1 - PISCINE NEGATE, NO AI VIAGGI. GLI ITALIANI FINITI NEL MIRINO
Valentina Errante per “il Messaggero”
Viaggi sconsigliati e precauzioni particolari per gli italiani. Nonostante le misure per circoscrivere le zone del contagio e un sistema sanitario che sta reggendo, all'estero la psicosi si è già diffusa. Più del virus. Il blocco del treno al confine con il Brennero, domenica sera, è stato solo il primo episodio. Da Israele all'Irlanda, passando per la Serbia, la Bosnia e la Grecia, l'Italia è sconsigliata come meta. Anche l'europarlamento raccomanda a chi sia stato nelle regioni dove si è diffuso Covid-19 di mettersi in autoquarantena.
Gli Usa alzano le misure di sicurezza: il nostro Paese è allo stesso livello di pericolosità di Hong Kong e Iran. La Francia chiede agli studenti che siano stati in Veneto o in Lombardia di rimanere a casa per 14 giorni. Ieri un volo Alitalia, partito da Roma e atterrato alle Mauritius con 300 passeggeri a bordo, è stato bloccato in aeroporto: in 40 sono tornati indietro. Ma casi simili si registrano un po' dappertutto, dalla Spagna, dove a 60 bambini italiani, residenti a Barcellona, è stato interdetto l'ingresso alla piscina comunale, alla Francia, con un pullman bloccato.
BARCELLONA
Ieri per 60 bambini della scuola italiana di Barcellona non è stato un bel pomeriggio. Hanno tutti tra i 4 e gli anni 8 e non hanno potuto seguire la lezione di nuoto del lunedì alla piscina comunale, che frequentano abitualmente. Sono stati mandati a casa per precauzione. A poco sono serviti i pianti dei bambini e le proteste dei genitori. Sono dovuti tornare a casa.
IL VOLO
Dopo avere bloccato per alcune ore i 300 passeggeri, le autorità mauriziane hanno consentito lo sbarco solo a chi non proveniva da Veneto e Lombardia. Le autorità locali avevano previsto una quarantena di 14 giorni negli ospedali locali. In 40 sono tornati indietro, con la Farnesina che ha gestito l'emergenza con l'Ambasciata a Pretoria, competente per l'area.
IL PULLMAN
Ieri un autobus della compagnia Flixbus, partito da Milano e diretto a Lione, dove tra l'altro domani la Juventus e i suoi tifosi sono attesi per gli ottavi di Champions, è stato fermato e accompagnato all'ospedale. Una passeggera, allarmata da una forte tosse del conducente, ha chiamato la polizia, che ha fatto scattare il protocollo d'emergenza. All'arrivo in un'autostazione le autorità sanitarie hanno disposto un perimetro di sicurezza e hanno impedito a tutti di scendere per alcune ore. Nel frattempo sono scattati i controlli anche per le persone scese alla fermata precedente, Grenoble (il mezzo aveva fatto un primo stop a Torino). L'autista è stato poi trasportato in ospedale, ma in serata è risultato negativo al Covid-19.
il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 11
LONDRA
A Londra tre studenti sono stati «isolati» per 24 ore e poi riammessi al college senza essere sottoposti ad alcun controllo sanitario, nemmeno alla misurazione della febbre. A raccontarlo è stato Ettore, 17 anni, milanese, atterrato nella capitale del Regno Unito domenica: «Alle 18 - ha riferito - sono arrivato a Londra - spiega il giovane - all'aeroporto di Gatwick nessuno mi ha controllato la febbre». Al college ha normalmente mangiato in mensa, ma poi, all'improvviso e di corsa, è stato fatto allontanare dalla stanza che condivideva con un compagno e trasferito in una struttura. Erano in tre tutti italiani, i professori gli hanno lasciato la colazione fuori dalla porta. Sono rimasti isolati fino all'ora di pranzo, poi, senza nessuna misura o precauzione, gli è stato consentito di tornare in classe.
VIAGGI SCONSIGLIATI
Intanto le autorità irlandesi sconsigliano ai propri cittadini di recarsi in Italia, nelle zone maggiormente interessate dai casi di contagio di coronavirus. «C'è stato un aumento dei casi confermati di coronavirus in Italia», riferisce il ministero degli Esteri irlandese, aggiungendo che «ai cittadini è consigliato di non recarsi nelle aree interessate». La Grecia ha sospeso le gite scolastiche in Italia e sta facendo rientrare gli studenti che già si trovano nel nostro Paese. E la compagnia greca Aegean ha fatto sapere che i suoi voli da e per l'Italia non subiranno variazioni, ma se qualcuno desidera cancellare il viaggio in Italia, sarà rimborsato.
2 - GLI USA ALZANO IL LIVELLO DI ALLERTA "RISCHIOSI I VIAGGI NELLA PENISOLA"
Da “la Stampa”
il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 14
L'Italia entra nella lista Usa dei Paesi a rischio per il coronavirus. Washington non chiede ai suoi cittadini di evitare il nostro Paese, ma suggerisce precauzioni a chi lo visita.
I Centers for Disease Control and Prevention, la struttura federale che gestisce l' emergenza, hanno una graduatoria di allarme con tre gradini.
Il livello 3 raccomanda a tutti di evitare i viaggi non essenziali, per ora solo in Cina. Il livello 2 sollecita anziani e malati a non andare in Giappone e Corea del Sud. Il livello 1 chiede precauzioni a chi va in Italia, Hong Kong e Iran: «I viaggiatori dovrebbero evitare contatti con persone malate e lavarsi spesso le mani, con sapone e acqua per almeno 20 secondi».
Negli Usa sono stati accertati 14 casi, 12 legati a viaggi in Cina e 2 contagi da persona a persona; e 39 casi di rimpatriati già ammalati, 3 da Whuan e 36 dalla crociera sulla Diamond Princess. In totale, sono stati fatti 426 test. La dottoressa Nancy Messonnier, direttrice del National Center for Immunization and Respiratory Diseases ai CDC, e responsabile della risposta al Covid-19 in America, ha descritto così la situazione: «Non ci saremmo mai aspettati di prendere ogni viaggiatore con il coronavirus dalla Cina. Sarebbe impossibile. Non abbiamo ancora visto la diffusione negli Usa, ma è probabile, che avvenga.
STADIO OLIMPICO TORINO CHIUSO PER CORONAVIRUS
L' obiettivo resta il rallentamento dell' introduzione del virus negli Usa. Le misure adottate prevedono il divieto di ingresso per tutti gli stranieri provenienti dalla Cina, mentre gli americani che tornano devono sottoporsi a controlli e possibilmente alla quarantena di 14 giorni. È cominciata la "community surveillance", ossia il monitoraggio delle malattie respiratorie nelle singole comunità, per individuare i contagi da persona a persona non più legati ai viaggi in Cina.