sesso tumore

L’AMORE DOPO IL TUMORE - LA VITA INTIMA DI MOLTI PAZIENTI VIENE TRAVOLTA DAL CANCRO E SEBBENE ESISTANO DIVERSI RIMEDI, DUE SONO GLI OSTACOLI PRINCIPALI: PARLARNE CON UN MEDICO CHE LI POSSA AIUTARE E PER LE DONNE DOVERSI PAGARE I SUSSIDI DI TASCA PROPRIA – I PROBLEMI AUMENTANO SE GLI INTERVENTI INTERESSANO L’AREA PELVICA: “SECCHEZZA VAGINALE E DOLORE DURANTE I RAPPORTI SONO SICURAMENTE I DISTURBI PIÙ FREQUENTI, MENTRE NEGLI UOMINI…”

Vera Martinella per il "Corriere della Sera"

 

 

malati tumore 9

Tacciono per pudore, imbarazzo, rassegnazione. E intanto soffrono una crisi personale e spesso di coppia, dopo aver dovuto affrontare un tumore.

La vita intima di molti pazienti viene travolta dal cancro e sebbene esistano diversi rimedi a cui possono ricorrere, due sono gli ostacoli principali che devono superare: primo, parlarne con un medico che li possa aiutare; secondo, le donne devono pagare i sussidi di tasca propria, mentre gli uomini che necessitano di farmaci contro la disfunzione erettile dopo le terapie oncologiche possono riceverli con la copertura da parte del Sistema sanitario nazionale.

sesso

 

«Si tratta di problemi che interessano moltissimi malati, anche molto tempo dopo aver superato le terapie» dice Stefania Gori, presidente dell' Associazione Italiana di Oncologia Medica. «E la questione è ancora più "grave" se si pensa che oggi sempre più pazienti guariscono o convivono anche per molti anni con un tumore: potrebbero vivere bene, hanno diritto a una piena qualità di vita di cui fa certamente parte anche un' intimità soddisfacente.

 

 

malati tumore 8

Fondamentale che gli interessati ne parlino con i medici e che gli oncologi che li hanno in cura infrangano il tabù, intavolando un discorso che può essere imbarazzante».

Se per i costi a carico delle donne c' è una certa rassegnazione, visto che il Ssn fa sempre più fatica a garantire le costosissime terapie salvavita per molte patologie, almeno sul fronte dell' informazione ci sono ampi margini di azione. Perché e come il cancro interferisce con la sfera sessuale?

 

sesso 7

«I trattamenti per la cura dei tumori che colpiscono le donne possono provocare alterazioni transitorie o permanenti che incidono negativamente sulla sessualità femminile» spiega Giorgia Mangili, responsabile dell' Unità di Ginecologia Oncologica Medica al San Raffaele di Milano.

 

«Interventi chirurgici (rimozione delle ovaie), radioterapia pelvica, chemioterapia possono compromettere l' attività ovarica inducendo uno stato di menopausa precoce che può contribuire all' insorgenza di disfunzioni sessuali dovute alla carenza ormonale. Anche la somministrazione di farmaci ormonoterapici (tipici nella cura del cancro al seno) può provocare una serie di sintomi che minano l' intimità».

 

 

malati tumore 7

L' insieme dei sintomi (vampate di calore, sudorazioni, affaticabilità, disturbi del sonno, secchezza vaginale, dolori durante i rapporti e diminuzione della libido) non differisce da quelli che si presentano nella menopausa fisiologica, ma insorgono più repentinamente e sono percepiti, in particolare dalle donne più giovani, come più fastidiosi e difficili da accettare.

 

«Secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sono sicuramente i disturbi più frequentemente riferiti» continua Mangili, che è anche ideatrice di Salute allo Specchio , un percorso dedicato alle donne in cura per patologie oncologiche per ritrovare il sorriso e la fiducia in sé. «La secchezza è causata principalmente dalla carenza di estrogeni che determina cambiamenti della mucosa vaginale che si assottiglia e diventa atrofica e viene meno la normale lubrificazione».

sesso 6

 

Anche gli uomini possono avere problemi se hanno subito un intervento nell' area pelvica (retto, ano, vescica, testicoli o prostata), sono stati sottoposti a radioterapia in questa zona o hanno fatto chemioterapia.

 

 

malati tumore 6

«Non è solo una questione di erezione, ma anche di calo del desiderio e perdita della libido (dovuti ai farmaci per chi fa ormonoterapia), oltre a un generale malessere psicologico che non consente di avere una soddisfacente vita sessuale» dice Alberto Lapini, presidente della Società Italiana di Urologia Oncologica e responsabile della Prostate Cancer Unit all' Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze. «E vanno poi considerati anche anche climacturia (perdita di urine al momento dell' orgasmo), orgasmo doloroso o meno intenso del solito».

sesso 5

 

Difendere la sessualità è possibile, sia a livello chirurgico, con interventi che salvino quando è fattibile le aree interessate, sia adottando determinati accorgimenti nella zona quando si deve irradiare.

 

 

Sono determinanti anche il sostegno psicologico e la consulenza con i sessuologi.

malati tumore 5

«La questione è molto soggettiva: alcune persone sono così angosciate per la propria sopravvivenza che ritengono irrilevante ogni altro aspetto» sottolinea Paolo Gritti, presidente della Società Italiana di Psiconcologia. «E, almeno nei primi tempi, neppure ipotizzano una relazione intima.

sesso 2

 

Altre, invece, sono disorientate per non aver avuto un' adeguata informazione circa gli effetti a lungo termine dei trattamenti sulla sessualità o dei consigli su come gestirla. Sarebbe opportuno che i medici li indirizzassero verso chi può dare loro un sostegno; senza dimenticare che il contatto intimo e il piacere derivanti dall' attività sessuale, come la tenerezza e l' affetto che ne conseguono, possono essere d' aiuto ai pazienti».

malati tumore 4malati tumore 2malati tumore 1malati tumore 3

sesso 1sesso 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…