giazzi basket

UN GESTO DI CIVILTA’ CONTRO I GENITORI ULTRA’ – PARLA L’ALLENATORE DI BASKET CHE HA RITIRATO LA SQUADRA DI UNDER 13 DOPO GLI INSULTI DEGLI ADULTI ALL’ARBITRO 14ENNE: "L'EDUCAZIONE CONTA PIÙ DELLA VITTORIA. SPESSO SI TACE QUANDO I GENITORI ESAGERANO. IO HO SBATTUTO LA PORTA. IL PICCOLO ARBITRO? MI HA DETTO CHE NON MOLLERÀ" - IL 'VATE' VALERIO BIANCHINI: "C'E' ANCORA SPERANZA..." - IL SOTTOSEGRETARIO GIORGETTI INVITA IL COACH A PALAZZO CHIGI

Marisa Poli per la Gazzetta dello Sport

 

marco giazzi

Una domenica mattina, prima di pranzo, nella palestra delle scuole del paese. In campo la squadra di casa, l' Amico Basket Carpenedolo, contro la Quistello 1996, under 13 del girone Bronze Bs3 di classificazione. Sui gradoni ci sono una trentina di genitori, più o meno divisi a metà nel tifo. L' Amico Basket Carpenedolo non sta vivendo un momento brillantissimo, è reduce da 6 sconfitte su 7 partite del girone di qualificazione. Ma che importa. In panchina c' è Marco Giazzi, ha 25 anni, è di Castiglione delle Stiviere (Mn), a un passo da qui (Carpenedolo è in provincia di Brescia). Dopo la laurea triennale in Scienze motorie insegna nelle scuole primarie e sta concludendo la magistrale.

 

basket 6

Da tre anni allena i ragazzini di Carpenedolo, un' attività che alterna a quella di giocatore (livello amatoriale), arbitro (in serie C), formatore di arbitri. Tra quelli che ha cresciuto c' è anche il ragazzino (13 anni, uno o due più dei giocatori) che dirige la sfida.

«Noi siamo una squadra abbastanza scarsa - dice Marco, che si è preso un giorno di riposo prima di tornare in palestra, domani, per un recupero di campionato con i suoi ragazzi -. Il nostro è un basket tranquillo, per stare insieme. E la partita di domenica era di scarsi contro scarsi, in palio nulla di importante».

 

basket

L' attacco La situazione si è ingarbugliata quando un giocatore di casa ha commesso un fallo, non fischiato. «Hanno cominciato a urlare, hanno continuato con parolacce all' arbitro, un ragazzino alla quinta partita con il fischietto - racconta Marco Giazzi -.Ho chiamato un time out e ho provato a calmare i genitori.

 

Ho detto: vi state rendendo conto di cosa sta succedendo?

Noi stiamo giocando a basket tutti insieme, ci lasciate fare ciò che ci piace in pace? Potete smettere di protestare e insultarci? Sono arrivati altri insulti. Eravamo in vantaggio, ma al terzo quarto ho deciso di ritirare la squadra, di chiedere la sconfitta a tavolino per 20 a zero. Quando ho chiesto ai ragazzi se si stavano divertendo, in un clima sempre più nervoso, con sempre più falli e proteste, mi hanno detto di no.

Negli spogliatoi ho spiegato il motivo della decisione e loro hanno capito perché hanno fiducia in me. E perché a quell' età vincere o perdere è l' ultimo dei problemi».

 

marco giazzi e simone pianigiani

Il tecnico ha spiegato ai ragazzi: «Dare una lezione agli adulti è più importante che una vittoria sul campo. E lunedì, al ritorno in palestra, qualcuno si è commosso, qualcuno ha voluto approfondire, qualcuno ha preso il pallone e si è messo a giocare».

L' omologazione della gara per ora è stata sospesa, è stata attivata la Procura Federale che sentirà allenatore e arbitro.

Di certo non ci sono squalifiche in arrivo. Gianni Petrucci ha detto «che prima delle regole scritte ci sono quelle etiche e quindi quelle di civiltà e buonsenso». Possibile che la partita sia rigiocata.

 

LA TESTIMONIANZA «Voglio precisare che i genitori del Quistello presenti saranno stati una quindicina, ma per fortuna i cafoni sono stati giusto 4 o 5 - è la testimonianza di una mamma presente in tribuna -. Il resto del gruppo era molto tranquillo. Hanno usato toni e parole decisamente lontani da quelli che sono abituata a sentire alle partite, mio figlio gioca con questa squadra ormai da 4 anni. Io ho cercato di calmarli, chiedendo un po' di comprensione: una partita si vince e una si perde, capita. Ma hanno alzato i toni, urlando che le partite vanno vinte con correttezza. Visto che siamo ben lontani dall' Nba direi fa già ridere così, un po' di pazienza con l' arbitro sarebbe stata gradita.

VALERIO BIANCHINI

Non sono un' esperta, ma a me non sembra che avesse commesso grossi errori».

 

LA TENSIONE Il presidente dell' Amico Basket, Ilario Morabito, è intervenuto lunedì su Facebook, proponendo un corso per genitori: «Non voglio insegnare come comportarsi, ma reputo che ci sia il rispetto alla base di tutto; suggerirò di creare una scuola per spiegare come seguire le partite». E poi difende la scelta di Giazzi: «Doverosa contro chi, in modo arrogante, distrugge il vero gioco del basket. Il genitore deve stare seduto divertirsi e apprezzare il gioco».

 

VALERIO BIANCHINI POST

L' allenatore dell' altra squadra, Nicolò Malagutti non si è opposto al ritiro, la Pallacanestro Quistello 1996, chiamata in causa, non ha preso le distanze dai genitori e ha commentato sul sito ufficiale quanto accaduto: «Le informazioni riportate non sono corrette e le valutazioni espresse da una singola persona hanno messo in cattiva luce la nostra società e chi ne fa parte». Giazzi precisa: «La mia non era un' accusa alla società, anzi: sono solidale perché devono gestire un problema vero. L' ho fatto solo per tutelare i miei ragazzi; e anche per lanciare un messaggio: questo è un comportamento un po' troppo diffuso e molto spesso taciuto. Io ho deciso di sbattere la porta. Non mi sento né allenatore, né arbitro, ma prima di tutto un educatore. Non avrei mai pensato che potesse colpire così tanto, invece dei soliti 20 like è finito su tutti i giornali».

 

GIANNI PETRUCCI

Oltre al supporto sui social, ieri il tecnico del Carpenedolo ha ricevuto la solidarietà del presidente federale Gianni Petrucci, di quello lombardo Bellondi, del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giorgetti, che ha voluto informarsi della vicenda e ha invitato a Palazzo Chigi il tecnico e il giovane arbitro. «Petrucci si è messo in prima linea - conferma Giazzi -, Bellondi mi ha detto che sostiene la nostra causa. E poi ho sentito anche il piccolo arbitro, mi ha detto che non mollerà».

malagò giorgetti

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…