mancini sacchi

L’ITALIA RACCOGLIE QUANTO SEMINATO. CIOE’ NIENTE – ARRIGO SACCHI DIFENDE MANCINI: “LE ALTRE NAZIONI SI EVOLVONO E NOI SIAMO RIMASTI A 60 ANNI FA. IL PROBLEMA È "ISTITUZIONALE". E' DAL 2010 CHE NON VINCIAMO NULLA IN EUROPA. CONTINUIAMO A COMPRARE STRANIERI E ANCHE I SETTORI GIOVANILI SONO PIENI DI RAGAZZI CHE VENGONO DALL'ESTERO. I RITMI DEL NOSTRO CAMPIONATO SONO RIDICOLI. DOBBIAMO INSEGNARE AI RAGAZZI A GIOCARE. SIAMO ARRETRATI…"

Andrea Schianchi per “la Gazzetta dello Sport”

 

sacchi mancini 2

Clamoroso. Pazzesco. Incredibile. L'Italia eliminata dalla Macedonia, per la seconda volta consecutiva non va al Mondiale. «Stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato - è il commento di Arrigo Sacchi - Parliamo tanto, ma con le parole non si risolvono i problemi. Serve una visione più ampia della questione. Prima era colpa del commissario tecnico Ventura, quando abbiamo fallito la qualificazione al Mondiale del 2018, adesso sarà colpa di Mancini: ma se continuiamo a ragionare in questo modo non arriveremo da nessuna parte».

 

Resta il fatto che, dopo la vittoria dell'Europeo, la Nazionale è stata in costante calando. E' d'accordo?

mancini sacchi

«Quello che è successo a Palermo contro la Macedonia sono dodici anni che succede con le squadre di club. E' dal 2010 che non vinciamo nulla in Europa, dopo la Champions League dell'Inter di Mourinho. La Nazionale all'Europeo è stata una meravigliosa eccezione cui tutti dobbiamo essere grati perché ci ha regalato un trofeo conquistato con merito e bel gioco. Ma è stata un'eccezione, appunto, e non certo una regola. Continuiamo a comprare stranieri per i nostri club, e anche i settori giovanili sono pieni di ragazzi che vengono dall'estero: siamo sicuri che questa sia la strada giusta o, invece, non è questo il vero problema?».

 

Che cosa fare, adesso?

ITALIA MACEDONIA DEL NORD GRAVINA

«Il presidente Gravina è un uomo competente, dovrà analizzare la situazione con freddezza e non farsi prendere dall'emozione del momento. Spero che non intenda risolvere tutto mandando via il commissario tecnico. Il guaio è più grave, molto più grave. Il calcio italiano soffre di arretratezza culturale, non ci sono idee nuove. Le altre nazioni si evolvono e noi siamo rimasti a sessant' anni fa. Lo dico chiaramente: i meno colpevoli di questa situazione sono i giocatori e l'allenatore. Qui il problema è "istituzionale"».

 

Che cosa intende?

«Mi spiego, e forse mi ripeto: i settori giovanili sono pieni di stranieri comprati come fossero stock di frutta e verdura, le società sono piene di debiti, le squadre non vincono nulla fuori dall'Italia e nessuno alza la voce per dire qualcosa? All'estero corrono, costruiscono centri federali, si dà supporto alla crescita dei giovani. Noi no. Perché?».

 

gabriele gravina foto di bacco

Esiste anche un problema nel campionato di Serie A?

«Decisamente sì. I ritmi del nostro campionato sono ridicoli. Provate a guardare una partita inglese, o spagnola, o tedesca. I giocatori vanno molto più forte, si abituano nelle loro nazioni al livello europeo. Qui da noi gli arbitri fischiano troppo, le azioni sono sempre interrotte. Come si fa a giocare in questo modo? Torno a dirlo: siamo arretrati, e non soltanto nel calcio. Io voglio bene al calcio, e al calcio italiano in particolare, ma bisogna essere onesti: non ci sono idee. Prima cosa: dobbiamo insegnare ai ragazzi a giocare, non andiamo insomma sempre ad affidarci al salvatore della patria che magari arriva pure dall'estero...».

 

Nello specifico, che cosa è mancato contro la Macedonia del Nord?

italia macedonia

«Mancavano giocatori in forma, e questo è stato il problema principale. L'Europeo lo abbiamo vinto da eroi, a Palermo di eroi non ce n'erano. E secondo me, nella testa, c'era anche un po' di paura, di mancanza di sicurezza o di fiducia nei propri mezzi: possibile che tutti i tiri siano finiti alti? Lì servivano un po' di concentrazione, un po' di determinazione, un po' di cattiveria agonistica. Ma non diamo colpe ai giocatori, loro hanno fatto il massimo e all'Europeo hanno compiuto un autentico miracolo».

 

Dato per scontato che ci sarà un'analisi approfondita da parte della Federcalcio, quali saranno i prossimi passi?

«A me hanno sempre insegnato che si deve imparare da chi le cose le sa fare bene. Allora andiamo a vedere com' è il calcio spagnolo, o com' è il calcio inglese. Proviamo a vedere come sono stati ottenuti certi risultati, soprattutto la Spagna a livello di nazionale, e non aggrappiamoci sempre ai nostri vecchi pensieri, non pensiamo di risolvere i problemi cambiando le persone. È l'approccio, è la mente che va cambiata».

 

ROBERTO MANCINI DOPO ITALIA MACEDONIA

Certo che mai nella storia del calcio l'Italia ha saltato due edizioni consecutive del Mondiale. La botta è difficile da assorbire.

«È una botta terribile, un colpo da ko dopo il quale è complicato rialzarsi. Però dobbiamo provarci, e non cercando una scorciatoia, che è la nostra specialità della casa. Le scorciatoie e le furbizie, in tutti i settori e non soltanto nel calcio, ci hanno portato a questo punto. Vogliamo proseguire in questa direzione o vogliamo invece cogliere l'occasione per un vero rinnovamento? Che, lo ripeto ancora una volta, deve essere prima di tutto culturale. Evolversi significa conoscere, lavorare, sacrificarsi e sapersi mettere in discussione».

l italia fuori dal mondiale 2022 prima del corriere dello sportitalia vs macedonia del nord 38l italia fuori dal mondiale 2022 prima della gazzetta dello sport italia vs macedonia del nord 11l italia fuori dal mondiale 2022 prima di tuttosport

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...