spinazzola

LEONE SPINAZZOLA: “PIÙ DEL DOLORE MI HA FATTO MALE SENTIRMI FUORI DALLA COMPETIZIONE. AL TERMINE DELLA PARTITA, ANCHE I COMPAGNI, HANNO PIANTO CON ME INVECE CHE FESTEGGIARE LA VITTORIA” – “MANCINI HA CREATO L'AMBIENTE IDEALE PER ARRIVARE AL RISULTATO. COINVOLTI PURE QUELLI CHE SONO RIMASTI A CASA. LI ABBIAMO SPESSO SENTITI, HANNO TIFATO” – “MI RIPETO: QUELLO SCATTO LO FAREI ALTRE CENTO VOLTE PER PRENDERE UN METRO IN PIÙ ALL'AVVERSARIO” - MOURINHO E IL RIENTRO IN CAMPO...

Ugo Trani per "il Messaggero"

 

SPINAZZOLA

Il riconoscimento della Roma arriva all'ora della pennichella, meritatissima, della Freccia Azzurra. Subito dopo pranzo e prima della pioggia. La foto in vetrina, al momento di ufficializzare la nuova maglia, è quella di Leonardo Spinazzola. È la più grande, in copertina. Poi arriveranno anche le altre dei titolari a disposizione di Mourinho. Ma il primo pensiero del club giallorosso è per il suo campione d'Europa. «Sono giorni fantastici per me», ammette Spina anche se già smania da convalescente.

 

SPINAZZOLA COME ENRICO TOTI

È ancora nella Capitale, nella villa di Casal Palocco. Accanto ha la moglie Miriam, pugliese conosciuta da ragazzino nella sua Foligno e sempre presente all'Olimpico per le tre partite della prima fase dell'Europeo, il primogenito Mattia, 3 anni e la maglia azzurra numero 4 del papà sempre addosso, e Sofia che è nata solo quattro mesi e mezzo fa. C'è anche Yago, il golden retriever che sta spesso sdraiato vicino al difensore.

 

de rossi spinazzola

In campo a Wembley per prendere la sua medaglia e sulle spalle di De Rossi per salutare i tifosi. Come sta Spina?

«Distrutto. La gamba non c'entra. Sono state ore pesantissime. Emozione, ma anche tanta fatica. Sempre con le stampelle. Non so di quanti giorni ho bisogno per riprendermi. Non esco di casa, penso solo a riposarmi. Ma quel viaggio a Londra non potevo certo perdermelo e nemmeno il lunedì con il Quirinale, Palazzo Chigi e i festeggiamenti».

 

Ha rispettato la promessa fatta ai compagni. Disse che sarebbe tornato per la finale. Dove ha trovato questa sicurezza?

«A Coverciano. So come abbiamo lavorato. In ritiro e anche prima. La nostra nazionale ha giocato meglio delle altre dall'inizio del torneo, confermando le vittorie e soprattutto le prestazioni delle qualificazioni. Successo meritato, dunque. Lo hanno riconosciuto pure gli avversari».

 

L'OMAGGIO A spinazzola DI insigne

Tra le bellissime immagini dell'Europeo c'è l'abbraccio di Mancini nel ristorante di Coverciano prima del suo ritorno a Roma per andare a operarsi in Finlandia. Una stretta intensa e significativa del ct. Che rapporto si è creato tra voi?

«Mancini è quello che avete visto in quella foto e in tante altre. È successo con me che ho partecipato a questa impresa, ma si è comportato così pure con chi ha dovuto lasciare Coverciano, uscendo dalla lista dei ventisei convocati. Lo stesso affetto il nostro ct lo ha dedicato a loro, rendendoli comunque partecipi».

 

SPINAZZOLA CON LE STAMPELLE 1

Il legame con Mancini, ma anche quello tra voi giocatori. Scherzi, canti e vittorie. Come è stata la vita di gruppo, vista da dentro?

«Ho parlato del ct proprio per sottolineare l'importanza di aver creato l'ambiente ideale per arrivare al risultato. La nostra è una famiglia più che un gruppo. Legatissimi. In campo e fuori. Coinvolti pure quelli che sono rimasti a casa. Li abbiamo spesso sentiti, hanno tifato».

 

lorenzo spinazzola

Bernardeschi, sul charter che vi ha riportato da Monaco a Firenze, ha preso il microfono e ha cominciato a intonare il coro «Spina-Spina». Che cosa ha provato?

«Sono state ore in cui la commozione è stata grande. Non mi ricordo se ho pianto. Ho finito le lacrime all'Allianz Arena».

 

Il suo Europeo è durato fino al 2 luglio, al minuto 32 della ripresa nel quarto contro il Belgio. Che cosa le viene in mente se ripensa a quell'ennesima corsa sulla fascia dopo aver tra l'altro evitato il pari di Lukaku con il salvataggio di coscia?

«La gravità dell'infortunio. Me ne sono subito reso conto. Ho pianto perché sicuro di dovermi arrendere sul più bello. Più del dolore mi ha fatto male sentirmi fuori dalla competizione. Ho continuato a piangere negli spogliatoi. E quando sono rientrati anche i compagni, hanno pianto con me invece che festeggiare la vittoria».

leonardo spinazzola

 

Poi che cosa è successo?

«Ho detto basta e ho sorriso. Del resto con l'allegria, dal primo giorno del ritiro, siamo arrivati al successo finale. Il nostro segreto per vincere il trofeo. È andata proprio così».

 

Nel messaggio che ha dedicato al gruppo dopo l'infortunio, ha scritto che avrebbe ripetuto quello scatto. Davvero così convinto?

«Sì, mi ripeto: lo farei altre centro volte per prendere un metro in più all'avversario. È lo spirito della nostra nazionale: bisogna dare l'anima per i tuoi compagni se si vuole arrivare fino in fondo».

ITALIA BELGIO - INFORTUNIO DI SPINAZZOLA

 

Pensa che l'Europeo sia stato il momento chic della sua carriera?

«Il più bello sì, non il migliore. Da quando gioco, a cominciare dalla mia esperienza all'Atalanta, cerco di dare il massimo. In questo caso la differenza la fa il palcoscenico. Ho avuto più consenso a livello internazionale».

 

 È stato inserito nella top 11 del torneo ed eletto in 2 delle 4 partite come man of the match. Sono solo premi di consolazione?

«Sono trofei personali che ho portato a casa con l'infortunio al tendine d'Achille. Non contano le mie prestazioni, ma il risultato della Nazionale. Che non è solo del ct e dei giocatori. Dai magazzinieri ai cuochi, il titolo è merito di tutti».

ITALIA BELGIO - IL SALVATAGGIO DI SPINAZZOLA

 

Quando va in ferie?

«Non credo prima di fine mese. Ancora non posso iniziare la fisioterapia. Devo aspettare una settimana, quando mi leveranno il gesso e i punti. Sono qui con me anche i miei bambini e mia moglie. Aspettano me per le vacanze, non mi togliete anche loro».

 

Come è andato il primo incontro con Mourinho?

«Mi ha fatto piacere conoscerlo. È stato carino, mi ha detto che lui e la squadra mi aspettano in campo. Gli ho risposto che dovrà avere pazienza, la stessa che ho io».

SPINAZZOLAesultanza spinazzola italia spagna esultanza spinazzola italia spagna spinazzolaSPINAZZOLAbelgio italia spinazzola

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...