alzheimer

GRAZIE, SCIENZA! - POTREMO CAPIRE SE UNA PERSONA È AFFETTA DA ALZHEIMER SOLO CON L'ANALISI DEL SANGUE - UNA RICERCA SVEDESE HA SPERIMENTATO UN TEST CHE SI È RIVELATO EFFICACE NEL 90% DEI CASI: LO STUDIO HA UTILIZZATO UN ESAME CHE PUNTA A INDIVIDUARE LA PROTEINA TAU CHE SI FORMA IN GROVIGLI NEL CERVELLO DELLE PERSONE AFFETTE DALLA MALATTIA. UN MODO MOLTO PIÙ EFFICACE DEI TEST COGNITIVI E DELLE SCANSIONI TC UTILIZZATE OGGI E…

Estratto dell'articolo di Valeria Pini per www.repubblica.it

 

alzheimer 6

Forse un giorno potremo capire facilmente se i problemi di memoria sono o meno Alzheimer con un semplice test del sangue dal medico. Una ricerca svedese, appena pubblicata su Jama, ha sperimentato un esame mirato che si è rivelato efficace nel 90% dei casi. Un modo di diagnosticare la patologia che è significativamente più accurato dell’interpretazione dei medici dei test cognitivi e delle scansioni TC (ndr. la tomografia computerizzata).

[…]

 

esame del sangue 6

I risultati dello studio, presentati domenica alla conferenza internazionale dell'Alzheimer's Association a Philadelphia, rappresentano l'ultima pietra miliare nella ricerca di metodi convenienti e accessibili per diagnosticare l'Alzheimer, una malattia che affligge 32 milioni di persone in tutto il mondo.  […]

Le raccomandazioni sui test potrebbero cambiare se gli scienziati trovassero farmaci in grado di ritardare o arrestare l’Alzheimer in persone che non hanno ancora sviluppato problemi cognitivi. […]

 

alzheimer 7

Quindi gli esperti hanno anche affermato che gli esami del sangue dovrebbero essere eseguiti solo dopo aver somministrato test che valutano la memoria e le capacità di pensiero e scansioni TC che cercano cause alternative come ictus o tumori al cervello. E i risultati degli esami del sangue dovrebbero essere confermati da uno dei metodi standard: scansioni PET o prelievi spinali per misurare una proteina, l’amiloide, che si accumula e forma placche nel cervello dei pazienti con Alzheimer.

 

esame del sangue 5

La proteina Tau

Lo studio ha utilizzato un esame del sangue che punta a individuare la proteina tau che si forma in grovigli nel cervello delle persone con Alzheimer. Si è scoperto che la misurazione di quella forma, chiamata ptau-217, fornisce la valutazione più accurata della patologia. La tau è più strettamente legata al declino cognitivo rispetto all'amiloide, e i grovigli di tau si formano più tardi delle placche amiloidi nei pazienti con Alzheimer.

[…]

 

La ricerca

alzheimer 4

La ricerca svedese ha coinvolto circa 1.200 pazienti con problemi di memoria lievi. Circa 500 si sono rivolti ai medici di base mentre il resto ha cercato cure specialistiche presso le cliniche della memoria. Circa 300 pazienti in ciascun gruppo sono stati sottoposti ad analisi del sangue e i risultati sono stati confrontati con prelievi spinali o scansioni PET. Quindi i ricercatori hanno voluto confrontare l'esame del sangue con il parere dei medici dopo aver somministrato test cognitivi e scansioni TC.

alzheimer 3

 

Dalle valutazioni di circa 200 partecipanti alla sperimentazione, i medici di base che pensavano che i pazienti avessero l'Alzheimer si sbagliavano il 36% delle volte. E quando pensavano che i pazienti non si fossero ammalati, la diagnosi era errata nel 41% delle volte. Gli specialisti della memoria che hanno valutato circa 400 pazienti hanno fatto meno errori: si sbagliavano nel 25% dei casi quando pensavano che i pazienti avessero l'Alzheimer e nel 29% quando pensavano che non lo avessero.

 

Un margine di errore del 10%

alzheimer 2

L'esame del sangue del test dei ricercatori svedesi si è rivelato erroneo solo nel 10% dei casi. L’accuratezza è stata massima nei pazienti che avevano già progredito verso la demenza ed era leggermente inferiore nei pazienti in uno stadio pre-demenza, chiamato deterioramento cognitivo lieve.

 

Il metodo di rilevamento ha dato un esito peggiore nello stadio più precoce della patologia, chiamato declino cognitivo soggettivo, quando i pazienti iniziano a percepire che la loro memoria sta perdendo colpi.

esame del sangue 3

 

I pazienti anziani

Nello studio, i pazienti che si sono rivolti ai medici di base erano più anziani e avevano meno anni di istruzione rispetto a quelli che si sono rivolti agli specialisti della memoria. I pazienti delle cure primarie avevano anche maggiori probabilità di avere altre condizioni mediche, come il diabete e le malattie cardiovascolari. Gli esperti hanno affermato che è significativo che l'esame del sangue abbia funzionato bene nelle persone con queste condizioni, in particolare nei pazienti con malattie renali, che possono causare livelli elevati di ptau-217 che non sono collegati all'Alzheimer.

alzheimer 1

 

Secondo gli autori della ricerca c’è ancora un ostacolo da superare, quello di fare sì che le analisi del sangue possano essere facilmente integrate nei sistemi di laboratorio ospedalieri. La speranza è che il giorno che i medici di base potranno utilizzare questi test, questo aumenterà l’accesso allo screening.

alzheimer 2esame del sangue 2esame del sangue 1alzheimeralzheimer 5

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."