leo messi lascia il barcellona-5

“VOLEVO RIMANERE. AVREI VOLUTO DIRE ADDIO SUL CAMPO CON I TIFOSI” - LEO MESSI IN LACRIME ALLA STORICA CONFERENZA STAMPA DA BARCELLONA CHE SEGNA L'ADDIO AI BLAUGRANA: “NON SONO PRONTO A QUESTO. NON È COME AVEVO PENSATO. I DEBITI DEL CLUB SONO IMPORTANTI. AVEVO ANCHE ACCETTATO DI ABBASSARMI DEL 50% IL MIO STIPENDIO MA NON È STATO SUFFICIENTE. IL PSG? AL MOMENTO NON C’È NULLA DI CONCLUSO. IL MOMENTO PIU' DIFFICILE DELLA CARRIERA? QUESTO” – I RIMPIANTI E… - VIDEO

 

Salvatore Riggio per "www.corriere.it"

 

leo messi lascia il barcellona 1

«Sono giorni che penso a questo momento, a che cosa dire. La verità è che è difficile trovare le parole dopo avere trascorso tutta la vita qui non sono pronto a questo. Non è come avevo pensato». Così ha esordito, commosso fino alle lacrime, Leo Messi nella storica conferenza stampa da Barcellona che ha segnato il suo addio al club blaugrana.

 

Abito e cravatta scuri, camicia bianca, la moglie Antonella, i figli, il presidente del Barça Laporta, tantissimi compagni e ex compagni (come Xavi) in platea, i 35 trofei vinti in carriera disposti nella stanza, Leo ha proseguito: «A Barcellona è stato bellissimo, ora devo dire addio a tutto questo. Sono arrivato qui che avevo 13 anni e dopo 21 vado via con mia moglie e i miei tre bambini catalano-argentini.

leo messi lascia il barcellona 3

 

Ma questo è solo un arrivederci. Grazie ai miei compagni e a chi è stato qui con me: qui è stata casa mia, sono successe tante cose belle. Avrei voluto dire addio nel campo, con i tifosi. Mi sono mancati molto in questo tempo di pandemia. Grazie». Qui è seguito un lungo, commosso applauso.

 

Le ragioni

Poi sono arrivate le domande dei media, per provare capire davvero com’è andata. Pensavi che la cosa fosse risolta positivamente quando sei tornato dalla vacanze a Ibiza? «Il presidente ha fatto tutto il possibile, ho sentito dire tante cose sbagliate, ma io volevo rimanere. Non ho mai finto, né detto bugie. La verità è che la volontà comunque di entrambi era di andare ancora avanti insieme. Ci sono delle regole della Liga che il club ha potuto seguire fino a un certo punto. A Javier Tebas (il presidente della Liga, ndr) non ho niente da dire né ho problemi con lui».

leo messi lascia il barcellona 7

 

Una vita che cambia

Sul suo stato d’animo, Leo ha spiegato: «Tante cose mi stanno passando per la testa adesso. Sono giorni non semplici, la mia vita cambierà completamente: dopo 16 anni in prima squadra, tutto era routine, sicurezze, ora dovrò ricominciare da zero , così come la mia famiglia. Sarà difficile, ma ci riusciremo». Come vorrei essere ricordato? «Non so. So che sono felice di avere fatto vedere la maglia del Barcellona in tutto il mondo».

 

leo messi lascia il barcellona 4

Ma perché si è chiusa così in fretta una trattativa in cui entrambi avevate la stessa volontà? E, soprattutto, perché leo non ha deciso di restare comunque a qualsiasi condizione? «I debiti del club sono importanti e Laporta si è reso conto che anche per i parametri della Liga sarebbe stato impossibile andare avanti: io ho fatto il possibile, avevo anche accettato di abbassarmi del 50% il mio stipendio ma non è stato sufficiente.».

 

L’ipotesi Psg

leo messi lascia il barcellona 6

Il Psg? «Posso solo dire che quando è uscito il comunicato dell’addio al Barcellona molti club si sono informati sulla mia situazione. Al momento non c’è nulla di concluso, ma stiamo parlando. Io voglio continuare a competere a livelli alti e vincere tutto, come Dani Alves che ha appena vinto l’oro olimpico... Io sono fatto così, è scontato che vada in un club che può competere a livelli alti».

 

Sulla foto con i probabili compagni del Psg a Ibiza, spiega: «Ci siamo rivisti con Paredes e Doi Maria, poi si è unito Neymar, che è un amico, e siamo andati a casa sua. Era solo la foto di un momento tra amici... Fa rumore, ma non c’era nulla di strano». Quanto giocherà ancora? «Non lo so ancora, dipenderà anche dal fisico, per fortuna non ho mai avuto incidenti gravi. So che più si va avanti più è complicato, ma fino a quando potrò andrò avanti».

leo messi lascia il barcellona 5

 

Il momento più difficile

«Questo è il momento più difficile della mia carriera. Le sconfitte ci sono state ma c’è sempre stata la possibilità di rivincita, stavolta invece la situazione è completamente diversa». La notizia, dice ancora Messi, «è stata una secchiata d’acqua gelida in faccia. Sicuramente, quando tornerò a casa sarò scosso. Quello che importa è essere circondato dalla famiglia. E giocando a calcio, la cosa che amo, le cose andranno sicuramente meglio».

 

I rimpianti

leo messi lascia il barcellona 2

«Rimpianti? Potevamo vincere più Champions, penso all’eliminazione con Liverpool o con il Chelsea. Ma siamo stati una generazione straordinaria, abbiamo vinto tanto. Abbiamo sempre cercato di dare il massimo. A volte si riesce a volte no. Ma potevamo vincere di più, ecco perché voglio continuare a stare ad alto livello. Mi piacerebbe eguagliare Dani Alves, il recordman di trofei».

 

35 milioni l’anno

Si volta pagina, dunque: Leo, nonostante la sua ritrosia a parlarne, giocherà nel Dream Team del Psg di Pochettino con Neymar e Mbappé (per tacere di tutti gli altri). Il suo entourage capeggiato da papà Jorge e il Psg hanno raggiunto un principio di accordo sulla base di un contratto biennale, con opzione per la terza stagione, da circa 35 milioni di euro. Tamim bin Hamad Al Thani, fratello dell’emiro del Qatar proprietario del Psg, aveva già annunciato venerdì notte l’esito positivo dei colloqui. «Le trattative sono ufficialmente concluse. Più tardi l’annuncio». Che è arrivato oggi.

leo jorge messi

 

La delusione di Laporta

«Messi voleva restare al Barcellona», aveva spiegato venerdì Joan Laporta, presidente dei blaugrana. Che suo malgrado sarà ricordato come colui che ha fatto fuggire Lionel dalla Catalogna, dopo 17 stagioni, 810 presenze e 683 gol. Oltre a tanti, ma proprio tanti, trofei vinti in ogni angolo del mondo. Il numero uno dei blaugrana aveva spiegato: «Non mi sento affatto in colpa. Abbiamo fatto di tutto perché Messi continuasse al Barça, in questa situazione finanziaria.

 

lionel messi

 Avevamo concordato il contratto. Non mi piace ripetere che abbiamo dovuto sostenere un’eredità finanziaria brutta. C’era un budget molto peggiore di quello che sembrava. Si stava procedendo adeguatamente perché sembrava che la Liga stesse per espandere il “fair play” e avevamo raggiunto un accordo con il giocatore. Stavamo aspettando. Ma c’è stato un momento in cui dovevamo prendere una decisione e l’abbiamo fatto. Gli incassi rappresentano una voce importante nel bilancio e noi non abbiamo un margine per i salari che rispettino i limiti de la Liga».

leo messilionel messi leo messi

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)