de rossi dan ryan friedkin

FRIEDKIN, COSA FAI? RILANCI O TE NE VAI? L'ACQUISIZIONE DELL'EVERTON, IL RITARDO SULLO STADIO E I TAGLI AL PERSONALE POSSONO ESSERE LETTI COME SEGNALI DI DISIMPEGNO DEI TEXANI DI CUI NESSUNO CONOSCE LA VOCE. AL CONTRARIO, IL RINNOVO DI DE ROSSI E L'ARRIVO DEL DS GHISOLFI, RIBATTEZZATO “GHIROLFI” PERCHE’ SUL MERCATO STA DORMENDO, SOSTENGONO LA TESI DEL RILANCIO – COME DAGO DIXIT, SI PARLA DI UN INTERESSE CONCRETO DI UN FONDO ARABO ANCHE SE LA CEO GIALLOROSSA LINA SOULOUKOU HA PIU’ VOLTE SMENTITO…

Fabio Insenga per adnkronos.com

 

dan friedkin

Le voci sulla vendita della As Roma ricorrono. Sicuramente a un ritmo maggiore rispetto a quello delle smentite di rito che arrivano dai vertici e aziendali e mai direttamente dalla famiglia Friedkin. Sono solo indiscrezioni incontrollate e rumors strumentali oppure il tradizionale 'silenzio' degli imprenditori americani serve a coprire un'operazione che si sta delineando? Due diverse fonti riferiscono all'Adnkronos dell'interesse concreto di un fondo arabo, ovviamente provvisto di importante liquidità. Altre fonti assicurano, invece, che i Friedkin siano impegnati in un'operazione di ristrutturazione e rilancio che non prevede l'opzione di un disimpegno.

FRIEDKIN

 

Rimettere in fila i principali fatti delle ultime settimane può aiutare a orientarsi. Si può partire dalla mancata qualificazione alla Champions League, che ha sicuramente ridimensionato le entrate attese e i piani per la prossima stagione. C'è stato poi l'arrivo di un nuovo responsabile dell'area tecnica, Florent Ghisolfi, con un profilo ritenuto adatto a una fase di ricostruzione della rosa. Restando sul piano sportivo, è arrivata l'ufficialità del rinnovo triennale di Daniele De Rossi in panchina, un passo che assicura stabilità per gli aspetti di campo ma anche nel rapporto con la tifoseria, come dimostra la risposta eccezionale con 35mila rinnovi degli abbonamenti solo nella prima fase della campagna.

 

 

Sul piano societario, sono invece diversi i fattori che possono alimentare dubbi sulle reali intenzioni dei Friedkin di proseguire la loro avventura romana. L'operazione che dovrebbe ormai portare all'acquisizione dell'Everton, la seconda squadra di Liverpool che milita in Premier League, può distogliere energie finanziarie e attenzione dal progetto Roma. Questo, perché Roma ed Everton sono simili per dimensione calcistica e la convivenza all'interno dello stesso portafoglio di investimenti, insieme al Cannes che gioca nella serie B francese, potrebbe imporre la scelta di privilegiare uno dei due club come riferimento.

 

UN DIRIGENTE DELLA ROMA PASSA UN PACCHETTO A RYAN FRIEDKIN IN TRIBUNA A BERGAMO

Il progetto per il nuovo stadio procede a rilento. Eloquenti le parole di Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi del Comune di Roma: "Il Comune di Roma ha fatto tutto quello che doveva fare in tempi record per permettere alla Roma di fare lo stadio a Pietralata. Aspettiamo il progetto esecutivo, più di fare quello che abbiamo fatto, non possiamo costruirlo noi...". Anche se un colloquio telefonico fra il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’amministratore delegato della As Roma Lina Souloukou, stando alla nota diffusa dal Campidoglio, è servito "a ribadire la volontà di arrivare quanto prima alla realizzazione del progetto dello stadio di Pietralata, confermando la piena intenzione della società di di raggiungere questo storico risultato".

 

lina souloukou ryan friedkin foto mezzelani gmt127

Ma ci sono altri segnali da interpretare. I tagli al personale, la chiusura degli uffici dell'Eur e il conseguente spostamento di tutti i dipendenti a Trigoria, l'incertezza sui rinnovi di contratto di diverse figure manageriali apicali sono argomenti che possono sostenere la tesi di chi prospetta un disimpegno.

 

L'altro capitolo da considerare è quello della comunicazione. L'ultima smentita ufficiale rispetto all'ipotesi cessione è quella affidata un mese fa a Souloukou: "Grazie agli investimenti e all’impegno a lungo termine della famiglia Friedkin, la Roma punta a occupare una posizione sempre più rilevante nell’elite del calcio europeo e italiano". Poco, anche rispetto alla quantità di indiscrezioni che continuano a circolare. La scelta di affidarsi sempre e comunque alla 'strategia del silenzio' può funzionare quando i percorsi sono lineari, i risultati soddisfacenti e la prospettiva di sviluppo è chiara. Al contrario, quando vanno gestite fasi di trasformazione, come è evidente che sia quella in atto, parlare potrebbe portare un beneficio. A meno che, come sostiene chi vede vicina una cessione, il silenzio non sia funzionale alla strategia complessiva.

de rossi dan ryan friedkinDAN FRIEDKINDAN FRIEDKINdan ryan friedkinfriedkinstriscione contro friedkin

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...