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VALENTINO CAMBIA MOTORE? – ROSSI STA PENSANDO DI LASCIARE LA MOTOGP PER DARSI ALLE QUATTRO RUOTE – ALLA“12 ORE” DI ABU DHABI CONFESSA LA SUA TENTAZIONE: “MI PIACEREBBE CORRERE LE 24 ORE PIÙ PRESTIGIOSE, LE MANS, SPA E IL VECCHIO NÜRBURGRING” – ALLA VIGILIA DELLA SCADENZA DEL CONTRATTO CON YAMAHA, SUSSURRA: “SE HAMILTON MANDASSE BOTTAS ALLA YAMAHA E MI CHIEDESSE DI FARGLI DA SECONDO ALLA MERCEDES…” - VIDEO

 

Giorgio Terruzzi per il “Corriere della Sera”

 

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Abu Dhabi «Guidare una moto in una gara del Mondiale è difficile; guidare una macchina qui è divertente». Caldo e sabbia, l' acqua piatta di Yas Marina: Valentino Rossi ha alzato la temperatura del suo secondo lavoro. Niente più Rally di Monza, tutto folla e gelo. Piuttosto, una «12 Ore» da disputare in equipaggio con il fratello Luca Marini, con l' amico di sempre Alessio Uccio Salucci su una pista scavata nel deserto.

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La Ferrari 488 Gt3 è magnifica, blu opaco e giallo acido, gestita da Kessel Racing, un vero super-team per le gare a ruote coperte. In aggiunta c' è il suo vecchio avversario Loris Capirossi nel box a fianco, in gara con una macchina identica alla sua. Divertente?

 

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Mai troppo perché Vale, quando entra in pista, fa sul serio sempre, dominato com' è da un agonismo formidabile e da una disposizione all' apprendimento sempre fresca. Settimo in griglia, con l' idea di migliorare guidando: «Sono contento, mi piace la pista, è roba per gente che in macchina ci sa fare. Servirebbero più chilometri per usare meglio i freni, per lavorare con il gas, tra sovrasterzo e sottosterzo.

 

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Comunque, la gara è lunga e conterà la consistenza, la sintonia con la nostra Ferrari».

Il fatto è che Vale ha in mente qualche ipotesi a quattro ruote più complessa, concreta e tutt' altro che lontana: «Mi piacerebbe dare un seguito, correre le 24 ore più prestigiose della storia motoristica, Le Mans, Spa e vecchio Nürburgring, un circuito che a me piace da matti.

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Del resto, sulle quattro ruote di un kart ho cominciato, prima di passare alle minimoto». Tempi di realizzazione di questo clamoroso ritorno? Forse più stretti del previsto. Dipenderà dalla prossima stagione in MotoGp, che Valentino considera in qualche misura decisiva: «Sì, è vero, scade il mio contratto con Yamaha, abbiamo cambiato molte componenti del team ma tutto dipenderà dai risultati.

 

Che devono migliorare perché serve combattere contro i più forti». Vale non lo dice ma cercherà una verifica anche dentro se stesso, al termine di una stagione confusa al punto da rendere impossibile l' analisi dei veri punti critici. Tecnici e umani.

 

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Intanto, chi è convinto che le potenzialità di Rossi siano ancora enormi e intatte è Lewis Hamilton. A conclusione del test incrociato di Valencia, visti i tempi e le telemetrie di Valentino al volante della Mercedes, pare che Re Luigi abbia cercato seriamente di convincerlo a riconsiderare l' ipotesi F1: «Bello, certo, ma l' anagrafe mi frega.

 

Purtroppo stiamo parlando di qualcosa di irrealizzabile per tempi disponibili, numeri degli anni alla mano. Però, se Hamilton mandasse Bottas alla Yamaha per far coppia con Viñales e mi chiedesse di fargli da secondo alla Mercedes, beh non mi dispiacerebbe affatto».

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Intanto, c' è da portare in fondo questa fatica da 12 ore: «Qui è pieno di professionisti, dunque posso solo imparare.

Sono arrivato ad Abu Dhabi direttamente dal test con la F1 e appena ho cominciato a girare con la Ferrari 488 Gt3 ho fatto quattro testacoda. Gli automatismi sono completamente diversi, non solo tra moto e macchina ma tra macchina e macchina.

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La Mercedes è incollata a terra mentre una Gt, pur regolata alla perfezione è tutta un' altra faccenda. Ho chiesto qualche consiglio proprio a Hamilton per guidare al massimo qui dove lui ha appena vinto il Gp. Non mi ha ancora risposto. Mi sa che to

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