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Vincenzo D’Angelo per gazzetta.it

 

Missione compiuta: successo a Frosinone e diffidati salvi in vista del big match di sabato sera a San Siro contro la Roma. L'Inter fa un nuovo passo importante verso la qualificazione alla prossima Champions e il 3-1 dello Stirpe riallontana Roma e Milan - che avevano vinto negli anticipi – e regala altri temi nerazzurri. Il primo: Icardi non è più neanche rigorista? Il secondo: è solo una coincidenza il fatto che ora Icardi sia più presente come uomo assist? Nelle prossime gare ne capiremo di più.

 

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IN GESTIONE — Il pericolo diffida non condiziona Spalletti, che sceglie l’undici migliore e preferisce Icardi a Lautaro. Pochi secondi ed è proprio Icardi a poter far male dopo un rinvio sbilenco di Sportiello, ma il 9 argentino – quasi sorpreso da tanta grazia – cicca il piattone. Dopo una fase di studio senza sussulti, l'Inter passa al primo vero affondo. Cross di D’Ambrosio (19') dalla destra e Nainggolan di testa buca Sportiello.

 

La reazione del Frosinone arriva con un colpo di testa di Paganini su azione d'angolo (23') di poco alto. Ma è una parentesi quasi casuale, perché l'Inter gestisce i tempi e il Frosinone fatica a ripartire. E allora l’Inter ri-accelera per provare a chiuderla: Nainggolan guadagna un angolo da cui i nerazzurri ottengono un rigore per trattenuta di Chibsah su Skriniar. A sorpresa calcia Perisic (37'): Sportiello spiazzato e 2-0. L'Inter non rallenta e al 41' è Politano in ripartenza a sfiorare il 3-0, ma Sportiello para di piede.

 

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SOFFERENZA — Ma all'Inter piace complicarsi la vita, così nella ripresa cambia atteggiamento e si fa sorprendere dalla voglia di rivalsa del Frosinone, che si ripresenta con Ciano trequartista e un atteggiamento più offensivo. I ciociari trovano energia vitale per cercare l'impresa al minuto 18, quando Cassata da fuori area sorprende Handanovic. Lo Stirpe si rianima e spinge i ragazzi di Baroni. Ciano (24') su punizione dà l’illusione del pari e Spalletti corre ai ripari, inserendo Keita per Perisic e Gagliardini per Borja. Il Frosinone prova a spingere con i nervi e l'Inter si trova finalmente praterie da aggredire per ri-chiudere il match. Ci è riuscita solo tardi, però, al terzo di recupero, sull'asse Nainggolan-Icardi-Vecino, con l'ex capitano bravo a rifinire per l'uruguaiano e a non cercare la gloria personale. Anche da questi particolari si giudica uno spogliatoio.

 

BAKAYOKO-KESSIE

Alessandro Catapano per gazzetta.it

 

kessie bakayoko maglia acerbi kessie bakayoko maglia acerbi

“Condotta gravemente antisportiva”. È la fattispecie che Giuseppe Pecoraro ha ravvisato nell’esultanza di Kessie e Bakayoko alla fine di un arroventato Milan-Lazio, sotto la curva dei tifosi milanisti con la maglia del laziale Acerbi mostrata in segno di sfottò. Secondo il Procuratore federale una ragione sufficiente a far scattare la richiesta al giudice sportivo Gerardo Mastrandrea di utilizzare la prova tv per valutare se il gesto dei due giocatori rossoneri vada sanzionato con un’ammenda o, addirittura, una squalifica.

 

malagò giorgetti malagò giorgetti

C’È ANCHE UNO SPUTO — In questa occasione il Procuratore federale si muove tra le pieghe del codice, che in linea teorica non contempla l’utilizzo della tv per questo genere di episodi. L’intento è dare al giudice sportivo uno strumento in più per valutare un episodio che, altrimenti, rischierebbe di restare impunito, non essendo stato visto né dagli ufficiali di gara, già rientrati negli spogliatoi, né dagli ispettori federali, che invece hanno “pizzicato” uno spiacevolissimo sputo di un tifoso milanista indirizzato all’allenatore della Lazio Simone Inzaghi, proprio mentre abbandonava il campo espulso da Rocchi. Gesto riprovevole, che molto probabilmente già domani farà scattare un’ammenda per il Milan.

 

TRE POSSIBILITÀ — Cosa farà il giudice? Come prevede il Codice in questi casi, ha tre possibilità: non ammettere le immagini, valutarle e decidere che non contengono gli estremi per una sanzione, dichiararsi impossibilitato a prendere una decisione e richiedere un supplemento d’indagini al Procuratore federale, che in questo caso probabilmente raggiungerebbe il proprio scopo: ricevere da Mastrandrea la titolarità a dirimere un caso che nella migliore delle ipotesi per i giocatori e il Milan contiene tutti gli elementi per una sanzione per slealtà sportiva. Da martedì ne sapremo qualcosa in più.

 

 

 

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