messi neymar coppa del mondo

FINCHÉ COPPA NON CI SEPARI - QUESTO MONDIALE È L’ULTIMA OCCASIONE PER MESSI E NEYMAR DI RIPORTARE LA COPPA DEL MONDO IN SUDAMERICA DOPO GLI ULTIMI 20 ANNI DOMINATI DALLE EUROPEE - ARGENTINA E BRASILE SONO TRA LE FAVORITE PER LA VITTORIA E POTREBBERO INCONTRARSI IN SEMIFINALE: LE DUE STELLE DEL PSG, CHE INSIEME HANNO GIOCATO OLTRE 200 PARTITE E SI CONOSCONO ALLA PERFEZIONE, DOVRANNO DIMENTICARE LA LORO AMICIZIA...

Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”

 

MESSI NEYMAR

Per l'ormai trentacinquenne Messi è l'ultima occasione, attesa una vita per scrollarsi di dosso, al tramonto della carriera, l'ingombrante paragone con dio Maradona. Ma, almeno a sentire lui, il viaggio in Qatar rischia di essere la passerella di congedo dalla Nazionale anche per il funambolico Neymar. Il Mondiale che comincia domani potrebbe trasformarsi nell'ideale passaggio di consegne con Mbappé, ma i vecchi leoni hanno intenzione di ruggire ancora.

 

 Leo e Ney sono amici, anzi di più, hermanos, fratelli sudamericani, dai tempi del Barcellona e adesso a Parigi, uno a fianco dell'altro, provano a regalare la Champions al Psg e alla proprietà qatariota degli Al Thani.

 

MESSI NEYMAR

Nel deserto però l'amicizia diventa inevitabilmente rivalità e non solo per il caldo. Nel calcio succede spesso, ma stavolta tutto è ampliato dalla portata dell'avvenimento e dall'urgenza di non fallire. Il Brasile, favorito ogni volta, non porta a casa la Coppa del Mondo da vent' anni. L'Argentina, addirittura, dal 1986, la bellezza di trentasei anni fa.

 

Un dato statistico è rilevante e deve far riflettere: dal 2006, la notte magica degli azzurri, il Mondiale è nelle mani degli Europei. Dopo l'Italia è toccato a Spagna, Germania e Francia, quattro anni fa in Russia.

 

In Sudamerica hanno l'ambizione motivata di invertire la tendenza. Mai come stavolta il sogno ardito dell'Argentina può trasformarsi in realtà, nonostante i sinistri scricchiolii delle ultime ore con i forfait pesanti dell'interista Correa e del «fiorentino» Nico Gonzalez, fedelissimi del c.t. Scaloni, vecchio terzino della Lazio abbonato al cinque in pagella, ma allenatore dalle intuizioni felicissime.

MESSI NEYMAR

 

La Seleccion ha vinto l'ultima Copa America e da quel momento ha l'ossessione di riportare a Buenos Aires la Coppa del Mondo. Messi e i suoi fratelli sono pronti: mai così uniti e mai così convinti.

 

Da mesi non pensano ad altro. La squadra è già a Doha dopo l'ultimo mini ritiro a Abu Dhabi. Lautaro è in palla, Di Maria non è mai stato meglio dopo gli acciacchi torinesi e Leo promette un Mondiale stratosferico, pronto a vincere anche l'ennesimo duello ventennale con Cristiano Ronaldo, un altro arrivato all'ultima chiamata. 

 

A parole l'Argentina scarica sul Brasile, senza dimenticare Francia e Inghilterra, il ruolo di grande favorita. Ma dentro la Qatar University, il ritiro scelto dall'Albiceleste, c'è la consapevolezza di essere arrivati all'incrocio con il destino: vietato sbagliare una mossa.

 

MESSI NEYMAR

Soltanto la pressione potrebbe tradirli. Messi è pronto a stracciare Neymar. Sono amici, ma diversi. Insieme hanno giocato oltre 200 partite e si conoscono alla perfezione. Parlano la stessa lingua sul campo, talento da colpi a effetto, però prendono la vita da poli opposti: riservato Leo, che ha scelto il basso profilo, famiglia e amici selezionati.

 

Assai più godereccio e scanzonato il brasiliano, che non si è risparmiano qualche eccesso e ha cominciato male l'avvicinamento al Mondiale, presentandosi in ritardo al raduno a Torino. Tite lo ha perdonato ma certo non lo mette in discussione anche se fonda il suo Brasile sulla solidità della difesa in gran parte juventina e sulla tattica più che sul libero talento. Anche sulla consapevolezza della generazione dei trentenni senza dimenticare che in attacco, accanto a Neymar, c'è la freccia Vinicius.

 

messi neymar psg

La Seleçao deve fare attenzione già al debutto, giovedì 24 contro la Serbia di Vlahovic e Milinkovic-Savic. Soft la prima dell'Argentina, martedì 22 contro l'Arabia Saudita. Ma in tornei cosi non bisogna dare niente per scontato. L'ultima sfida a un Mondiale è stata a Italia '90, più di trent' anni fa a Torino, negli ottavi di finale: il Brasile di Lazaroni, favoritissimo, perse 1-0 dopo aver colpito tre pali. Decisiva una rete di Caniggia a dieci minuti dalla fine. 

 

Stavolta, se entrambe rispetteranno i pronostici, si potrebbero incontrare in semifinale il 13 dicembre al Lusail Iconic stadium da 80 mila posti. Se una delle due arrivasse seconda, allora il derby sudamericano potrebbe essere la finale Mondiale. Tenetevi forti. Sta per cominciare la rumba.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."