ospedale cardarelli napoli

MALATI IMMAGINARI? IL CARDARELLI SULL'ARTICOLO DEL ''FATTO'' PRECISA CHE I MEDICI ASSENTI PER MALATTIA SONO SOLO 33, DI CUI 4 CON CORONAVIRUS E 4 CON MALANNI CRONICI. MA L'ALLARME VENIVA DA UN PRIMARIO (NON DA UN PASSANTE) E PARLAVA DI ''OPERATORI SANITARI'' CHE HANNO MANDATO IL CERTIFICATO, E CHE SAREBBERO EFFETTIVAMENTE CIRCA 200. TANTO CHE SIA L'OSPEDALE CHE LA PROCURA DI NAPOLI HANNO APERTO UN'INCHIESTA

1. «NOI MANDATI ALLO SBARAGLIO» IL GIALLO DEI MEDICI-DISERTORI

Manila Alfano per “il Giornale

 

Eroi, ma non per forza tutti impavidi. Avere paura di combattere in prima linea senza strumenti, l' angoscia di venire contagiati, diventa comprensibile, umanissima preoccupazione che sta contagiando anche i medici. Ogni giorno aumentano i medici positivi, troppo spesso mancano le mascherine anche per loro. E così, quando ieri mattina si diffonde la notizia, l' ondata di indignazione che si propaga è simile ad un effetto bomba.

Piovono commenti inorriditi da ogni parte del Paese per quei 249 operatori sanitari del Cardarelli di Napoli che avrebbero chiesto il congedo per malattia.

 

ospedale cardarelli napoli

«Ben 249» scrive così, nero su bianco, il primario del Dipartimento delle Emergenze, il dottor Ciro Mauro. «Penso a tutti gli operatori che sono al loro posto e penso anche a quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando colleghi da soli a lavorare». Un istante dopo il polverone, polemiche e commenti rabbiosi; il direttore generale Giuseppe Longo che dice: «Useremo il massimo rigore», l' ira del sindaco De Magistris, «vigliacchi da licenziare», Di Maio che fa eco: «Eccezioni da punire», la procura di Napoli intanto ha aperto un' inchiesta.

 

Fino a quando in serata, l' ospedale di Napoli ha smentito: «non abbiamo malati immaginari».

«Una notizia che non trova alcun fondamento nei documenti puntualmente verificati dalla direzione amministrativa. I numeri, certificati e verificabili, riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di emergenza urgenza Dea. Dei 739 medici impegnati a combattere l' emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33. Di questi 17 operano nel Dipartimento di emergenza urgenza Dea e altri 16 sono invece assegnati agli altri dipartimenti assistenziali. È bene rilevare anche che dei 33 medici attualmente in malattia 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid-19 positivi».

 

Numeri effettivamente diversi rispetto a quello che inizialmente sembrava una massiccia manovra di diserzione seppur dettata da una umanissima paura di contagio.

E invece è ancora l' ospedale che prende le difese dei loro valorosi camici bianchi e aggiunge: «Al fine di tutelare l' immagine dell' Azienda ospedaliera, dei dipendenti medici e non che con dedizione e coraggio sono a lavoro, la direzione strategica - conclude una nota dell' ospedale - si riserva di agire nelle opportune sedi contro chiunque diffonderà notizie non verificate e non corrispondenti a verità». Ora serve fare chiarezza, capire il motivo che ha spinto il direttore del dipartimento delle emergenze a lanciare pesanti accuse, in un momento in cui il sistema sanitario è già abbastanza stressato. A Milano i medici hanno lanciato un appello disperato al prefetto, «lasciati allo sbaraglio senza protezioni».

OSPEDALE CARDARELLI NAPOLI IN TILT

 

Una denuncia che riprende anche il presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri: «Non possiamo più permettere che i nostri medici, i nostri operatori sanitari, siano mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al Paese». E anche i pediatri fanno sentire la loro insofferenza: «Stiamo scoppiando».

 

 L' attenzione verso i medici è ai massimi livelli, la pressione altissima. Eroi nazionali che ogni giorno vengono ricordati da lunghi e commuoventi applausi sui balconi della gente rimasta a casa. Il pensiero di tutti va a loro, a quelle fotografie di volti sfigurati dai segni delle mascherine e occhiali di protezione, dei loro sguardi stanchi per il carico di lavoro esagerato. Della preoccupazione per i loro bambini rimasti a casa.

 

Anche a Milano ci sarebbero tre casi di medici di base che risulterebbero in ferie. Un modo per mettersi in salvo o una pianificazione avvenuta in tempi non sospetti? «Quello che invece posso dire con assoluta certezza- spiega Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, è la massiccia presenza negli ospedali di tutti i dottori e infermieri e perfino volontari delle ambulanze. Non si risparmiano su nulla. Un esempio che resterà per sempre nell' immaginario collettivo di una società che ha assoluto bisogno di modelli positivi».

 

 

2. CORONAVIRUS, IL CARDARELLI DOPO LO SCOOP DEL FATTO SUI 249 OPERATORI IN MALATTIA: “I MEDICI SONO 33”. MA NON PARLA DEGLI ALTRI SANITARI

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

OSPEDALE CARDARELLI NAPOLI

C’è un’indagine interna sul caso dei 249 operatori sanitari del Cardarelli di Napoli che in questi giorni di emergenza coronavirus sono in malattia. Dopo la denuncia di Ciro Mauro, direttore del dipartimento Emergenze dell’azienda ospedaliera di cui oggi Il Fatto Quotidiano ha dato conto in un articolo di Antonello Caporale, la Direzione strategica della struttura sanitaria si muove per analizzare “ogni singolo caso di malattia” dei suoi dipendenti.

 

In questo modo mira ad accertare ogni singola “irregolarità”, spiega la direzione, “ma anche a tutelare quanti sono legittimamente a casa per comprovate ragioni di salute”. Alla fine degli accertamenti, “ove emergessero comportamenti scorretti”, l’azienda ospedaliera “provvederà a trasmettere l’esito delle indagini agli organi competenti e adottare prontamente i necessari provvedimenti disciplinari”.

 

Il direttore generale Giuseppe Longo assicura: “Useremo il massimo rigore, ma non passi il messaggio che tutti i dipendenti del Cardarelli sono dei ‘malati immaginari’. In questa azienda ci sono 3mila donne e uomini che lavorano instancabilmente al servizio dei pazienti”.

 

ospedale cardarelli

Nel pomeriggio, poi, la direzione del Cardarelli è tornata a farsi sentire: “I numeri, certificati e verificabili, riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di Emergenza Urgenza Dea. Dei 739 medici impegnati a combattere l’emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33“, scrive l’ospedale in una nota riferendo dei soli medici e non nel complesso degli operatori sanitari assenti. “Di questi – continua la nota – 17 operano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza Dea e altri 16 sono invece assegnati ad agli altri dipartimenti assistenziali È bene rilevare anche che dei 33 medici attualmente in malattia 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid positivi”.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...