I SEGRETI DEI "NOTTAMBULI" - “NIGHTHAWKS” DI HOPPER, UN'OPERA CULTO CHE RAPPRESENTA LA SOLITUDINE DELL'ANIMA E L'ANGOSCIA PER L'INIZIO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE - 15 COSE CHE NON SAPETE SUL QUADRO: A QUALE BAR SI ISPIRA, COSA C'ENTRA HEMINGWAY, CHI SONO I DUE PERSONAGGI (L'ARTISTA E LA MOGLIE)

Oltre ad aver scritto un’importante pagina della storia dell’arte americana grazie alla sua vita e al suo talento, Edward Hopper è passato alla storia fondamentalmente per un quadro che tutti, almeno una volta nella nostra vita abbiamo visto: ''Nighthawks''…

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Kristy Puchko per http://mentalfloss.com/

 

nighthawks_by_edward_hopper_1942 nighthawks_by_edward_hopper_1942

Oltre ad aver scritto un’importante pagina della storia dell’arte americana grazie alla sua vita e al suo talento, Edward Hopper è passato alla storia fondamentalmente per un quadro che tutti, almeno una volta nella nostra vita abbiamo visto: Nighthawks. Il titolo di per sé sembra già raccontare la storia del quadro, ma al suo interno sono nascosti alcuni interessanti segreti.

 

edward hopper autoritratto edward hopper autoritratto

1. La moglie di Hopper è stata la sua prima storica dell’arte

Josephine Hopper curava un diario insieme a suo marito nel quale annotavano i particolari dei suoi dipinti. È grazie a questi appunti se sappiamo che “Nighthawks” fu completato il 21 gennaio 1942 e che il primo titolo dell’opera fu “Night Hawks”.

 

2. Nighthawks diventò subito un classico

Appena il direttore dell’Art Institute di Chicago mise gli occhi sul dipinto disse che Edward Hopper era “fine come Omero”.

 

3. È più grande di quello che sembra

Nighthawks può sembrare un quadro di piccole dimensioni ma in realtà misura 84,1×152,4 cm.

 

4. Il titolo Nighthawks potrebbe riferirsi a uno dei soggetti nel bar

Tra gli appunti di Josephine c’è la descrizione di uno dei personaggi: “Un nottambulo (nighthawks, in inglese) nasone in abito scuro , cappello grigio (…) che regge una sigaretta”.

 

5. Sia Edward sia Josephine Hopper sono stati modelli per Nighthawks

josephine e edward hopper josephine e edward hopper

In una lettera a sua sorella Marion, Josephine scrive: “Ed ha appena terminato un quadro molto bello (…). E. ha posato per i due uomini riflettendosi nello specchio e io per la ragazza. Ci ha lavorato per un mese e mezzo”.

 

6. Hopper ha illustrato varie fasi della serata che voleva immortalare

Edward Hopper si è immaginato e ha abbozzato vari momenti della serata per poi scegliere quello giusto da sviluppare in Nighthawks. Durante una mostra al Whitney Museum di New York sono stati esposti più di 200 schizzi tra cui 19 di Nighthawks che testimoniano l’evoluzione del progetto.

 

7. La scena potrebbe essere ispirata ad un racconto di Hemingway

edward hopper edward hopper

Il biografo di Hopper, Gail Levin, ha detto che Nighthawks è ispirato al racconto “The Killers”, pubblicato per la prima volta nel 1927 sullo Scribner's Magazine.

 

8. Nighthawks riflette qualche influenza da “Terrazza del caffè la sera” di Van Gogh

Entrambi i dipinti si basano sul tema della luce nella notte. “Terrazza del caffè la sera”, in più, era esposto a New York nel gennaio del ’42, proprio mentre Hopper stava lavorando a Nighthawks.

 

9. Un’interpretazione dell’opera si focalizza sull’isolamento in tempo di guerra.

I personaggi sono separati dal mondo esterno dalla luce e da una vetrata di cui non si vede la porta di accesso. Nighthawks fu dipinto poco prima dell’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale e potrebbe rappresentare proprio gli effetti del conflitto mondiale.

edward hopper sula copertina di time edward hopper sula copertina di time

 

10. Per Hopper il vero tema del quadro è la solitudine.

Hopper ha detto più volte che non ha voluto rappresentare una solitudine individuale o personale, ma la sensazione di solitudine in una grande città; il sentirsi “vuoto” davanti alla grandezza di una città in continuo fermento, l’essere distaccato da un panorama molto più vasto di quello di una semplice persona.

 

11. La luce al neon del bar ha complicato il lavoro di Hopper

Per rendere l’effetto della luce al neon dei bar dei primi anni ’40 Hopper ha utilizzato una vernice bianca a base di zinco che ha iniziato a creparsi, richiedendo una seconda mano di vernice normale.

 

12. Il bar di Nighthawks è ispirato a un luogo reale

Gli indizi lasciati da Hopper sono questi: “Si tratta di un ristorante di New York a Greenwich Avenue dove due strade si incontrano”.

 

Edward Hopper in 1899 Edward Hopper in 1899

13. Si sta ancora discutendo di quale ristorante di tratti

La maggior parte dei critici pensa che si tratta di “Mulry Square”, ma negli anni ’40 il bar non c’era ancora. Nel 2014, un ristorante su Greenwoch Street si è autoproclamato come fonte di ispirazione per Nighthawks.

 

14. Il bar di Nighthawks è un mix di elementi di vari bar

Lo ha detto il “New York Magazine” in un articolo del maggio 2013, il quadro riflette vari elementi dell’architettura di Manhattan.

 

15. Nighthawks ha ispirato tantissimi altri artisti

La sua traccia si può individuare in nella scultura di George Segal “The Diner”, nel quadro “Puerto Rican Wedding” di Roger Brown, “Nighthawks” di Banksy e “Boulevard of Broken Dreams” di Gottfried Helnwein.

Edward Hopper Edward Hopper

 

 

 

 

 

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