bargnani nba 6

LA VITA IN UN CANESTRO - BARGNANI: “IL BASKET E' LA MIA OSSESSIONE. LE RINUNCE SONO ENORMI. LA VITA PRIVATA? GIOCANDO IN NBA E' COMPLICATISSIMA - LE CRITICHE? NON MI TURBANO. SONO CRESCIUTO A ROMA TRA INSULTI, CASINO E CHIACCHIERE"

Malcom Pagani per il “Fatto Quotidiano”

BARGNANI 1BARGNANI 1

 

A duecentododici centimetri sul mondo, prende vento anche l’umorismo: “È difficile essere così alti? Dipende, sempre meno” dice Andrea Bargnani. Ha avuto tra le mani una borsa da trascinare per quattro quinti della sua esistenza, viaggiato per migliaia di chilometri, esplorato centinaia di alberghi americani: “Ma sarebbe patetico essere romantici, finisco per andare sempre negli stessi posti ”.

 

Dopo aver trottato per dieci anni in Nba e provato a fare canestro in un gioco: “In cui esattamente come accade nella vita, c’è sempre qualcuno che prova a fregare la palla a qualcun altro”, da qualche settimana, al minimo sindacale, allontanando le ricche offerte di Sacramento e di tanti altri club, Bargnani ha firmato per i Brooklyn Nets: “Lo avrei fatto anche gratis perché i soldi in questo momento non hanno nessuna importanza”.

 

Voleva tornare a essere protagonista rimettendosi in discussione, Bargnani. Dimenticare gli infortuni patiti con i Knicks, ricominciare dalla stessa città perché dopo sette stagioni a Toronto: “D’inverno in Canada andare a meno trenta gradi non è un evento eccezionale e finisci per passere il tempo tra un garage e l’altro” il saldo di New York non restituisse freddo e delusioni.

 

 BARGNANI BELINELLI GALLINARI BARGNANI BELINELLI GALLINARI

Da quando ricorda, Bargnani ha sempre visto spogliatoi, palasport e parquet: “Come tutti i bambini della mia età avrei voluto giocare a pallone, ma mia madre aveva un progetto diverso e mi iscrisse alla San Paolo di Roma. Il basket mi è piaciuto subito, del calcio non ho più parlato e non lo rimpiango. Prenda il ritiro. Ho molti amici in serie A. Mi raccontano degli orari obbligati, del tutti a letto alle dieci di sera, delle regole marziali, degli allenatori preposti alla vigilanza. In Nba i ritiri non esistono, non c’è traccia di caserma e autoregolarti è una tua precisa responsabilità. Se vuoi essere professionista, ti controlli.

 

Se vuoi andare in discoteca il giorno prima di una sfida fino all’alba, nessuno ti dirà mezza parola. Non ci sono guardiani, ma solo ritmi folli. Si giocano novanta partite in cinque mesi e mezzo e ci si abitua in fretta all’idea che devi rigar dritto. Alla prima notte brava, scontarla è matematico”. Tra un volo e l’altro, molti espedienti: “Appena puoi, in qualunque modo, rubi alla centrifuga due ore di sonno”, qualche difficoltà tecnica:

 

BELINELLI BARGNANI DATOME GALLINARIBELINELLI BARGNANI DATOME GALLINARI

“Quando il viaggio è lungo, trovare pace e corretta posizione sono veri tormenti”, un panorama da far proprio. Bargnani ha visto evolvere dal finestrino di un aereo le possibilità di un’isola. Quella che non c’era, l’Nba, spuntò sulla mappa in un giorno dell’estate 2006. Bargna ni aveva appena vinto lo scudetto a Treviso ed era stato nominato come miglior giovane dell ’Eurolega. I Raptors di Toronto lo convocarono a rapporto come prima scelta assoluta.

 

Un onore mai toccato a nessun europeo prima di lui. Un peso-per le aspettative da non tradire che toccano a tutti i predestinati-che lui ha retto meglio-giura-grazie alle origini: “Sono di Roma, sono cresciuto tra insulti in mezzo alla strada, casino e chiacchiere. Trovare cinquanta giornalisti a fine allenamento o critiche anche aspre sui giornali non mi turba”.

BARGNANI 3BARGNANI 3

 

Se avesse avuto paura, in America non sarebbe andato: “L’impatto con l’Nba non è stato facile, ma non ha somigliato affatto a un trauma. Gioco nello stesso modo, con la stessa naturalezza, da quando sono bambino. Dal dilettantismo ad oggi non è cambiato nulla”. In attesa di compiere trent’anni a ottobre, Bargnani sa che l’estate della sua vita, il tempo per rilassarsi ed essere adolescente, non tornerà più: “È un’età che ho perso, l’adolescenza. La vedevo riflessa nello sguardo dei miei coetanei quando cominciavo a fare sul serio e quelli intanto andavano in discoteca o al cinema”.

 

BARGNANI 4BARGNANI 4

Quindici anni dopo Bargnani non ha imparato a ballare in pista, ma a farlo sulle punte. Come una ballerina fuori misura. Una farfalla che indossa scarpe taglia 48. Uno che ha imparato a lasciare il mondo fuori dalla porta e ogni tanto, consapevolmente, ne soffre: “Le rinunce sono enormi e continue. Programmare non dico la costruzione di un amore, ma uno straccio di vita privata giocando in Nba è complicatissimo. Sono legato a molte persone, ai miei amici, a tutti quelli che per nove mesi l’anno non vedo e con i quali, tra uno spostamento e l’altro, faccio fatica anche a parlare. Un giorno smetterò. Non correrò fino a quarant’anni, farò altro”.

 

MANCANO un paio di lustri all’addio e per far brillare il presente, Bargnani cerca ancora un tiro da tre punti: “Amo il mio mestiere, adoro quello che faccio e mi rendo conto che il Basket è diventato un’ossessione. Non avrebbe potuto essere altrimenti. Conosco solo questo lavoro, mi spacco il culo da quando ho sei anni, vivo in questa realtà parallela da sempre ”. Fuori dal campo, invece di controllare le statistiche, Bargnani parla d’altro. È pomeriggio inoltrato. Si suda anche da fermi. A chi azzarda la sfida a piedi, la salita del Gianicolo promette sventure e soffi di aria calda.

 

BARGNANI 5BARGNANI 5

Bargnani deve andare a correre in una palestra, mangiare qualcosa che lo tenga in piedi: “Gliela porto una pasta fredda?”, alterare ancora una volta le priorità, mediare tra prospettive, urgenze e presente: “Da molto tempo ho smesso di chiedermi cosa farò davvero nella vita e forse non me lo sono mai chiesto davvero. Sono arrivato in Nba a vent’anni e mi sono trovato in un meccanismo in cui non ti sai neanche se dormirai più di due notti nello stesso letto.

 

Quando mi sarò rotto le palle, sentirò di non aver più voglia di andare ad allenarmi all’alba o sarò nauseato all’idea di mangiare bistecche all’ora del tè, smetterò. Lo farò appena il momento arriverà. Senza drammi, come è giusto per chi è partito da una piccola palestra di Roma e ha finito per giocare al Madison Square Garden. Per ora la prospettiva è lontanissima”. In famiglia, Bargnani ha uno zio che ha giocato a Basket nella serie A italiana: “Si chiama Massimo Balducci”. Per omaggiarlo, appena arrivato in Nba ha preso la maglia numero sette, quella che secondo De Gregori, in altri lidi, spetta ai campioni che si faranno.

BELINELLI BARGNANI DATOMEBELINELLI BARGNANI DATOME

 

Bargnani avrebbe potuto essere profeta in patria, ma è diventato tale decidendo di emigrare: “Nba e serie A sono mondi diversi che hanno regole diverse. Non si può dire che in America si tratti di un altro sport, ma quasi. L’Nba è una roulette. Attraversi qualsiasi tipo di stato d’animo. C’è il giorno in cui non pensi niente, quello in cui sei incazzato, quello in cui hai la febbre, sei depresso e il corpo non ti risponde”.

 

BARGNANI 6BARGNANI 6

Degli effetti collaterali della frenetica eccellenza americana, Bargnani sembra fregarsene: “Mi auguro solo di poter avere un minutaggio decente, segnare tanti punti e superare traguardi, come ho sempre fatto. Non credo di essere stato fortunato. La fortuna è la buona salute che ti permette di dimostrare al momento giusto il tuo talento. Il resto è frutto del lavoro. Ho compiuto scelte rischiose, anzi rischiosissime e ho l’intenzione di continuare a rischiare. Accetto tutte le critiche, che stia vivendo in un bellissimo sogno, lo so da me”.

BARGNANI NBA 7BARGNANI NBA 7

 

BARGNANI NBA 6BARGNANI NBA 6

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?