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ROMA NON E’ MANCHESTER – PARLA SMALLING DOPO LA RAPINA SUBITA NELLA SUA VILLA SULL’APPIA PIGNATELLI: "L’ANTIFURTO NON LO METTO. IN INGHILTERRA NON SIAMO ABITUATI. I BANDITI HANNO CHIESTO COME MI CHIAMASSI. SI ESPRIMEVANO A GESTI, NON PARLAVANO NÈ INGLESE NÈ ITALIANO, MA LI HO SENTITI DIRE “PORCO!” QUANDO SI SONO ACCORTI CHE IN CASSAFORTE C’ERA POCO…" - PAOLA FERRARI, RIVELA CHE IN QUELLA STESSA CASA E' STATA RAPINATA ANCHE LEI: "PERCHÉ DOPO DUE ANNI QUESTA STORIA SI RIPETE?"

Rinaldo Frignani per roma.corriere.it

 

SMALLING

«L’ antifurto? No, non l’ho messo. Da noi in Inghilterra non lo usiamo, non siamo abituati». Riservato, distaccato, quasi non fosse nemmeno lui la vittima di un assalto notturno in casa da parte di banditi incappucciati e armati di pistola, Chris Smalling lo ammette senza troppi fronzoli davanti ai poliziotti increduli che gli chiedono di ricostruire i 30 minuti da incubo vissuti all’alba di. ieri nella villa immersa nel verde dove abita dall’ottobre scorso, sull’Appia Pignatelli.

 

smalling

Il difensore della Roma — solo l’ultimo di tanti romanisti vittime di furti e rapine — è stato svegliato di soprassalto da tre uomini che gli hanno puntato in faccia una torcia elettrica e lo hanno poi costretto ad aprire la cassaforte, in bella mostra sulla parete della camera da letto. Accanto all’ex del Manchester United c’era la moglie e modella Sam Cooke, rimasta per tutto il tempo al suo fianco, terrorizzata. Anche perché nella stanza accanto dormiva il figlio della coppia di appena due anni, mentre in una dependance del complesso residenziale in via Trebazia c’erano la suocera di Smalling e la tata del bambino.

smalling

 

Nessuna delle due si è accorta di quello che succedeva nella villa principale dove i banditi sono entrati alle 3.30 circa dopo aver praticato un foro nella finestra della camera da letto e aver tolto il gancio di sicurezza. Poche ore prima il 31enne di Greenwich valutato 18 milioni di euro era rientrato a casa dopo aver assistito dalla tribuna all’Olimpico (è infortunato a un ginocchio) al passaggio del turno della sua squadra alle semifinali di Europa League contro l’Ajax.

 

«I rapinatori ci hanno ordinato di stare seduti sul letto — ha raccontato il giocatore inglese, alla sua seconda stagione in giallorosso —. Non ci hanno picchiato, né legato. Non so dire se avessero una pistola vera, al tappo rosso non ci ho fatto caso. E poi hanno anche parlato poco, anzi pochissimo». Sul caso indagano gli investigatori della Squadra mobile che hanno svolto un sopralluogo con la Scientifica. Sono stati acquisiti i filmati di alcune telecamere di vigilanza.

 

 

C’è il sospetto che i banditi non fossero italiani. Smalling, che parla solo qualche parola nella nostra lingua, avrebbe però sentito uno di loro imprecare («Porco!») quando si è accorto che nella cassaforte c’erano «solo» tre Rolex e qualche gioiello. Un bottino di circa 50 mila euro, ma forse i tre pensavano al colpo grosso. Per il resto i rapinatori avrebbero cercato di comunicare a gesti con il difensore. Non si esclude peraltro che non si siano nemmeno resi conto di chi stavano minacciando.

rapina nella villa di paola ferrari sull appia 4

 

«Mi hanno chiesto come mi chiamassi — ha aggiunto Smalling — e uno di loro mi ha fatto il gesto dei soldi. Voleva sapere se avevamo “cash” in casa, ma non sapeva come dirlo. Ho capito e sono sceso al piano di sotto: ho preso 200 euro da un borsello e glieli ho dati». I banditi sono quindi fuggiti forse scavalcando il muro di cinta nello stesso punto dal quale erano passati per entrare. Per chi indaga non sarebbero professionisti, ma potrebbero aver agito dopo alcuni appostamenti. Non si può escludere la complicità di un basista.

rapina nella villa di paola ferrari sull appia 3

 

A novembre, a Monteverde, era stato preso di mira il tecnico della Roma Paulo Fonseca, ma lui non era in casa, e due giorni prima con la medesima modalità anche l’attaccante della Lazio Joaquin Correa. A Smalling sono arrivati centinaia di messaggi di sostegno, da colleghi e tifosi. Ieri è andato in Questura ma non a Trigoria dove avrebbe dovuto allenarsi. E la giornalista di Rai Sport Paola Ferrari, rivela che quanto accaduto al giocatore «è successo nella stessa casa dove sono stata rapinata io, perché dopo due anni questa storia si ripete?»

PAOLA FERRARI

 

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