totti lazio 7

TOTTI, UNA BUONA PAROLA PER TUTTI – "LA LAZIO? NON ESISTE - HO DETTO NO AL REAL ANCHE SE ILARY MI SPINGEVA AD ANDARE – MONCHI? UN RAPPORTO CON ALTI E BASSI. E’ STATO MAL CONSIGLIATO. HA AVUTO FIDUCIA IN ALTRI CHE PENSAVANO DI PIÙ A LORO STESSI" (FUORI I NOMI!) - "CASSANO IN ALLENAMENTO MASSACRAVA TUTTI. A ZEBINA, DELVECCHIO, TOMMASI QUANDO SBAGLIAVANO UN PASSAGGIO DICEVA...

Da www.corrieredellosport.it

 

derby roma lazio il selfie di francesco totti 4

"La Roma è un sogno che mi sono tenuto stretto. Ho detto no al Real anche se Ilary mi spingeva ad andare". Dopo le anticipazioni di ieri, ecco l'intervista completa di Francesco Totti alla rivista spagnola Libero. Tanti i temi trattati, uno su tutto il suo addio alla Roma e il rapporto con l'ex direttore sportivo giallorosso Monchi

 

La Roma o la Lazio?
"Perché la Roma o la Lazio? A me non dovete chiederlo. Per me Roma è la Roma. La Lazio non esiste. Non posso fare paragoni. Ciò non significa che sto parlando male di loro, tutt’altro. Per me la Roma è unica, così come i suoi tifosi. Sono passionali, sentimentali, danno tutto per la maglia".

 

Sui tifosi della Roma.
"Sono sempre stato un tifoso della Roma. È stato un sogno vestire quella maglia, il numero dieci, la fascia da capitano. Una volta che sono riuscito a ottenere questo sogno me lo sono tenuto stretto. Sono stato più fortunato rispetto a molti altri. Roma per me è la città più bella del mondo. Mare, montagna, sole, amici, parenti. Per me è una città che non cambierei con nessun altra al mondo”.

 

derby roma lazio francesco totti 8

L’offerta della Lazio nella giovanili.
"Mia madre era della Lazio per mia nonna. Io giocavo nella Lodigiani, hanno chiamato i miei genitori e a me mi ha chiamato mio fratello Riccardo per parlare di queste due opzioni. Non ho avuto dubbi, mio padre e mio fratello erano della Roma. Ho scelto la Roma, però loro avrebbero preferito la Lazio perché avrebbe pagato. Per fortuna è stata la scelta migliore".

 

totti ilary

Sulle volte che è stato vicino al Real Madrid.
"Almeno due. Ne ricordo una, nel 2003. Mi restava un anno di contratto. Ci sono stati alcuni problemi con il presidente per altri motivi, non miei personali. E il Real Madrid mi offriva qualsiasi cifra per andare lì. Complessivamente qualcosa come venti, venticinque milioni. E alla Roma molti soldi. Io, tra alcune cose e altre, avevo una convinzione di andare dell’80%. Inoltre, con la Roma non vivevo il mio momento migliore. Mi hanno offerto molto, qualsiasi cosa, anche la “10” di Figo, che avrebbero venduto all’Inter. C’era Raúl, capitano, simbolo di Madrid, che era quello che guadagnava di più. Ogni giocatore che arrivava doveva guadagnare meno di lui.

 

totti ilary 9

Ci ho pensato molto. Ilary (non eravamo ancora sposati) mi disse che stava lasciando il suo lavoro e che sarebbe venuta con me. Alla fine Sensi mi ha parlato, abbiamo chiarito tutto… E sono rimasto. È stata una scelta dal cuore in cui la famiglia, gli amici, i tifosi e la Roma hanno pesato molto. Ho avuto la sensazione di fare qualcosa di diverso da quello che fanno normalmente gli altri, che non respingono club di questo tipo. Mi sentivo un grande giocatore e, allo stesso tempo, diverso. Con l’amore verso una maglia. Giocare con loro (il Real Madrid, ndr), appartenere a quel gruppo, sarebbe già stato fantastico. Non giocare dall’inizio non sarebbe stato un problema. Il Real Madrid non è un club normale. A tutti sarebbe piaciuto giocare lì".

 

derby roma lazio francesco totti 1

La relazione con Cassano.
"Cassano è un fratello minore. E’ venuto a Roma per me, perché diceva che fossi il suo idolo. Lo voleva la Juve ma ha scelto la Roma. Voleva giocare con me, era innamorato del mio calcio. Non ha avuto un’infanzia facile, così quando è arrivato a Roma l’ho portato a casa con i miei genitori. In allenamento massacrava tutti, a eccezione di me Batistuta e Samuel. Zebina, Delvecchio, Tommasi… quando sbagliavano un passaggio gli diceva: “Sei un pippone, vai a lavorare in farmacia”.

 

Ti fa capire che personalità avesse. Era giovane e sfidava i trentenni. È vero che aveva torto, perché devi sempre avere rispetto .. Ma lo conoscevamo e sapevamo già com’era. L’abbiamo semplicemente accettato. A volte era persino esagerato, perché non aveva limiti, filtri, freni. Quando cominciava non la smetteva. Con Capello ha litigato milioni di volte. Si inseguivano in mezzo al campo durante l’allenamento. Ho visto scene incredibili, ma Fabio lo adorava perché sapeva di avere a che fare con un fenomeno. Capello voleva buoni giocatori, con carattere, e Cassano lo era".

monchi pallotta

 

Sul ritiro.
"Sono coerente con me, con il mio fisico e con la mia testa. So che c’è un inizio e una fine. Però ci sono giocatori come Messi, Ronaldo, me… con il diritto di decidere. Avrei fatto bene alla Roma anche oggi, ma non perché sono Totti, bensì per l’ambiente, i giocatori, l’esperienza, il marketing, per tutto. Non avrei nemmeno dovuto giocare tutte le partite, una sì e tre no. Venti minuti in una, la Coppa…”

 

monchi

Su Luis Enrique a Roma.
"Non ha fatto bene, ma è anche vero che non aveva una squadra per vincere. Ci eravamo sfidati in passato come giocatori e mi aveva già lasciato il segno: cinque punti di sutura sulla gamba".

 

Vincere a Roma.
"E’ speciale perché succede una volta ogni venti anni. Purtroppo è la verità. Quando la Juve vince, festeggia solo una notte, quella della domenica. Lunedì è già finito tutto. Invece quando noi abbiamo vinto con Capello a Roma si è fatto festa per tre o quattro mesi. Una festa senza fine… perché non siamo abituati. Non siamo il Real o il Barcellona, forti anche in Europa. Se vinciamo tre campionati di fila, forse al terzo finisce l’euforia".

 

totti ilary in centro

Il ruolo dell’allenatore
"Ognuno ha la sua opinione. Per me l’allenatore è essenziale, ma più come gestione che come capacità di allenare. Se hai una squadra da 20 stelle, è difficile dire a uno di loro come fare la diagonale. Se fossi un allenatore, direi: “Mettiti la maglietta e gioca”. Cosa può dire Zidane a Sergio Ramos? Deve gestire il gruppo. Stile Mourinho, intelligente, sveglio. Si assume la piena responsabilità e dà libertà alla squadra. Per me questo è il concetto di grande allenatore".

 

Sul cucchiaio.
"Sergio Ramos ha la qualità per farlo. Tira i rigori molto bene, è un grandissimo giocatore. Però la verità è che oggi il cucchiaio si è convertito in un gesto banale, si fa come se fosse una cosa normale. Il mio all’Europeo contro l’Olanda fu spontaneo. E’ nato da una battuta in allenamento. E’ un gesto che mi è venuto sempre istintivo, ma non volevo mancare di rispetto a nessuno. Quando giocavo pensavo a chi pagava il biglietto e volevo farli divertire. Mi piaceva far divertire la gente e ci riuscivo quasi sempre. Anche nella Roma. Quando vedevo Zidane o Ronaldo fare certe cose mi identificavo con loro. Per questo mi piacevano tanto".

 

selfie totti con lazio dietro

Su Zidane.
"Credo che Zidane sia uno dei cinque giocatori in tutto il mondo che hanno fatto impazzire i tifosi. Era completo, elegante, faceva quello che voleva. Aveva testa, piedi e spirito diversi dagli altri. Lo guardavo e lo ammiravo e ringraziavo la vita per avere questa possibilità".

Su Monchi.
"Un rapporto con alti e bassi. Non mi sono mai sentito importante nel progetto. Lui per me è una persona leale, sincera, molto professionale. Non è stato facile il suo arrivo. E’ passato da Siviglia, dove è rimasto per 30 anni, a Roma dove tutti si aspettavano il massimo. E’ arrivato in un momento singolare della gestione americana, penso sia stato mal consigliato. Non si è circondato delle persone che volevano davvero lasciargli fare il suo lavoro. Ha avuto fiducia in altri che pensavano di più a se stessi".

tottitotti cassanototti cassanototti cassanototti de rossi cassano

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...