roma - vaccinazione anti covid 19 per i maturandi coronavirus italia vaccino vaccini francesco le foche

“I NO-VAX SONO UNA PICCOLA PARTE. LA MAGGIORANZA DELLE PERSONE HA CAPITO” - LA PREVISIONE DELL’IMMUNOLOGO FRANCESCO LE FOCHE: “NEL MESE DI OTTOBRE RAGGIUNGEREMO UNA COPERTURA VACCINALE INTORNO ALL’80-85% DELLA POPOLAZIONE E POTREMMO INIZIARE A RAGIONARE PIÙ SERENAMENTE SULLA PANDEMIA. I GIOVANI HANNO INTERPRETATO IN MANIERA CORRETTA LO SPIRITO DELLA LOTTA AL CORONAVIRUS. DOBBIAMO SENSIBILIZZARE LA FASCIA DEGLI ULTRA 50ENNI” - “IL VACCINO ANNUALE? POTREBBE BASTARE UNA TERZA DOSE PER GARANTIRE L'IMMUNITÀ, DICIAMO IMPROPRIAMENTE, DEFINITIVA. MA SE VOGLIAMO TORNARE ALLA NORMALITÀ…”

 

 

Claudia Osmetti per “Libero quotidiano”

 

Francesco Le Foche

«Più di chiunque altro, sono stati i giovani ad aver interpretato in maniera corretta lo spirito di questa lotta al Coronavirus. Il vaccino è sinonimo di libertà, loro lo hanno capito e, adesso, possiamo pensare davvero di tornare alla normalità. O quantomeno di convivere con il Covid».

 

VACCINAZIONE CORONAVIRUS

Non ha dubbi, Francesco Le Foche, immunologo clinico dell'ospedale Umberto I di Roma. Si occupa di vaccinazioni dal 1985, e ora tira le somme dopo un anno e mezzo di pandemia, di contagi planetari, di restrizioni alla vita di tutti i giorni.

 

Sono i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (dicono le statistiche del ministero della Salute) che trainano la campagna vaccinale italiana: una su cinque delle persone in fila per ricevere la punturina, oggi, studia alle superiori. «Vedo tante persone, nelle cliniche in cui lavoro», racconta Le Foche, «ho vaccinato tanti ragazzi. Non lo stanno facendo perché vogliono andare in vacanza, ma perché hanno capito che i vaccini hanno già salvato milioni di vite».

 

IMMUNOLOGO FRANCESCO le foche

Dottor Le Foche, cosa significa affermare che dovremmo "convivere con il coronavirus"?

«Vuol dire prendere atto che la società può e deve tornare a vivere concretamente, nel suo insieme. Ma per farlo, adesso, è necessario rispettare alcune condizioni sanitarie e sociali che ci permettano di condurre un'esistenza in sicurezza».

 

Per esempio?

«La prima cosa è la vaccinazione di massa e responsabile. Quando raggiungeremo una copertura intorno all'80-85% della popolazione potremmo iniziare a ragionare più serenamente sulla pandemia».

 

Quando accadrà?

«Credo che sia ragionevole ipotizzare nel mese di ottobre, basandoci sui dati della campagna vaccinale».

 

Insomma, in autunno. Nello stesso periodo, l'anno scorso, eravamo alle prese con la seconda ondata. Adesso quali sono le prospettive?

immunita di gregge 4

«Gradualmente dovremmo riconquistare l'opportunità di tornare a uno stato di normalità. Ma dobbiamo riservarci l'attenzione di sensibilizzare la fascia degli ultra 50enni, nella quale mancano all'appello del vaccino ancora circa due milioni di persone».

 

Ci potremmo togliere la mascherina?

«È prematuro dirlo. Non possiamo lanciare proclami o fare previsioni così specifiche. Possiamo sostenere, invece, che la strada che abbiamo intrapreso porta a quello. I comportamenti che oggi assumiamo devono facilitare le aperture».

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 5

 

Lei è ottimista? Crede che siamo a buon punto?

«Le persone si stanno comportando bene. Faccio un esempio. Per strada, nei supermercati, io vedo tante persone che indossano la mascherina quando ce n'è bisogno e se la tolgono, con gesti oramai automatici, quando si trovano da soli. Abbiamo interiorizzato questo modo di fare, è sicuramente un dato positivo».

 

VACCINI COVID 2

Mica tutti, però. Ci sono anche i no-vax che s'indignano per la "dittatura sanitaria"...

«Sono una piccola parte. La maggioranza delle persone ha capito. Pensi agli stadi aperti».

 

Prego?

«La riapertura degli stadi è un bellissimo risultato dovuto quasi esclusivamente alle vaccinazioni. Sono diventati uno dei posti più sicuri e di riattivazione sociale. Con il procedere delle vaccinazioni potrà aumentare persino la percentuale dei tifosi».

VACCINO COVID

 

È uno di quei casi di "convivenza col virus" di cui parlava?

«Sì. Si tratta di un risultato tangibile e anche di un motivo d'orgoglio. Il calcio resta una spinta fondamentale per la riattivazione della società sportiva, rimasta ferma per troppo tempo».

 

Senta, però c'è un problema. I vaccini sono sacrosanti, farli è anche una questione sociale e non solo individuale, siamo d'accordo. Ma per quanto tempo garantiscono l'immunità? Perché è qui che ci si gioca la partita.

«Non lo sappiamo con precisione. Quello che sappiamo con certezza è che la durata vale per nove, dieci mesi. Probabilmente anche un po' di più».

Francesco Le Foche

 

Ma dopo?

«Indicativamente per alcune persone, penso alle categorie più fragili, dovremmo fare la terza dose di vaccino entro l'anno, per risvegliare la memoria immunologica. La stessa cosa varrà, con ogni probabilità, per il personale sanitario. Ovviamente è una valutazione che dovrà essere fatta da chi di competenza, ma a breve, se vogliamo arrivare preparati».

 

E per tutti gli altri? Arriveremo al vaccino annuale, come quello dell'influenza?

«Non ne sono così convinto. Potrebbe bastare una terza dose per garantire l'immunità, diciamo impropriamente, definitiva. Ma non abbiamo dati a sufficienza per dirlo, al momento. Successivamente potrebbero fare da «molla» proprio i contatti interpersonali».

 

Cioè?

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 6

«Una volta vaccinata, magari anche da tanto tempo, una persona che s'imbatta in un contagiato, potrebbe riattivare il proprio sistema immunitario che riproduce gli anticorpi».

 

Quindi un nuovo contagio potrebbe agire, sostanzialmente, come il vaccino?

«Esatto. A quel punto non c'è più la malattia, perché non abbiamo problemi. Dobbiamo depotenziare il virus aumentando la nostra immunità».

VACCINI COVID

 

Secondo lei, fare le cose a modo, almeno da noi, può bastare? Cioè, nel mondo globalizzato com' è quello in cui viviamo, raggiungere la soglia dell'80% dei vaccinati in Italia è un traguardo o solo metà della corsa?

«La valutazione deve essere fatta a livello internazionale. O si punta a una potenziale immunità planetaria o non otteniamo niente. Stiamo vaccinando un pianeta, questo dev' essere chiaro. I Paesi più poveri, probabilmente, pagheranno un prezzo maggiore, magari perché da loro la campagna vaccinale partirà in ritardo. Ma se vogliamo tornare alla normalità, lo sguardo deve essere globale».

francesco le foche

 

Quando pensa ci sarà questa copertura mondiale?

«Entro un paio di anni».

 

Quindi per il 2023 potremmo tornare a prendere un aereo senza grossi problemi?

«In linea teorica sì. Però dipende dall'organizzazione che saremo in grado di mettere in campo e da altri fattori. Anche se ci sono segnali che vanno in questo senso».

roma vaccinazione anti covid 19 per i maturandi 2

 

Quali?

«Pensi alle Borse di quasi tutti i Paesi occidentali. Oggi tengono un profilo più alto rispetto che a qualche mese fa perché abbiamo capito che possiamo uscire dalla pandemia. Stiamo guardando in avanti».

 

E alle spalle cosa ci lasciamo?

«Magari la consapevolezza di aver avuto degli eccessi. Io sono un immunologo clinico, credo sia necessario acquisire la filosofia del sistema immunitario».

 

Ossia?

«Proteggere l'individuo per proteggere la specie. Se riusciamo in questo, buona parte del problema è ridotto ai minimi termini».

immunita di gregge 3

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...