L'UNICO MODO PER NON FAR VOLARE GLI STRACCI IN MEDIOBANCA È LA NOMINA DI UN PRESIDENTE DI GARANZIA – DOPO CHE DELFIN HA RIFIUTATO LA PROPOSTA DI PIAZZETTA CUCCIA PER UNA LISTA UNICA DA PRESENTARE AL RINNOVO DEL NUOVO CDA, SI CERCA UN NOME CHE ACCONTENTI TUTTI PER SOSTITUIRE RENATO PAGLIARO, IL PRESIDENTE CHE NAGEL VORREBBE TENERE AL SUO POSTO E CHE INVECE MILLERI VUOLE LIQUIDARE PER DARE DISCONTINUITÀ – AL MOMENTO I NOMI CHE CIRCOLANO SONO QUELLI DI VITTORIO GRILLI E FABRIZIO PALENZONA...

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Alberto Nagel Alberto Nagel

(Mcc/Adnkronos) – La nomina di un presidente di garanzia potrebbe essere l'ultima chance per superare l'impasse sulla futura governance di Mediobanca. Non resterebbe, infatti, che questa opzione, secondo quanto s'apprende da fonti finanziarie interpellate dall'Adnkronos, dopo che è saltato l'accordo tra Piazzetta Cuccia e Delfin, che detiene una quota del 19,8%, su una lista unica da presentare per il rinnovo del nuovo consiglio di amministrazione di Piazzetta Cuccia.

 

FRANCESCO MILLERI FRANCESCO MILLERI

La cassaforte degli eredi di Leonardo Del Vecchio avrebbe infatti respinto l'offerta di avere quattro consiglieri nella lista dell'istituto, di cui uno destinato a Francesco Gaetano Caltagirone, e, soprattutto, ha ribadito la richiesta di una discontinuità al vertice che, secondo Delfin, verrebbe assicurata con la nomina di un nuovo presidente al posto di Renato Pagliaro.

 

fabrizio palenzona fabrizio palenzona

E', al momento, questo il punto d'approdo di un confronto serrato entrato nel vivo nel mese di agosto tra i consulenti legali, lo studio Bonelli Erede per conto di Delfin e lo studio Chiomenti per Mediobanca, per un 'accordo di cooperazione' tra Mediobanca e l'azionista Delfin. Dopo settimane, ci si trova ora di fronte a un muro contro muro, che, se confermato, porterebbe alla conta dei voti all'assemblea convocata per il 28 ottobre prossimo.

 

Uno scenario, questo, carico di incognite per la futura governabilità della banca che, spiegano le fonti interpellate, si vorrebbe però evitare. E' per questo, spiegano le stesse fonti, che a Piazzetta Cuccia si vorrebbe tenere aperto il canale della mediazione per arrivare a una soluzione condivisa. Una possibile via d'uscita potrebbe essere, a fronte della disponibilità di Pagliaro di fare un passo di lato, quella di nominare un presidente di garanzia di alto profilo che venga incontro alle richieste di Delfin su questo punto cruciale.

VITTORIO GRILLI VITTORIO GRILLI

 

Certo, la strada per un'intesa è sempre più stretta alla luce della linea dura ufficializzata in queste ore da Delfin e che verrà portata al comitato nomine e al cda. Il tempo non gioca a favore visto che il termine fissato per presentare la lista del cda è il 28 settembre prossimo mentre il 3 ottobre scadrà quello per le liste di minoranza. Ma soprattutto il punto è quello di trovare al quadro sul giusto profilo e identikit del nuovo presidente.

 

 

 

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