benetton

I BENETTON CON UNA MANO DANNO APPALTI E CON L’ALTRA LI VINCONO - LA SOCIETÀ DI COSTRUZIONI PAVIMENTAL, DIETRO CUI C’È ATLANTIA, HOLDING DEI BENETTON, FATTURA QUASI 400 MILIONI DI EURO, CHE ARRIVANO DA DUE COMMITTENTI: AUTOSTRADE E ADR, CONTROLLATE DA ATLANTIA!

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it

 

Dal raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino alla gestione dei suoi appalti. Non c’è niente da fare, ai Benetton piacciano proprio le cose fatte in casa, con una montagna di soldi che rimangono in famiglia, possibilmente senza troppo disturbo da parte di terzi. Spesso si punta l’indice contro la Maccarese Spa, la società dei Benetton sui cui terreni dovrebbe essere realizzato il raddoppio dello scalo di Fiumicino.

FAMIGLIA BENETTON FAMIGLIA BENETTON

 

Un affare da 12 miliardi di euro, per finanziare i quali il Governo Monti regalò in extremis ai Benetton l’aumento delle tariffe aeroportuali pagate dai viaggiatori, che interessa ad Adr, società di gestione dello scalo sempre controllata dalla famiglia. Quella stessa famiglia che un domani, quindi, potrebbe trovarsi a vendere i terreni a se stessa.

 

Un tripudio del conflitto d’interessi. In pochi, invece, conoscono Pavimental. Si tratta di una società di costruzioni che dall’ultimo bilancio approvato risulta fatturare qualcosa come 396 milioni di euro. Quasi tutte queste risorse, e qui viene il bello, arrivano da due committenti, Adr e Autostrade per l’Italia, entrambi controllati da Atlantia, la holding dei Benetton.

 

FAMIGLIA BENETTON FAMIGLIA BENETTON

IL DETTAGLIO

E a chi fa capo Pavimental? Il 59,4% è in mano ad Atlantia, un 20% ad Autostrade per l’Italia, un altro 20% ad Adr e il restante 0,6% ad Astaldi. Insomma, Pavimental è dei Benetton. Che con una mano danno gli appalti, con l’altra li vincono.  Ma attenzione, perché tale assetto azionario è recente. Fino all’agosto del 2014, come si apprende dal bilancio, Pavimental era al 99% di Autostrade per l’Italia, cioè del suo principale committente.

 

Situazione che, almeno a livello formale, ha indotto il gruppo a spostare il pacchetto di maggioranza in mano ad Atlantia, eludendo così possibili contestazioni e inciampi normativi. Ma nella sostanza cambia poco. Infine la ciliegina sulla torta: buona parte delle commesse risultano incassate dalla società senza gara. Per esempio nell’ottobre 2014 Adr ha così assegnato a Pavimental un appalto da 64,2 milioni di euro per la “riqualifica della pista 16L/34R” di Fiumicino.

 

LOGO ATLANTIALOGO ATLANTIA

Si tratta però solo di un esempio, reso possibile da una normativa sugli appalti che per il momento consente a una società concessionaria (come Adr o Autostrade) di affidare in house il 40% dei lavori. Ora, se si considera che nel bilancio 2014 c’è chiaramente scritto che Pavimental opera “prevalentemente per conto di Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma”, si può avere un’idea di quanto pesino le commesse ottenute senza gara sul fatturato della società. Il tutto, va ribadito, è consentito da una normativa sugli appalti che però è criticata da tutti.

 

LOGO AUTOSTRADELOGO AUTOSTRADE

Tra i più scatenati i costruttori dell’Ance, che in un’audizione parlamentare dell’aprile 2015 hanno denunciato come dal 2009 al 2014 il meccanismo del 40% dei lavori assegnati in house abbia sottratto alla concorrenza 1,5 miliardi di euro. Ma soprattutto, nella stessa audizione, sono arrivati gli strali dell’Antitrust di Giovanni Pitruzzella, secondo il quale l’obbligo di gara andrebbe esteso a tutti i lavori. L’attuale disciplina, all’interno del Codice degli appalti, fa così acqua che adesso è oggetto di revisione in Parlamento.

 

I TENTATIVI

Inizialmente si è provato a stabilire l’obbligo di assegnazione con gara del 100% dei lavori commissionati dal concessionario. Poi, con qualche emendamento, si è abbassata l’asticella, riducendo la quota all’80%. Infine, come spiegato qualche tempo fa dallo stesso ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, andrebbe delineandosi uno schema in cui può assegnare gare in house solo chi si aggiudica una concessione attraverso una gara. Chi è titolare di una concessione senza gara dovrà affidare l’80% dei lavori bandendo una gara e il restante 20% potrà andare alle società in house.

 

Fabrizio Palenzona Fabrizio Palenzona

Per l’adeguamento dall’attuale 60% ci sarà un periodo transitorio di ventiquattro mesi. Insomma i Benetton riuscirebbero comunque a salvare una fetta di appalti alla loro società. Peraltro il gruppo ha sempre difeso l’affidamento diretto a Pavimental come un modo per garantire certezza di costi e tempi nella realizzazione delle opere.

 

Ma è chiaro che in ballo ci sono tanti soldi. E soprattutto ci sono gli artigli della lobby che lavora per i Benetton. Dal presidente di Adr, Fabrizio Palenzona, che è anche presidente dell’Aiscat (l’associazione delle concessionarie autostradali), a Giovanni Castellucci, che nel gruppo Benetton inanella tutti gli incarichi più importanti: Ad di Atlantia, Ad di Autostrade per l’Italia e consigliere di Adr.

 

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...