matteo berrettini e jannik sinner

INSALATA RUSSA INDIGESTA - L’ITALIA DEL TENNIS ESCE DI SCENA PERDENDO 2-1 LA SFIDA DECISIVA CHE VALEVA UN POSTO TRA LE PRIME QUATTRO SQUADRE ALLA ATP CUP 2022 - COME NEL 2021 ANCORA UNA VOLTA SONO I RUSSI A FRENARE GLI ITALIANI: DOPO LA VITTORIA DI SINNER SU SAFIULLIN PER 7-6 6-3, MEDVEDEV SI È IMPOSTO SU BERRETTINI IN TRE SET. A DECIDERE LA SFIDA È STATO IL TIE BREAK CONCLUSIVO DEL DOPPIO DOVE I RUSSI HANNO CONQUISTATO IL MATCH IN RIMONTA…

Luca Marianantoni per www.gazzetta.it

 

matteo berrettini e jannik sinner 2

Come nel 2021 la Russia di Daniil Medvedev si dimostra indigesta e l’Italia esce di scena perdendo 2-1 la sfida decisiva che valeva un posto tra le prime quattro squadre alla Atp Cup 2022 in corso di svolgimento a Sydney. Al successo iniziale di Jannik Sinner, che aveva aperto l’incontro battendo Roman Safiullin per 7-6 6-3, ha fatto seguito la vittoria di Daniil Medvedev su Matteo Berrettini per 6-2 6-7 6-4 e quella del doppio in cui Medvedev-Safiullin hanno superato in rimonta Berrettini-Sinner per 5-7 6-4 10-5.

jannik sinner 1

 

SINNER OK

Un Sinner molto concentrato ha dato all’Italia il primo punto contro un Saffiullin che certamente vale molto di più della sua classifica reale che lo pone al numero 167 del mondo. Un primo set complicato in cui Sinner ha dovuto annullare ben tre set point e cinque palle break complessive prima di venire a capo di un parziale equilibrato e conquistato solo per 8-6 al tie break. Sinner ha fatto il break nel primo game dell’incontro, ma lo ha dovuto restituire per il 2-2.

matteo berrettini e jannik sinner 3

 

Poi ha stretto i denti cancellando con il servizio un set point sul 6-5 e altri due al tie break (uno è stato un doppio fallo di Safiullin commesso sul 6-5 del tie break). Tutto più semplice nel secondo set, nonostante le altre 5 palle break cancellate da Sinner (alla fine sono state 10 su 11) e agevole vittoria che ha proiettato gli azzurri a un passo dalla semifinale. “Mi galvanizza molto - ha raccontato Sinner - giocare per l’Italia e sono felice che ora Matteo possa scendere in campo con questo vantaggio. Sarà una sfida difficile, vedremo”.

roman safiullin 2

 

BERRETTINI

Con l’Italia avanti 1-0 è toccato a Matteo Berrettini provare a chiudere la sfida e l’azzurro le ha provate tutte per mettere in difficoltà il numero 2 del mondo Daniil Medvedev. Il russo ha giocato un grandissimo primo set, poi con il passare del tempo Matteo ha conquistato quella fiducia necessaria per rispondere punto su punto al forte rivale fino alla conclusione del match. “Quando vinci un primo set facile - ha raccontato Medvedev - devi mettere in conto che la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro, soprattutto quando giochi contro un top 10.

 

matteo berrettini 2

Nel secondo set ho preso delle decisioni sbagliate e questo mi è costato caro, però poi mi sono aggrappato al servizio e questo è stato fondamentale ai fini della vittoria”. Mevdedev ha anestetizzato il servizio di Berrettini per tutto il primo set (appena il 59% dei punti fatti con la prima per l’azzurro), ma nel secondo parziale la situazione si è capovolta. Matteo ha messo l’80% di prime in campo vincendo 27 punti su 28. Il momento decisivo al tie break quando Medvedev, sul 5-6, ha deciso di seguire a rete uno slice di rovescio facendosi bucare dal passante di Berrettini. Nel terzo set però Matteo non è riuscito a mantenere le elevate percentuali di servizio del secondo ed è bastato il break subito nel terzo game per dire addio ai sogni di gloria.

matteo berrettini e daniil medvedev

 

DOPPIO

A decidere la sfida è stato il tie break conclusivo del doppio che ha visto nuovamente in campo i quattro protagonisti dei due singolari. Berrettini e Sinner hanno giocato un gran primo set, poi dalle fasi iniziali del secondo set hanno perso smalto e tranquillità arrivando in affanno a giocare il delicato tie break a 10 punti che si è aperto con un prodigioso recupero di Medvedev.

 

matteo berrettini e jannik sinner 1

Il numero 2 del mondo ha rimesso in campo con il dritto una palla impossibile e poi ha piegato la racchetta di Sinner poco concreto nei pressi della rete. L’altoatesino però, con una gran risposta, ha recuperato immediatamente il mini break e l’Italia è passata dallo 0-2 al 3-2 con una pregevole chiusura a rete di Matteo. Ma sul 3-4 Sinner ha commesso due errori gratuiti sui due turni di servizio di Berrettini e Medvedev ha trascinato la Russia avanti 6-3.

jannik sinner 2

 

Gli azzurri hanno recuperato il primo mini break, ma Medvedev ha infilato una prima vincente e poi un passante di dritto per l’8-4. Il dritto in rete di Berrettini ha lanciato la Russia avanti 9-5 e poi con un servizio vincente la Russia ha chiuso l’incontro volando alle semifinali dove saranno attesi dalla vincente del Gruppo C (Gran Bretagna o Canada).

matteo berrettini 1daniil medvedev roman safiullin

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”