DELLA VALLE DI LACRIME E VELENI- "ORA BASTA! SE QUALCUNO CERCA UN CAPOPOPOLO CAZZARO NON VENGA A CERCARLO A CASA NOSTRA”LA LETTERA DI FUOCO DEL PATRON VIOLA AI TIFOSI: "URLATE DI BRACCINI CORTI, FRATELLI FREDDI CALCOLATORI, MA QUALE FILM AVETE VISTO? FATECI VEDERE VOI COSA SAPETE FARE" – DDV DENUNCIA IL CLIMA OSTILE: "NOI A DISPOSIZIONE MA NESSUNO SI E’ FATTO AVANTI PER COMPRARE - LO STADIO? CHIEDETE AL SINDACO…"

-

Condividi questo articolo


Da gazzetta.it

fratelli della valle fratelli della valle

"Ora basta!". Con tanto di punto esclamativo. È un Diego Della Valle furioso quello che rompe il silenzio con un grido indirizzato ai tifosi, e non solo, dopo settimane di ferri corti indirizzati alla società di cui è patron.

 

La lettera, pubblicata oggi da La Nazione, non usa mezzi termini dalle prime righe: "Non so come faccia mio fratello a trattenersi di fronte a quello che sta accadendo, sicuramente è per il suo attaccamento alla Fiorentina che in tutti questi anni è stata la sua passione. Io invece non lo accetto, dopo quello che sto vedendo e la situazione assurda che è stata volutamente ingigantita da chi vuole sfasciare tutto creando un clima che non serve a niente, se non a destabilizzare la Società e la squadra che ha ancora tre partite da giocare e che noi tutti dobbiamo sostenere con forza fino alla fine del campionato perché questi giovani lo meritano".

IL CLIMA

DELLA VALLE DELLA VALLE

Già, il campionato, oggi nel giorno di Fiorentina-Milan, con lo stadio Franchi che si prepara anche a celebrare lo scudetto di 50 anni fa con i campioni di allora, i tifosi hanno annunciato proteste silenziose sugli spalti e un flash mob in via Tornabuoni - salotto buono della città - davanti alle boutique dei marchi della famiglia Della Valle. Parte dei supporter invitano la famiglia a lasciare? Ddv rilancia: "Chi crea questo clima ostile e violento vuole alimentare il caos e la confusione senza proporre niente di serio o realizzabile, approfittando vigliaccamente spesso dell’anonimato o di proteste in gruppo per offendere in modo vergognoso o per gridare richieste senza proporre soluzioni concrete. Ora, sono io che voglio risposte precise e concrete.

 

Una parte di voi non fa altro che gridare che dobbiamo andarcene ma avete dimenticato che vi avevamo messo a suo tempo la Società a disposizione, pronti ad aiutare in tutti i modi se qualcuno di serio si fosse presentato ma, come sapete, non si è visto nessuno, ripeto nessuno neanche lo scemo del villaggio".

fratelli Della Valle fratelli Della Valle

 

"SOLO OFFESE"

 

Insomma, secondo il patron, a fare da controcanto agli insulti non c'è nulla, nessun compratore che si sia fatto avanti: "Guardate i bilanci - scrive - e leggete i numeri prima di aprire bocca: la mia famiglia ha speso centinaia di milioni di euro ". Non basta: "Urlate di plusvalenze, braccini corti, fratelli freddi calcolatori…ma quale film avete visto? Svegliatevi, usate il cervello se possibile e verificate le cose in modo serio, avete gli strumenti per farlo velocemente cliccando sul vostro telefonino e smettetela di farvi imboccare finte verità da alcuni avvoltoi che vogliono solo la distruzione ed il caos della Società".

154 diego della valle nin 6411 154 diego della valle nin 6411

 

"IL NUOVO STADIO? CHIEDETE AL SINDACO"

Dopo anni di rinvii, tentennamenti, rassicurazioni incrociate, Della Valle tocca il nervo scoperto del nuovo stadio, chiamando in causa il Comune e il sindaco Dario Nardella (a fine mandato e ricandidato per il rinnovo alle elezioni del prossimo 26 maggio): " Si parla sempre del nuovo stadio e degli interessi che noi avremmo nel costruirlo: bene, deve essere chiaro che noi lo stadio lo volevamo costruire insieme alle aree vicine per dare forza alla Società e per aiutarne la crescita, sia chiaro che pur dovendo investire una cifra enorme a noi personalmente non avrebbe portato nessun vantaggio economico.

 

DELLA VALLE DELLA VALLE

Sono anni che veniamo coinvolti in beghe locali dove tutti si azzuffano sui terreni destinati allo stadio, siamo sempre stati rassicurati che le cose procedevano e fino ad oggi ancora non si è arrivati a conclusione; noi abbiamo aspettato i tempi dettati da altri. Io credo che se viene considerato un così grande affare lo stadio dovrebbe farlo il Comune, noi saremmo più contenti. Andate voi a chiederlo al Sindaco. Tutto quello che abbiamo fatto fino ad oggi è stato fatto per passione verso la nostra Società, passione in cui sono coinvolti fratelli, figli e nipoti della mia famiglia, passione che gestiamo dentro di noi soprattutto quando i momenti non sono dei migliori".

DARIO NARDELLA DARIO NARDELLA

 
LA SFIDA

 

La lunga lettera di Della Valle si chiude con un guanto di sfida e lascia intendere che la cosa non si chiuderà qui. "Se qualcuno cerca un capo popolo 'cazzaro' non venga a cercarlo a casa nostra - dice annunciando di non voler più contatti con chi lo ha insultato - Io, quando penso ai tifosi del resto, penso a quelli veri che, come noi, amano la Fiorentina e gioiscono e soffrono continuando sempre a sostenerla". Poi, appunto, la sfida:

 

DELLA VALLE DELLA VALLE

"Mi auguro che tutti quelli che hanno messo in piedi questo casino assurdo ed i loro ispiratori abbiano delle soluzioni concrete da portare per il futuro della Società perché un minuto dopo la fine del campionato ci saranno molte cose che noi vogliamo affrontare con civiltà ma con assoluta chiarezza, determinazione e consapevolezza di quello che vogliamo fare. Non basta appendere striscioni nella notte, offendere utilizzando l’anonimato o urlando nascosti in mezzo ai gruppi. In parole povere, assumetevi le vostre responsabilità come noi abbiamo sempre fatto: avete messo in piedi un enorme casino ora gestitelo. Fate vedere a noi cosa sapete fare voi".

 

DELLA VALLE CAIRO DELLA VALLE CAIRO diego e andrea della valle diego e andrea della valle

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…