lazio inzaghi roma

EIACU-LAZIO! CAICEDO ALL’ULTIMO RESPIRO REGALA ALLA BANDA INZAGHI LA QUINTA VITTORIA CONSECUTIVA E IL TERZO POSTO IN CLASSIFICA – LA ROMA TORNA A VINCERE CON SUPER SMALLING - MOURINHO VUOLE ZANIOLO AL TOTTENHAM – PALLOTTA PER VENDERE CHIEDE 750 MILIONI E FARA’ LA PRIMA TRANCHE (DA CIRCA 40 MILIONI) DI RICAPITALIZZAZIONE – L’IDEA DI COGESTIONE CON FRIEDKIN

Massimo Cecchini  per gazzetta.it

smalling mancini

Ok, il prezzo è giusto. O su per giù. Nel cavalleresco braccio di ferro sulla valutazione della Roma che James Pallotta e Dan Friedkin stanno portando avanti, le parti si stanno avvicinando. Si dice che 750 milioni - progetto stadio compreso - possa essere la cifra su cui il proprietario del club giallorosso possa accettare di vendere, tenendo conto del fardello di debiti da 272 milioni di cui farsi carico.

 

Ma il magnate texano (di origini californiane) che è decollato grazie alla importazioni delle Toyota negli Usa vuole spendere ancora meno e quindi si tratta, anche se coloro che sono addentro alla trattativa assicurano che la definizione è vicina. In un senso o nell’altro, entro un mese si saprà tutto. Per la gioia di chi lavora a Trigoria. Una cosa è certa, Pallotta non vuole uscire dalla Roma, e non solo per via dello stadio, e così prende quota anche l’ipotesi di una gestione congiunta, che parte da un dato: la prima tranche di ricapitalizzazione, da circa 40 milioni, da effettuare entro fine anno, sarà l’attuale proprietario a farla.

 

pallotta friedkin

Al momento, poi, le manifestazioni d’interesse che giungono dai paesi arabi sembrano abbastanza tiepide, e forse – pensano i dietrologi esperi di finanza – fatte uscire proprio per mettere fretta a Friedkin. Che comunque, come ha fatto Pallotta, ha benedetto il piano manageriale già varato. Non è un caso, perciò, che l’a.d. giallorosso, Guido Fienga, abbia spiegato come, anche se avvenisse un cambio di proprietà, non saremmo di fronte a una rivoluzione culturale. "Il progetto di ristrutturazione – ha detto nel corso della premiazione dei “Cavalieri della Roma” — ha condotto a un profondo ripensamento di quella che era la struttura interna, per ciò che riguarda gli uomini e i ruoli.

 

JAMES PALLOTTA

Ciò ha portato a una richiesta di sostegno della società all’azionista, che ha risposto positivamente. In casi di ricapitalizzazione così cospicua è normale il coinvolgimento anche di altri soggetti. Ciò che conta è che il progetto sia confermato e il sostegno garantito, e tutto va verso questa direzione, anche se ciò che sento in questi giorni è un po’ troppo “anticipato”. Io sulla Roma sono estremamente tranquillo. Ho portato un programma e fatto richieste agli azionisti; questi ultimi si sono dati da fare per cercare di garantire questo sostegno. Il progetto va avanti, si consolida, diventa più forte e speriamo si riesca ad accelerare". Impressioni? A Trigoria pensano che la strada imboccata sia quella giusta. Anche senza Friedkin.

 

INZAGHI

Da www.corrieredellosport.it

 

simone inzaghi

Cinque vittorie di fila e terzo posto consolidato. La Lazio continua a correre forte in Serie A. Simone Inzaghi, dopo il 2-1 al Sassuolo, ha commentato: “È stata una partita importante e sofferta, nel primo tempo dovevamo chiudere con un paio di gol di vantaggio, invece lo abbiamo subìto. La vittoria è meritata contro una grande squadra che mette in difficoltà tutti. Noi vinciamo perché ho giocatori importanti. Caicedo ha fatto 15 giorni di sosta allenandosi al meglio, avrebbe meritato di giocare al 100%. Invece è venuto in panchina con molta umiltà. Ho fatto due cambi per i gialli, avevo paura di rimanere in dieci. Felipe è stato decisivo, onore a lui e a questi giocatori".

Lazio, la felicità di Inzaghi

simone inzaghi foto mezzelani gmt

Il tecnico biancoceleste ha commentato ancora in relazione al primo tempo: “Il risultato dovevamo portarlo a casa prima. Ero arrabbiato dopo i primi 45’, a Lecce abbiamo fatto lo stesso: certe disattenzioni, per una squadra che guarda a grandi obiettivi, non deve averle. Alcune critiche ci sono state, va bene. Con il Cluj ci giochiamo la partita e guardiamo avanti. Bisogna alzare la famosa asticella”Su Immobile“A lui il premio per il miglior gol della passata stagione? L’ho votato, ha superato Koulibaly in quell'azione contro il Napoli in maniera incredibile. Koulibaly per me è tra i migliori difensori in Serie A insieme a Bonucci e Chiellini”. Sul fratello Pippo“Sta facendo grandi cose, non mi ricordo una Serie B con la prima in testa di sei punti. Vedo un grande gruppo, lui è bravo. Con le squadre attrezzate è bravissimo e presto tornerà in Serie A".

immobile 2

Inzaghi in conferenza stampa

Il tecnico bianoceleste in conferenza stampa ha dichiarato ancora: “Peccato per il gol preso uguale a quello incassato domenica scorsa con il Lecce. In questo modo le partite si fanno difficili. Le scelte in difesa? Radu da ieri ha iniziato ad avere problemi intestinali e febbre. È rientrato a Roma verso le 12. Perché oggi ho messo la tuta? Sapevo di dovermi battere insieme ai miei ragazzi sotto la pioggia. Poi mi sono fatto una bella doccia calda e rimesso il completo”Sulla classifica“Dopo 13 partite è ancora presto dare giudizi. Qualche squadra ha un po’ rallentato, ma tornerà a correre”.

 

 

 

simone inzaghi foto mezzelani gmt51simone inzaghi foto mezzelani gmt50

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)