ottusa questione di forma ma di trasparenza.

ALLEGRI E TAGLIAVENTO

 

Solo dodici anni fa la classe arbitrale italiana venne travolta da uno scandalo epocale, Nicchi dovrebbe ricordarlo più spesso ai suoi, e la Juventus fu la società che più di tutte vide macchiata la sua storia. Viviamo un tempo malato di malizie, e se ci si attribuisce nel proprio stadio il diritto di rivendicare due scudetti in più complice la Figc che in quello stadio ci porta la Nazionale - si deve accettare l'idea di essere sospettati di voler vivere al di sopra delle regole.

agnelli moggi

 

Come ha scritto Mario Sconcerti nel libro "Il calcio dei ricchi", «quanto può appassionarsi la gente a uno spettacolo che costantemente non la riguarda? Se vincono sempre le stesse, se partecipano sempre le stesse, io che c'entro?». Lo sanno bene in Nba, dove qualche dollaro gira: nell' America liberista, non in un soviet, si preoccupano di tutelare equilibrio e concorrenza. Se ogni volta vincono i supereroi, finisce che al cinema non ci andiamo più. Perfino la Marvel l' ha capito.

MOGGI

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...