stefano tacconi novella 2000

“NON FUMO E NON BEVO PIÙ. FORSE AVEVO TIRATO UN PO’ TROPPO LA CORDA” – STEFANO TACCONI SI CONFESSA A "NOVELLA 2000" A POCHI GIORNI DALL’USCITA DEL LIBRO IN CUI RACCONTA L’ANEURISMA CEREBRALE DI DUE ANNI FA, L’INTERVENTO E IL PERCORSO VERSO LA GUARIGIONE COMPLETA - "HO ANCORA QUALCHE PROBLEMA ALLA GAMBA DESTRA, CHE MI OBBLIGA A CAMMINARE CON UNA STAMPELLA E HO RIPRESO ANCHE A FARE GINNASTICA” - LA PARATA PIÙ DIFFICILE? I RIGORI PARATI NELLA FINALE DELLA COPPA INTERCONTINENTALE DEL 1985 A TOKYO..."

Pierluigi Gaudio per Novella 2000 – www.novella2000.it

 

stefano tacconi novella 2000

La seconda vita di Stefano Tacconi inizia il 23 aprile del 2022 ad Asti. L’ex portiere della Juventus e della Nazionale si trova nella città piemontese per un evento di beneficenza. È lì che inizia ad accusare un forte mal di testa «cosa strana per me - ci dice - l’ho detto a mio figlio e poi sono svenuto». Il figlio Andrea è con lui e lo accompagna nella corsa contro il tempo verso l’ospedale.

 

Ad Alessandria, Tacconi viene operato d’urgenza, la situazione è critica, la diagnosi è terribile: aneurisma cerebrale. «Il dottor Barbanera nell’Ospedale di Alessandria con il primo intervento mi ha salvato la vita», racconta l’ex portiere che poi ripercorre con noi il lungo percorso intrapreso verso la guarigione completa dalle conseguenze dell’evento.

 

La domanda è d’obbligo: Stefano, come sta ora?

stefano tacconi novella 2000

«Nel complesso devo dire che sto bene. Ho ancora qualche problema alla gamba destra, che mi obbliga a camminare con una stampella, ma sto lavorando con la fisioterapia. Prima o poi la butto via questa stampella».

 

In questo momento è comunque impegnato nella promozione del suo libro autobiografico L’arte di parare - Trovare il coraggio per affrontare i tiri della vita. Questo è stato il tiro più difficile da parare?

«Sicuramente è stata la parata più difficile perché il tiro è stato il più imprevedibile. Il desiderio di scrivere un libro mi è venuto in ospedale perché ho visto che c’erano persone che vivevano situazioni anche peggiori delle mie e tiravano fuori una grande forza d’animo. Ecco, c’è chi ha più forza e chi meno. Io ho voluto far vedere a quella che è arrivata (la morte, ndr), che io avevo più forza di lei e mandare un messaggio proprio a tutti, per dire che si può uscire da tutte le situazioni, anche quelle che ci sembrano le più brutte».

stefano tacconi cover

 

Accanto a lei, durante tutto il decorso, ha avuto la sua famiglia.

«Mi sono stati tutti vicini dal primo momento. Ho voluto fortemente una famiglia e la sorte me ne ha regalata una grandissima. Loro mi hanno dato la cura migliore di tutte, il loro affetto. Infatti, quando sono ritornato a casa ho iniziato a migliorare velocemente. In particolare, ringrazio mio figlio Andrea, che ha portato avanti le mie cose e si è sempre curato di farmi arrivare i messaggi di tutti coloro i quali volessero manifestarmi il loro affetto».

 

E sua moglie?

«Il primo ricordo che ho dopo il coma è l’immagine di mia moglie davanti a me in ospedale. Erano settimane che lei faceva continuamente su e giù da Milano. Il rapporto con Laura adesso è diverso, perché vedo nei suoi occhi la sofferenza che ha vissuto e superato. Una sofferenza enorme, perché quando un medico ti dice “vada a casa e preghi”, possiamo immaginare quanto dolore possa aver provato. Hanno pregato tanto, lei e tutta la mia famiglia. Posso solo immaginare il travaglio che hanno attraversato durante quelle lunghissime settimane».

 

E lei oggi è un uomo diverso?

stefano tacconi e la moglie laura

«Sono sicuramente un uomo più accorto e più misurato in tante cose. Prima non pensavo troppo al domani, oggi sto sempre molto attento al mio benessere. Non fumo più, non bevo più. Diciamo che forse avevo tirato un po’ troppo la corda. Adesso ho ripreso anche a fare ginnastica dopo venticinque anni durante i quali avevo completamente smesso e posso assicurarvi che è stata durissima».

 

Questa è stata la sua parata più difficile nella vita, vogliamo citare quella che ricorda con più gioia sul campo?

«Sicuramente i rigori parati nella finale della Coppa Intercontinentale del 1985 a Tokyo. Arrivare ai rigori ed essere protagonista fu fantastico. Fu come ripagare tutta la fiducia che anche l’avvocato Agnelli mi diede a inizio carriera».

 

Natale si avvicina. Quale regalo vorrebbe?

«Serenità per la mia famiglia e per me la possibilità di togliere per sempre questa benedetta stampella. Ma so che prima o poi ce la farò».

stefano tacconi e la moglie lauralapo elkann stefano tacconi

 

ANDREA E STEFANO TACCONI

 

STEFANO TACCONI AL RISTORANTE CON LA FAMIGLIA

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?