portanova ethan torchio

NEL PROCESSO PORTANOVA IRROMPE ETHAN TORCHIO, IL BATTERISTA DEI MÅNESKIN: IN UNA CHAT PARLA DI SESSO CON LA RAGAZZA CHE HA ACCUSATO IL CALCIATORE E I SUOI AMICI DI STUPRO – IL RAGAZZO E’ ESTRANEO AL PROCEDIMENTO E NON INDAGATO - IL LEGALE DELLA RAGAZZA: “LEI LO SCRIVE CHIARO. DICE CHE NON LE INTERESSA IL SESSO DI GRUPPO” – L’ATTO DI ACCUSA NEI CONFRONTI DI PORTANOVA E I SUOI AMICI E’ PESANTISSIMO: “VIOLENZE SESSUALI, PERCOSSE, SPUTI, INSULTI, ACCANIMENTO SUL SUO CORPO CONCEPITO COME UN OGGETTO”. I RAGAZZI LA TRATTENEVANO “E NE ABUSAVANO IN DUE O TRE PER VOLTA”

Andrea Pasqualetto per corriere.it

 

portanova

Si doveva parlare di Manolo Portanova e dei suoi amici. C’era di mezzo la delicata indagine per stupro nata dalla denuncia di una studentessa ventiduenne che aveva denunciato lui e i suoi amici per violenza sessuale di gruppo nel luglio dello scorso anno. E c’era lo stuolo degli avvocati delle parti in causa davanti al giudice per l’udienza preliminare di Siena che dovrà decidere se mandare o meno a processo il calciatore del Genoa e gli altri. A sorpresa, l’avvocato Alessandro Betti che difende il cugino di Portanova, ha depositato la relazione di una psicologa forense. L’esperta ha analizzato le chat whatsapp della ragazza.

 

 

ethan torchio

La relazione

In una di queste spunta il nome del batterista dei Måneskin, Ethan Torchio, che aveva con lei una relazione e, va sottolineato, nulla c’entra con la vicenda di Portanova (e non è in alcun modo indagato). Secondo Betti la chat, lunga dieci pagine e precedente ai fatti oggetto del procedimento Portanova, è utile a inquadrare la vicenda di cui si parla. «Al termine dell’attento studio del materiale messo a disposizione è possibile concludere che l’evento è inserito in una

certa dinamica...

 

Non emergono elementi che permettano di dire che la persona offesa abbia espresso il suo dissenso agli imputati in maniera chiara e inequivocabile», ha concluso l’esperta.

 

 

In aula, è insorto il difensore della ragazza, Jacopo Meini, che ha fatto subito notare come la conversazione con Torchio finita agli atti non fosse integrale: «Dalla versione intera si capisce bene che la mia assistita è contraria al sesso di gruppo. Lo scrive chiaro: non mi interessa proprio». Le posizioni di accusa e difesa, in sintesi, hanno riproposto un copione già letto in casi analoghi: «Si è trattato di un rapporto consenziente», ha sostenuto l’avvocato Gabriele Bordoni, difensore di Portanova. «C’è stata una violenza sessuale di gruppo e non solo, la mia assistita è stata anche picchiata», è stata la replica di Meini. Il legale ha portato all’attenzione del giudice una serie di nuovi elementi.

 

La supertestimone

manolo portanova

Spunta una sorta di diario, nel quale la ventiduenne ha raccontato per iscritto passo dopo passo la sua sofferenza, prima a uno psicoterapeuta e poi a uno psichiatra. Fra le carte depositate anche la testimonianza dell’amica del cuore. La notte in cui incontrò Portanova e i suoi amici, fra il 30 e il 31 luglio dello scorso anno in un appartamento del centro di Siena, c’era anche lei, seppure in un’altra stanza e con un ragazzo che nulla c’entra con la denuncia.

 

«Lei era in piedi, con la borsetta stretta tra le mani — ha raccontato l’amica — Mi guardava con un’espressione un po’ strana e capivo che c’era qualcosa che non andava perché sembrava che avesse pianto. Non era l’amica serena e spensierata di sempre... Le chiedevo che cosa avesse ma lei non mi rispondeva... poi mi ha chiesto di lasciare subito quella casa. E lì ho capito che era successo qualcosa di grave».

 

L’accusa

manolo portanova

L’atto d’accusa è pesantissimo: «Violenze sessuali, percosse sputi, insulti, accanimento sul suo corpo concepito come un oggetto». I ragazzi la trattenevano «e ne abusavano in due o tre per volta». Nella richiesta di rinvio a giudizio del marzo scorso, il pm Nicola Marini aveva sottolineato come «Portanova, consapevole che la ragazza si era infatuata di lui, nonostante il chiaro intendimento della giovane di stare solo con l’indagato... la costringevano a subire atti sessuali scattandole foto e riprendendola ... ».

 

ethan torchio

Quella notte, con il calciatore, c’erano il fratello, che allora era minorenne ed è indagato dalla procura dei minori di Firenze, il cugino e un amico del calciatore. Alla luce delle nuove carte, il giudice di Siena ha rinviato tutto al 5 luglio. I difensori degli imputati avranno così la possibilità di analizzare i documenti depositati. E già annunciano battaglia

manolo portanova manolo portanova

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…