guerriglia a napoli tifosi eintracht

CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO - GLI SCONTRI TRA ULTRA’ DELL’EINTRACHT (SUPPORTATI DA QUELLI DELL’ATALANTA) CON I TIFOSI NAPOLETANI SONO CONTINUATI ANCHE DOPO LA PARTITA. SECONDO “REPUBBLICA” IL PIANO DEL VIMINALE È IMPLOSO, È UN MIRACOLO CHE A NAPOLI NON CI SIA SCAPPATO IL MORTO - “PERCHÉ CONSENTIRE, SOTTO LE ACCUSE DI “DISCRIMINAZIONI” VOLATE DALL’UEFA E DALL’EUROPA, LA LIBERA CIRCOLAZIONE DI CENTINAIA DI ULTRÀ CHE NON AVREBBERO POTUTO NEANCHE RAGGIUNGERE LO STADIO, PERCHÉ PRIVI DI BIGLIETTO?" – PERCHE’ NON SONO STATI FERMATI I TIFOSI DELL’ATALANTA, GEMELLATI CON QUELLI TEDESCHI, CHE HANNO DATO LORO SUPPORTO? – VIDEO

 

Estratto da fanpage.it

 

i tifosi dell eintracht francoforte devastano napoli 6

(...) Circa 600 ultras tedeschi, sprovvisti di biglietto, sono arrivati a Napoli martedì sera, nonostante il divieto di assistere alla partita. E l'indomani si sono visti i risultati: muro contro muro coi tifosi del Napoli e le forze dell'ordine a fare da cuscinetto; lancio di oggetti, due auto della polizia incendiate, la situazione è tornata alla normalità dopo che i tifosi tedeschi sono stati scortati al Royal Continental Hotel. Gli scontri sono continuati anche dopo la partita.

 

Cos'è successo: i tifosi della squadra tedesca, che in mattinata avevano sfilato nel centro città, sono stati presi d'assalto dagli ultras napoletani a piazza del Gesù poco dopo le ore 16. Partite sassaiole, lancio di oggetti ed un'auto della polizia di stato è stata incendiata.

 

napoli, scontri tra i tifosi dell eintracht e la polizia 10

I supporters partenopei, quasi tutti vestiti di nero, alcuni col volto coperto, sono comparsi dal lato della chiesa di Santa Chiara quindi presumibilmente si sono dati appuntamento in zona Decumani-piazza Bellini. I tedeschi hanno forzato il blocco degli agenti, dando il via agli scontri.

 

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Grossi petardi inesplosi, bottiglie rotte e cocci di vetro sul Lungomare e nella zona di Santa Lucia questa mattina a Napoli, devastata dagli scontri che hanno coinvolto i tifosi dell'Eintracht Francoforte, in città per la partita di Champions League, proseguiti anche nella notte nella zona degli alberghi. Stamattina le strade del Lungomare erano una distesa di frammenti di vetro. In via Chiatamone ritrovati a terra anche dei grossi petardi inesplosi.

 

i tifosi dell eintracht francoforte devastano napoli 7

Gli ultimi tifosi dell'Eintracht, intanto, stanno lasciando Napoli questa mattina in bus, diretti alle stazioni ferroviarie di Salerno e Roma o all'Aeroporto di Capodichino. Le operazioni di trasferimento sono in corso da ieri sera.

 

 

LA GUERRIGLIA DI NAPOLI

Da ilnapolista.it

 

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Una giornata di guerriglia a Napoli. Per una partita di Champions, ma l’odio ha radici ben più profonde. Gli ultras dell’Eintracht, mischiati a quelli dell’Atalanta, hanno spadroneggiato in città sotto gli occhi delle forse dell’ordine. Gli ultras napoletani non sono stati da meno. Ieri abbiamo raccontato la cronaca della guerriglia, proseguita anche durante la notte. Un disastro annunciato di cui oggi scrive La Repubblica che racconta:

 

“Con gli ultrà dell’Eintracht che intonano canzoncine mentre attraversano per tutta la mattinata il centro storico in blocco compatto e un po’ lugubre, corteo marcato stretto dalla polizia. E i napoletani che volteggiano intorno alla scorta, vogliono picchiare, lasciare il segno dopo i colpi subìti dagli ultrà azzurri a Francoforte il 21 febbraio scorso. Tentano più volte di assaltarli, sempre respinti. Poi, mentre i tedeschi sono in quattrocento ormai raccolti in piazza del Gesù, epicentro del grande turismo, eccoli che i “nemici” calano in massa dai vicoli dei Quartieri: un’onda, in duecento, spranghe, bombe carta, torce. E al settimo tentativo di giornata, sorprendono alle spalle le forze dell’ordine”.

 

 

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La macchina della sicurezza non è riuscita a contenere la violenza. Ancora Repubblica:

“Alle 16.40, la macchina della sicurezza implode. Le divise restano in mezzo, sono costrette ad arretrare. I tedeschi a quel punto caricano gli agenti, lanciano tavolini, segnali stradali, tutto. È l’inferno. Un’auto con i colori della polizia brucia. Altre 4 auto della questura distrutte, i vetri in frantumi. La piazza a ferro e fuoco. È un miracolo che non ci scappi il morto. Una catena di errori, su più livelli, porta al disastro”.

 

L’impianto di sicurezza si è rivelato insufficiente.

“Perché consentire, sotto le accuse di «discriminazioni» volate dall’Uefa e dall’Europa, la libera circolazione di centinaia di ultrà che non avrebbero potuto neanche raggiungere lo stadio, perché privi di biglietto? (…)  La Napoli della storia millenaria che diventa terra di barbari”.

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