1. AVEVANO DUE BANCHE! LA RIVINCITA DI CONSORTE CONTRO MUSSARI & COMPAGNI: ECCO COSA SUCCEDEVA DURANTE L’ESTATE DEI FURBETTI, LE TRATTATIVE IN MANO AI CAPI DS! - 2. 2005: IL PROGETTO DELL’EX PADRE-PADRONE DI UNIPOL, "L’ASSICURAZIONE DEI COMUNISTI": FONDERE MONTEPASCHI CON BNL E INCASSARE QUALCHE CENTINAIO DI FILIALI - 3. D’ALEMA, GRAN REGISTA POLITICO DELL’OPERAZIONE, ERA D’ACCORDO. FASSINO NON FACEVA SOLO IL TIFO, MA TELEFONAVA RIPETUTAMENTE A FRANCO CECCUZZI, ALLORA SEGRETARIO DEI DS SENESI, PER CONVINCERLI A SCHIERARE MPS AL FIANCO DI UNIPOL - 4. LA RISPOSTA DEL CAPO DEI DS DI SIENA: “SAREMO ANCHE MEDIOEVALI MA ABBIAMO LE CALCOLATRICI. L’AFFARE NON CI CONVIENE”. MEJO IL BAGNO DI SANGUE DI ANTONVENETA - 5. IL DOPPIO GIOCO DELLE GENERALI, PROPRIETARIA DELL’8% DI BNL: PERISSINOTTO FINGE DI APPOGGIARE LE COOP ROSSE, POI SI ACCODA A DELLA VALLE E AI BASCHI DEL BBVA -

Condividi questo articolo


Gianni Barbacetto per "Il Fatto Quotidiano"

D'Alema e Consorte sullo sfondo a Porta a PortaD'Alema e Consorte sullo sfondo a Porta a Porta

Rivincita? Sì, questo potrebbe essere il momento della rivincita. Lui, Gianni Consorte, era il "cattivo", il "furbetto rosso" che nel 2005 si lancia, in pessima compagnia, alla conquista di Bnl durante restate delle scalate. Quelli del Monte Paschi erano invece i "buoni", quelli che si erano tenuti lontani dalla "razza mattona" dei Ricucci e compagnia, dicendo un sonoro no a Massimo D'Alema e Piero Fassino che li avrebbero invece voluti al fianco di Consorte nell'assedio a Bnl.

CONSORTECONSORTE

SFIDA TRA BOLOGNA E SIENA
Nell'estate 2005 si è combattuta (anche) una disfida tra Bologna e Siena. Una guerra fratricida che ha spezzato il cuore della finanza rossa. Oggi Giuseppe Mussari e gli uomini della vecchia gestione Mps sono travolti dallo scandalo. "Cattivi" anche loro. Chissà se Consorte assapora il gusto della vendetta. "Ma no. Non mi interessa infierire sui miei vecchi avversari che oggi provano cosa vuol dire essere attaccati ogni giorno dai giornali. A me interessa soltanto ristabilire la verità dei fatti di allora, che forse spiega anche quello che sta succedendo oggi".

L'ex presidente, amministratore delegato e padre-padrone di Unipol è stato processato per le scalate. "E assolto per l'aggiotaggio su Bnl", dice. Nel gennaio 2006 si è dimesso da ogni carica. Ha lasciato la compagnia di via Stalingrado, a Bologna, "l'assicurazione dei comunisti" diventata grande azienda, buttata nei giochi pericolosi della finanza italiana, senza stare troppo a guardare i compagni d'avventura.

9 gio consorte ivano sacchetti lap9 gio consorte ivano sacchetti lap

"Quando me ne sono andato", dice, "ho però lasciato un gruppo con 300 milioni di utile, un patrimonio netto di 6,2 miliardi, un giro d'affari di 10,5. Non voglio fare confronti con altre situazioni". Ora assiste al crollo dei suoi vecchi nemici. "Ma le cose non sarebbero andate così", continua Consorte, "se Mussari e gli altri del Montepaschi mi avessero dato retta. Avremmo conquistato Bnl e loro non si sarebbero svenati per comprare Antonveneta".

9 gio consorte lap9 gio consorte lap

Nel 2005 Consorte tentò di coinvolgere Mps nella scalata alla banca romana. D'Alema, indicato come il gran regista politico dell'operazione, era d'accordo. Fassino non faceva solo il tifo, ma telefonava ripetutamente a Franco Ceccuzzi, allora segretario dei Ds senesi, per convincerli a schierare Mps al fianco di Unipol.

IL NO DI CECCUZZI
Siena disse no. Non voleva stare in una cordata con il comando a Bologna. E Ceccuzzi spiegava: "Saremo anche medioevali, noi di Siena, ma abbiamo le calcolatrici e i computer: abbiamo fatto i calcoli, l'affare non ci conviene. Con quei compagni di strada, poi...". Peccato che un paio d'anni dopo, abbiano comprato Antonveneta pagandola carissima. Da qual momento, è stato tutto un rilanciare di derivati e contratti segreti, swap e fresh, un poker folle con molti bluff per tentare di aggiustare i conti, o almeno di nascondere quelli veri.

L'OPA SU BNL IN CONTANTI
"Le racconterò una cosa che smentisce seccamente questa storia delle calcolatrici", dice Consorte. "Nell'aprile 2005 io e il vicepresidente Ivano Sacchetti abbiamo proposto a Mussari di fare lui l'operazione: un'opa su Bnl in contanti che gli avrebbe permesso di arrivare attorno al 60 per cento e avere così il controllo della banca. Avevo calcolato che gli sarebbe costato 4,8 miliardi. Alla fine, Mussari avrebbe fuso Mps con Bnl e il Monte Paschi sarebbe diventato la più grande banca italiana. A noi avrebbe dato due o trecento filiali che avrebbero razionalizzato la sua rete e fatto crescere la nostra Unipol Banca.

9 fiorani ricucci gnutti lap9 fiorani ricucci gnutti lap PERISSINOTTOPERISSINOTTO

Sa la verità? Ero già d'accordo con l'allora governatore di Bankitalia Antonio Fazio. Anzi, era stato lui a chiederci di fare l'operazione, così da fermare i baschi di Bbva, il Banco di Bilbao che aveva lanciato una Ops (offerta pubblica di scambio) per conquistare Bnl. Loro pagavano con la carta, scambiando titoli, noi avremmo pagato cash. Avremmo vinto". Contenti tutti, anche Fazio, impegnato a garantire "l'italianità delle banche".

IL TRADIMENTO DI GENERALI
"Unipol era dal 2001 che cercava di comprare azioni Bnl", racconta Consorte. "Assicurazioni Generali si era impegnata con noi per cederci il suo pacchetto dell'8 per cento. Poi, nel 2004, l'amministratore delegato di Generali, Giovanni Perissinotto, comincia a raccontarci balle, ci dice che l'accordo era decaduto e intanto si era messo d'accordo con Diego Della Valle e Bbva. È a quel punto che io cerco un'altra strada. Propongo a Mussari di fare lui l‘opa. Mi risponde di no. Allora parto da solo. Cerco un accordo con Bbva.

CECCUZZICECCUZZI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PIERFERDINANDO CASINI MARIO ORFEOFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PIERFERDINANDO CASINI MARIO ORFEO

Poi nel giugno 2005 chiedo a Mussari di venderci il loro pacchetto di Bnl: Montepaschi aveva un 4-5 per cento, se non ricordo male, tanto che esprimeva un uomo nel consiglio d'amministrazione della banca romana. Mussari mi ha risposto ancora di no. Allora, tra il 1 e il 15 luglio 2005 - non un giorno prima avvio contatti con gli uomini del cosiddetto ‘contropatto' Bnl (da Francesco Gaetano Caltagirone a Stefano Ricucci, da Danilo Coppola a Vito Bonsignore), che non avevo mai visto prima, per acquistare le loro azioni Bnl".

Si accalora, Consorte, mentre racconta la sua verità. "Mi hanno fermato. Riempito d'accuse infondate. Processato. Sa, non mi stupisce di aver avuto contro gente come Diego Della Valle o Luca Cordero di Montezemolo. Quello che mi ha ferito è l'avversione di interi settori della sinistra. Io sono e resto un uomo di sinistra. Ho vissuto quegli attacchi come un tradimento. Sì, mi sono sentito tradito".

montezemolo dellavallemontezemolo dellavalle

CON GRILLO, MA DI SINISTRA
Che cosa voterà Consorte, alle prossime elezioni? "Non mi faccia parlare di politica. Non glielo dico, per chi voto". È stato scritto che il "furbetto rosso" è passato a sostenere Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle. "Ma no. Io sono andato, è vero, ai banchetti di Grillo qui a Bologna, a mettere anche la mia firma affinché il movimento potesse presentarsi alle elezioni. Questo sì, ma mi sembra un elementare dovere di democrazia. Ma per chi voto non glielo dico, altrimenti lei prova a farmi parlare di Massimo D'Alema e di Pier Luigi Bersani... Le dico soltanto che io sono e resto un uomo 
di sinistra. Ma indipendente".

IL RASTRELLAMENTO SEGRETO
Meglio tornare a parlare di azioni e di scalate. "Buono, poi, Della Valle. Mica conferisce i suoi titoli ai baschi del Banco di Bilbao, alla fine. Se li tiene stretti, per poi venderli a caro prezzo a Bnp Paribas, come fanno infine anche i baschi di Bbva".

fassino sfondo consorte da IlSole24Orefassino sfondo consorte da IlSole24Ore NEWS dalema consorte coverNEWS dalema consorte cover

È stato scritto in questi giorni che Mps avrebbe comunque aiutato Consorte, rastrellando segretamente azioni Bnl. "Una balla. Monte Paschi non mi ha aiutato per niente. Anzi: se ha comprato azioni Bnl, lo ha fatto per danneggiarci, perché gli acquisti alzano il prezzo del titolo, rendendo così meno appetibile la nostra offerta, che era molto buona, di pagare nell'Opa 2,70 curo ad azione. Monte Paschi in quelle settimane ha fatto invece un'altra operazione, secondo quanto leggo sui giornali: ha speculato sul titolo Unipol senza pagare le tasse, tanto che ci sarebbe un'indagine fiscale in corso. Ma questo io non lo so, lo apprendo dalla stampa".

La politica, in questa grande storia che incrocia partiti e banche, passioni e interessi, per Gianni Consorte resta sullo sfondo. "Io lo so lei dove vuole arrivare, ma io di queste cose non parlo. Glielo ripeto: resto un uomo di sinistra. Indipendente da tutti".

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA

TIRA L’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…