alessandra perrazzelli

CHI È ALESSANDRA PERRAZZELLI, NUOVO VICEDIRETTORE GENERALE DI BANCA D'ITALIA? HA LAVORATO CON DE BENEDETTI IN OLIVETTI, CON PASSERA IN INTESA, POI HA GUIDATO BARCLAYS ITALIA. IN PASSATO VINSE UNA CAUSA A FAVORE DELLA TELSYSTEM DI ARTURO ARTOM (IMPRENDITORE DI RIFERIMENTO PER DAVIDE CASALEGGIO), OTTENENDO UN RISARCIMENTO DA 4 MILIARDI DI LIRE - MOLTO ATTIVA NELLA LOTTA PER LE DONNE NEL MONDO DEGLI AFFARI

Michele Arnese per www.startmag.it

 

Ha lavorato con Corrado Passera in Intesa Sanpaolo e con Carlo De Benedetti in Olivetti, poi ha guidato Barclays Italia, passando per il cda di Atm, e ha vinto in passato una causa a favore della Telsystem di Arturo Artom (imprenditore di riferimento per Davide Casaleggio) ottenendo un risarcimento da 4 miliardi di lire.

alessandra perrazzelli

Sono alcuni degli aspetti della biografia professionale manageriale di Alessandra Perrazzelli, nominata vicedirettore generale della Banca d’Italia.

 

Infatti ieri il Consiglio Superiore della Banca d’Italia, su proposta del Governatore e ai sensi dello Statuto, in seduta straordinaria ha nominato Direttore Generale Fabio Panetta, già membro del Direttorio in qualità di Vice Direttore Generale, con decorrenza dal 10 maggio 2019. In conseguenza di tale nomina, al fine di integrare il Direttorio, il Consiglio Superiore ha nominato quali Vice Direttori Generali Daniele Franco e Alessandra Perrazzelli, con analoga decorrenza.

 

Alessandra Perrazzelli, genovese classe 1961, è a capo delle attività italiane di Barclays dal 2013 e ricopre anche la carica di vicepresidente di A2A dopo 10 anni ad Intesa Sanpaolo.

alessandra perrazzelli

 

Prima della banca ha svolto la sua carriera come avvocato dopo la laurea a Genova e il LL.M in diritto societario alla New York University School of Law nel 1988 in diversi studi italiani ed internazionali. Quindi l’esperienza in Olivetti e poi fra il 1997 e il 2003 a Bruxelles presso O’Connor & Company European Lawyers dove era Partner responsabile del dipartimento public utilities.

 

E’ stata anche presidente di Valore D, l’associazione di circa 150 aziende italiane ed internazionali interessate alla gestione della diversità di genere, il cui target principale è quello di portare più donne in posizioni apicali.

ECCO UN ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO IL FOGLIO DATATO 2017; QUI L’ARTICOLO INTEGRALE MOLTO ELOGIATIVO

 

Ha rivoluzionato la presenza locale di Barclays, razionalizzando, vendendo (le filiali a CheBanca!), tagliando, da 1.100 a 200 persone, “subendo”, se così si può dire, una sola giornata di sciopero dei dipendenti (in realtà una mezza giornata con picchetto) e diventando di fatto il punto di riferimento del mercato dei bond italiani.

Alessandra Perrazzelli

Per sei anni (dal 2011 all’aprile scorso) ha rivestito il ruolo di consigliere d’amministrazione di Atm, l’azienda di trasporto pubblico milanese, sotto la gestione di Bruno Rota, su indicazione del Comune, e poi da maggio di vicepresidente di A2A, la municipalizzata cittadina (è anche presidente del comitato nomine) su indicazione del Comune di Milano.

 

Nel frattempo, si è impegnata affinché le donne – per la cronaca ha presieduto per tre anni, dal 2010 al 2013, Valore D, l’associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile – potessero avere, all’ombra della Madonnina, un loro punto di ritrovo, un circolo privato open, visto che al mitologico Clubino o all’aristocratica Società del Giardino l’ingresso di una signora è assolutamente vietato, figuriamoci ottenere una tessera associativa. E’ così che Perrazzelli, madre tra l’altro di due figli, è stata una delle promotrici della ClubHouse di Brera, in Foro Buonaparte, spazio aperto, appunto al gentil sesso che lavora e che vuole fare networking negli spazi dell’ex Teatro delle Erbe.

arturo artom

 

Da esperta della cosiddetta practice “regulatory” (la disciplina regolamentare) e con la mentalità tipicamente americana (maturata il 1988 e il 1993 nello studio che oggi si chiama Pillsbury Winthrop Llp), vinse a più riprese (Antitrust, Tar, Consiglio di stato e Corte d’Appello di Milano) la causa per abuso di posizione dominante a favore della piccola Telsystem di Arturo Artom (imprenditore di riferimento per Casaleggio jr) ottenendo un risarcimento da 4 miliardi di lire.

 

Fu questa emblematica vittoria legale a farla accedere alla corta dell’allora potentissimo Carlo De Benedetti che la volle in Olivetti quale responsabile del diritto della concorrenza. E fu proprio lavorando per l’azienda dell’Ingegnere che conobbe Corrado Passera, che poi la portò con sé in Intesa Sanpaolo – banca nella quale Perrazzelli restò dal 2003 al 2013 – facendole fare la spola tra Milano e Bruxelles.

 

Un giro del mondo professionale che ha spinto la banker ad aprire sempre di più il settore al talento femminile – metà del comitato di gestione di Barclays Italia è composta da donne – e a lavorare per l’integrazione sia in termine di genere, sia in termini di accoglienza e opportunità.

TAVOLA ROTONDA CON NICASTRO PERRAZZELLI VARETTO GROS PIETRO GALATERI VIOLA CARLO DE BENEDETTI E CORRADO PASSERACARLO CARACCIOLO CARLO DE BENEDETTI E CORRADO PASSERA

 

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…